SUPERBIKE Dopo l’incidente del 22 Aprile ad Assen con un sorriso Brett McCormick si racconta

In Superbike

ndo dannoso per il mio collo, posso andare in bicicletta, ogni giorno quindi pedalo così mi tengo anche in forma facendo po’ di attività fisica”

Come trascorri le tue giornate in Canada?

“Da quando sono ritornato a casa trascorro molto tempo con i miei amici e la famiglia. In media ho guardato più film in queste due settimane che negli anni scorsi! Ogni giorno il mio collo dà segni di miglioramento, questo mi consente di muovermi sempre meglio”.

Ritornando con la memoria ad Assen, che cosa ti ricordi dell’incidente? Ci racconti la dinamica?

“Ricordo tutto abbastanza bene fino al momento che sono stato sbalzato dalla moto. Avevo appena visto una moto rossa e bianca, quella di Checa, ma facendo le nostre Ducati un rumore molto simile ed essendo quella parte di tracciato molto veloce, sono stato colto alla sprovvista perché non mi aspettavo assolutamente che in quel punto qualcuno mi sorpassasse. Pensando che ci saremmo potuti toccare ho tentato di cambiare traiettoria, …. ma è una curva talmente veloce che alla fine sono uscito di pista. A quel punto ho capito che ero nei guai e ho pensato se vado nel prato forse mi salvo…ma non sono stato così fortunato!!”

Quale è stato il tuo primo pensiero dopo la caduta?

Brett: “Il colpo che ho subito dalla caduta mi aveva talmente traumatizzato che quando ho riaperto gli occhi vedevo tutto sfuocato. Di certo però ho realizzato subito che non ero in fin di vita e che avevo la percezione di tutto il mio corpo”.

Quando il dottore ti ha detto che le tue fratture erano abbastanza  serie quale è stata la tua reazione?

Brett: “Quando ho scoperto che avevo il collo rotto inizialmente ero abbastanza spaventato, non mi ci è voluto molto però ad accettare e capire che in fin dei conti ero stato estremamente fortunato. Non appena i medici hanno visto la radiografia del mio collo, hanno capito che la frattura era stabile, e non correvo il rischio di eventuali complicazioni o paralisi. Questa diagnosi sicuramente mi ha dato sollievo e rassicurato. Tutto quello che potevo fare era accettare le circostanze e iniziare a guarire”.

Che cosa hai provato e pensato quando hai  saputo che il nostro Team Owner Mario Bertuccio aveva reso pubblica la sua decisione di non sostituirti, annunciando a tutti che “la quarta moto appartiene a Brett”!

Brett: “Quando ho letto dichiarazioni di Mario e ho parlato con lui sono rimasto molto colpito e ho davvero pensato a quanto incredibili fossero le persone del nostro team. Ho detto fin dal primo giorno come la nostra fosse una grande famiglia e questo è l’esempio perfetto!”.

Dopo ciò che ti è successo cosa pensi del livello di sicurezza sia dal punto di vista dell’abbigliamento tecnico che dei tracciati?

Brett: “Penso che il livello di sicurezza del nostro equipaggiamento tecnico sia al giorno d’oggi davvero ottimale. L’abbigliamento Alpinestars e il casco Shoei che indossavo al momento della mia caduta hanno svolto impeccabilmente il loro lavoro, senza questo livello di sicurezza non so se adesso sarei seduto qui. I tracciati di gara del Mondiale Superbike sono i migliori al mondo, e la loro sicurezza è di prim’ordine anche se tutto ha margini di miglioramento. Il mio incidente avrebbe potuto essere evitato se non ci fosse stata l’erba sintetica ai bordi della pista, ma penso che la SBK stia già affrontando questa problematica e probabilmente apporterà delle modifiche per il futuro”.

Questo è il tuo primo anno in Sbk, come ti senti con la tua moto e, fino al GP di Olanda, come è stato il tuo rapporto con il Team?

Brett: “Il passaggio in SBK è stato un grande passo per me quest’anno e finora è stato fantastico. Le moto preparate del Team Liberty sono tra le migliori schierate sulla griglia di partenza, e questo è tutto merito del lavoro della squadra che c’è alle spalle. Sono davvero impressionato di tutto: la gestione, la meccanica, l’hospitality, nulla viene trascurato, e questo è davvero importante sia per il coinvolgimento personale che per l’esperienza che se ne trae. Era molto importante per me imparare a conoscere la moto e credo che io e il mio staff tecnico stessimo facendo grandi passi in avanti ogni volta che si scendeva in pista. E’ brutto avere un grave infortunio e dover interrompere tutto, ma ora ho fame di tornare là fuori!!”.

Quando tornerai in pista? E quali sono i tuoi reali obbiettivi?

Brett: “Con il collo spezzato è difficile giudicare il tempo di guarigione, perché ogni caso è molto diverso dall’altro. Sono costantemente sotto controllo e la mia guarigione sta procedendo per il meglio. Spero di togliere il collare entro un paio di settimane e dopo spero di poter correre entro un mese. Potrei essere di ritorno entro la fine di luglio, se tutto va perfettamente, ma credo che agosto sia più realistico. Quando tornerò mi piacerebbe riprendere da dove ho lasciato e continuare a lavorare sull’anteriore. Ad Assen sono stato sempre più vicino alla top 10, quindi al mio rientro spero di riprendere da lì”.

Dopo un così brutto incidente, cosa spinge i piloti a voler correre di nuovo? Dove trovi le forze?

Brett: “Penso che chiunque abbia corso in moto sia in grado di capire il motivo per cui si voglia tornare in sella dopo un brutto infortunio. E’ qualcosa che è dentro di me e che ho nel mio sangue. Mi piace stare in moto, e non c’è letteralmente alcuna sensazione migliore al mondo di inanellare giri perfetti. La forza insomma mi viene dalla voglia di ritornare in circuito. Non c’è niente al mondo che desideri di più se non correre!”.

Progetti per il futuro (stagione 2013)

Brett: “La prossima stagione voglio combattere per essere in prima linea in SBK!”

In questo periodo molti tuoi fan ti sono stati davvero vicini, vorresti dire loro qualcosa?

Brett: “Non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone per l’amore e l’appoggio che mi hanno dato in questo periodo. E’ stato incredibile quanto sostegno abbia ricevuto dalla gente di tutto il mondo, e ogni messaggio significa tantissimo per me e desidero ringraziare tutti voi di cuore!

Quale è stato il messaggio che hai ricevuto che ti ha colpito di più?

Brett: “Ogni singolo messaggio che ho ricevuto è stato fantastico, ma ammetto che la foto che mi ha mandato la mia squadra, con il team  in piedi intorno alla mia moto ricostruita a Monza mi ha emozionato in modo speciale.”.

Sarai al Miller per la gara di SBK, che effetto ti fa sapere di rivedere il tuo Team e respirare di nuovo l’atmosfera racing?

Brett: “Sarà davvero divertente andare alla gara. Sono in convalescenza ormai da un mese, e mi manca moltissimo l’atmosfera racing! Non vedo l’ora di vedere tutta la squadra e applaudire i ragazzi per il weekend!”.

Tutto il Team Liberty Racing sta aspettando con affetto il ritorno di “The Kid”!. 

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