namento. Solo la sera la dedico allo svago, senza esagerare con gli orari”. Oggi Russo è il pilota da battere: “Fa piacere – afferma – essere al centro dell’attenzione
Gli altri studiano quello che io ed il team facciamo. La squadra quest’anno è migliorata tantissimo. Peppe Russo è un valido motorista. Luca Federzoni e Simone Steffanini sono dei meccanici che hanno la capacità di risolvere ogni problema; dopo i loro interventi la moto è perfetta. Un aiuto prezioso viene anche dal tecnico delle sospensioni Filippo della Ohlins, perché subito interpreta cosa voglio. C’è poi Cristiano Migliorati, il coordinatore federale, che prima di ogni gara ci carica”. Una volta respirato il clima da competizione, Russo si trasforma in animale da gara: “Il venerdì – spiega – al primo turno controllo se la moto risponde alle mie esigenze. Poi inizia un lavoro certosino di messa a punto delle sospensioni. La R6 ha un motore che spinge forte, più che sufficiente per vincere le sfide contro il cronometro.
La mia è una guida spigolosa, aggressiva. Qualcuno ha detto che se vinco è perché sono scollegato. Beh non ha tutti i torti, perché quando sono tra i cordoli la mia mente si scollega dal resto del mondo, ed è tutta concentrata per sbranarli”. Il 10 giugno Russo sarà a Misano sul World Circuit per confermare la leadership nell’Uem-European Championship: “L’obiettivo – svela – è conquistare i 25 punti. Il tracciato mi piace ed in passato sono sempre andato forte. Oggi è più semplice scommettere su di me, ma non dimentico chi lo ha fatto sin dall’esordio. Un grazie va al mio fedelissimo sponsor, il caseificio Fierro. Grazie anche ai ragazzi del team, che mi hanno accolto come un fratello