Il Mondiale STK1000 parla (soprattutto) italiano. È stata diramata l’entry list provvisoria della Superstock 1000 FIM Cup 2016, e su 39 piloti gli italiani sono addirittura 21. Un dato che balza all’occhio, anche perché di questi 21, praticamente tutti hanno avuto un passato, o un presente, nel CIV. Nomi come Tamburini e Calia, Riccardo Russo e Luca Salvadori, che nel 2016 saranno impegnati sia all’italiano che al Mondiale. E poi ancoraAndreozzi, Mercandelli, Matovani, che nel CIV si sono formati, senza contare quei piloti che oltre all’italiano hanno fatto esperienza anche nel Team Italia (Tucci, Rinaldi e Faccani).
Numeri che confermano ancora il valore sportivo di un campionato italiano sempre più formativo per i nostri piloti, pronti dopo l’esperienza nel CIV ad affrontare le competizioni internazionali. Un tendenza che, nella STK1000, riprende quella già evidenziata lo scorso anno nelle varie manifestazioni iridate, dove su un totale di 228 piloti tra mondo dei prototipi e derivati di serie, gli italiani erano 64. E di questi 64 più di 50 hanno trascorsi nel CIV.
Un CIV che, oltretutto, ha consegnato quest’anno due dei suoi migliori giovani al Mondiale, con Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio impegnati rispettivamente nel Mondiale Junior (FIM CEV Repsol Moto3 Junior World Championship) e nell’iridato Moto3, e che è pronto a far crescere nuovi talenti, a cominciare dai giovani della Premoto3 e dagli esordienti in Moto3, nomi come Stefano Nepa, Celestino Vietti Ramus e Kevin Zannoni.