Una grande giornata di rally, quella corsa oggi con Cividale del Friuli “capitale” dell’evento, valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche e come ultima prova della Coppa Rally di 4^ zona a coefficiente 1,5.
Il pilota siciliano di Cefalù, con la Porsche 911, ha dominato la gara per le vetture storiche e lo stesso ha fatto il varesino con le “moderne”, quest’ultimo consegnando il celebre “Trofeo dei Comuni” a Stregna, cui era abbinato.
Marco Signor si è aggiudicato il titolo di 4^ zona, giungendo al secondo posto assoluto.
UDINE, 03 settembre 2022 – Il 57° Rally del Friuli – 26° Alpi Orientali Historic ha festeggiato oggi, in due arrivi distinti i vincitori del rally “moderno” e di quello storico, una consuetudine per la gara organizzata dalla Scuderia Friuli ACU che anche quest’anno ha raggiunto quota 153 iscritti, uno dei risultati migliori della stagione in Italia.
La tradizionale validità per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS), del quale è stata la sesta prova delle otto in calendario, e l’importante validità per la Coppa Rally di IV zona, a coefficiente 1,5 hanno dato ampio interesse alla gara ed oltre ad esse sono state confermate pure le validità per il FIA-Central European Zone (CEZ) e per la neonata FVG Rally Cup, che riunisce le tre gare friulane valide per la Coppa Rally IV di zona, quindi i rallies di Piancavallo, Valli della Carnia e Friuli. Da non dimenticare poi che il rally friulano comprendeva pure le importanti fasi dei trofei R-Italian Trophy, Trofeo Pirelli Accademia, Trofeo Peugeot Regional Club e Michelin Zone Rally Cup.
LOMBARDO-COSIGLIO RULLO COMPRESSORE NELLA “STORICA”
Avvincente e ricca di spunti tecnici ed anche sportivi “da campionato la gara “historic”, che ha confermato la propria tradizione. La vittoria assoluta è andata nelle mani del cefaludese Angelo Lombardo, in coppia con Roberto Consiglio, sulla rossa Porsche 911 del 2° Raggruppamento, siglando il miglior riscontro assoluto su sette delle otto prove disputate, terminando la gara amministrando il notevole vantaggio che aveva sugli inseguitori.
Medaglia d’argento per il valtellinese Lucio Da Zanche, al rientro dopo un anno di assenza affiancato da Paolo Lizzi, anche lui su una Porsche 911 del 2° raggruppamento. Un primo giro di prove per riprendere in mano i meccanismi è servito al già quattro volte vincitore della gara, per trovare il giusto ritmo e mettersi sotto, rimanendo sempre sull’attico della classifica, tenuto con merito sino alla bandiera a scacchi. Sua la firma sul miglior tempo sull’ultima prova speciale a conferma dei significativi progressi fatti nell’arco della competizione. Gradino più basso del podio del 2° Raggruppamento, invece, per gli spettacolari locali Muradore-Trevisani, con una Ford Escort RS 1800.
Terzo gradino del podio assoluto e successo nel 4° Raggruppamento, per Emanuele Farris, con al fianco Massimiliano Frau, sulla ennesima Porsche 911. A metà gara il driver sardo è stato limitato e deconcentrato dalla rottura dell’interfono dei caschi, ma ha saputo reagire con decisione con l’ultima prova, con la quale ha dato il classico colpo di reni finendo al “bronzo”, sopravanzando sia nell’assoluta che nel raggruppamento, la spettacolare BMW M3 del locale Andrea Romano, in coppia con Revelant. Anche Romano era in debito di ritmo dato che non correva da tre stagioni, quindi con la prestazione di quest’anno è andato riscattando in pieno il ritiro del 2019 in questa gara.
Terza piazza di raggruppamento ed anche notevole quinto posto assoluto per il rodigino Matteo Luise, con la Fiat Ritmo Abarth 130, evidentemente in debito di potenza con le vetture di Stoccarda, ma sempre capace di grandi prestazioni, in coppia con Melissa Ferro.
Il terzo raggruppamento è andato a Natale Mannino e Giacomo Giannone, con una Porsche 911 anche loro, costantemente nei posti al sole dell’assoluta, ampiamente davanti a Beniamino Lo Presti e Nicolò Gonella, su una Porsche 911. Di spessore anche la prestazione del lucchese Mauro Lenci, in coppia con Angilletta sulla Peugeot 205 GTi (quarto raggruppamento), di sicuro tra i protagonisti di prima scena dell’impegno rallistico nelle valli tra il Natisone ed il Torre.
Nel 1° Raggruppamento, gara in solitaria per Giuliano Palmieri e Lucia Zambiasi, Porsche 911, i quali hanno avuto modo di allungare ulteriormente in vetta alla classifica di Campionato, non essendo partiti i lori diretti rivali Parisi-D’Angelo.
MONOLOGO CRUGNOLA IN CHIAVE “MODERNA”
La gara riservata alle vetture moderne è stata un monologo per il varesino Andrea Crugnola, con la Citroen C3 Rally2. Già vincitore dalla passata edizione della gara, di nuovo con al fianco Gabriele Zanni, ed in “predicato” di aggiudicarsi il titolo tricolore rally assoluto, Crugnola non ha lasciato campo ai competitor firmando un perentorio bis di allori, anche utile allenamento per lui in vista dell’ultima prova di Campionato del “due valli” di Verona in ottobre.
Sei le prove in programma e sei i successi di Crugnola e Zanni a conferma del dominio che era comunque annunciato alla vigilia, cosa che gli ha consentito anche di far vincere il celebre ed ambìto “Trofeo dei Comuni” a Stregna, cui era stato abbinato con il sorteggio alla vigilia della partenza.
La seconda posizione è andata al trevigiano Marco Signor, in coppia con Patrick Bernardi su una Skoda Fabia Rally2. Signor, arrivato alla gara da capoclassifica della Coppa di zona, aveva iniziato la gara in sofferenza, con qualche problema al cambio, per poi riaversi dal secondo giro di prove e insediarsi alla posizione d’onore sino alla bandiera a scacchi, un risultato che gli consente di aggiudicarsi il titolo della 4^ zona.
Terza piazza finale per l’altro trevigiano Edoardo De Antoni, uno dei protagonisti della “junior” tricolore, alla sua quinta gara con una Skoda Fabia Rally2, affiancato da Martina Musiari. De Antoni ha passato il primo giro di prove a prendere le misure con la vettura per poi progredire di sensazioni e soprattutto di riscontri cronometrici, arrivando poi a salire il podio finale rilevando il friulano Filippo Bravi, uno dei grandi protagonisti della coppa di zona, a lungo secondo con autorità al volante della Hyundai i20 Rally2 ed affiancato dal fido Bertoldi, prima di affondare in classifica durante l’ultima prova speciale a causa di una foratura.
Quarta posizione d’effetto per Gianpaolo Boria ed Erica Furlan, anche loro su Skoda, autori di una gara costantemente di vertice, mentre la quinta posizione è stata appannaggio di un altro locale acclamatissimo e di lungo corso, Claudio De Cecco. Il pilota-manager di Manzano, già vincitore nel passato di due edizioni della gara, ha conquistato all’ultimo tuffo il titolo di zona “over 55”, con al fianco Annapaola Serena sulla Hyundai i 20 Rally2. De Cecco ha prevalso di soli 2”3 sul vicentino Paolo Pesavento, con al fianco l’esperto Flavio Zanella, anche loro su una Skoda Fabia.
Tra le vetture a due ruote motrici successo per la Renault Clio S1600 di Alberto Feragotto e Francesco Maggiolino.