Formula E: Nelson Piquet Jr è il primo Campione del Mondo

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Memorabile epilogo per la prima edizione del Campionato Mondiale di Formula E sul circuito londinese di Battersea. Prima dell’ultima gara, erano ancora tre i piloti in grado di aggiudicarsi il titolo: la classifica vedeva infatti Nelson Piquet Jr in testa con soli 5 punti di vantaggio su Sebastian Buemi, mentre Lucas Di Grassi era un po’ distaccato ma ancora in lotta per vincere la classifica.

Sulla griglia di partenza, Nelson Piquet pareva però oltremodo penalizzato dalle prove di qualificazione del mattino che, complice la pioggia caduta improvvisamente, lo avevano relegato in sedicesima posizione, lontano dai due avversari in classifica.

Al via, tutto filava liscio, senza contatti nonostante la strettissima carreggiata del circuito approntato a Londra. I colpi di scena, però, erano soltanto rimandati. Piquet conservava energia per poter andare più lungo durante il primo stint, mentre Buemi, appena rientrato in pista dopo il cambio vettura, a causa delle gomme fredde si girava in una curva e perdeva una posizione fondamentale. A 9 giri dalla fine, Fabio Leimer finiva contro le barriere e costringeva la direzione gara a far entrare la safety car, consentendo così a Piquet di recuperare i 10 secondi di gap che lo distanziavano dai due rivali per il titolo mondiale: il brasiliano, che inoltre aveva conservato energia per cercare di andare a guadagnare i due punti per il giro più veloce, si trovava ora con una inaspettata opportunità. Al momento della ripartenza, Piquet superava infatti agevolmente il compagno di squadra Turvey e si accodava al trenino composto da Buemi e Di Grassi. Lo svizzero, intanto, ingaggiava una furibonda lotta con Bruno Senna  per guadagnare la posizione che gli avrebbe consentito di vincere il Mondiale, ma i suoi ripetuti tentativi fruttavano soltanto un contatto con Senna in un tentativo di sorpasso non riuscito. Sul traguardo, intanto, Sarazin precedeva Sam Bird, con l’inglese che pareva non essere riuscito ad aggiudicarsi la gara di casa. Ma c’era ancora un momento di suspence quando la direzione gara infliggeva a Sarazin una penalità di 49 secondi (l’equivalente di un drive through) per aver consumato troppa energia rispetto al consentito: Sam Bird risultava così vincitore, mentre nel box China Racing si rifacevano i conti prima di lasciarsi andare all’entusiasmo per il titolo ufficialmente nelle mani di Nelson Piquet Jr, che è così il primo pilota nella storia ad aggiudicarsi questa categoria di gara.

Per la Formula E, che un anno fa si promuoveva con uno spot che recitava “non ci sono auto, non ci sono team, non ci sono piste”, si chiude così nel migliore dei modi una stagione più che soddisfacente. L’interesse del pubblico è andato forse ogni oltre rosea previsione, e ci sono tutte le premesse perché il campionato gestito da Alejandro Agag possa crescere in fretta e divenire un serio concorrente per le Formule maggiori. La concezione moderna del campionato, con ampio ricorso ai social network e con la capacità di avvicinare il pubblico ai piloti ed alle gare, è sicuramente un punto di forza da cui la Formula 1, sempre più in difficoltà, dovrebbe imparare molto per ripartire. (E. Nicolino)

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