In attesa di vedere in azione la moto ad Almeria, abbiamo ripercorso assieme all’ingegner Alessandro Giussani, Chief Operative Officer di Suter Racing, le tappe che hanno portato alla definizione della moto 2014, che nei primissimi test dello scorso novembre ha rivelato un potenziale estremamente interessante.
2012: la MMX2 è velocissima, ma complicata da sfruttare
“Il punto di partenza – spiega Giussani – è la nostra Moto2 di seconda generazione, la MMX2, che ha sostituito la precedente MMX, usata nel biennio 2010-2011: introdotta all’inizio del 2012 e sostanzialmente sviluppata sulla base delle richieste dei nostri piloti di punta dell’epoca, tra cui Marc Marquez, la MMX2 si è rivelata immediatamente una moto velocissima, ma di fatto poco fruibile. Sostanzialmente, pochi piloti riuscivano a sfruttarne appieno il potenziale ed oltretutto era complicato adattarne il set-up alle mutevoli condizioni e ai diversi tracciati che si incontrano durante l’arco di una stagione. A metà campionato abbiamo quindi introdotto delle modifiche mirate a rendere la moto più ‘facile’ da guidare per un maggior numero di piloti: ci siamo riusciti, lavorando sulle rigidezze del telaio e del forcellone, perdendo però per strada un po’ di prestazione pura”.
2013: buon compromesso tra prestazione e fruibilità
“Evidentemente, nel 2013 i nostri sforzi sono stati mirati innanzitutto a recuperare la velocità sul giro singolo che avevamo perso, cercando di raggiungere il miglior compromesso tra prestazioni e fruibilità. Il progetto si è rivelato centrato e, nonostante la Kalex disponesse dei piloti effettivamente più forti, Pol Espargarò e Scott Redding, i piloti Suter, soprattutto nella seconda metà della stagione, sono saliti spesso sul podio migliorando costantemente le proprie prestazioni, avvicinandosi sensibilmente alla vetta”.
2014: ancora più efficace in ingresso curva
“Abbiamo iniziato a lavorare sul pacchetto 2014 già da un’ottima base: consapevoli dei nostri punti di forza, tra cui la velocità a centro curva, ci siamo concentrati su un ulteriore affinamento della ciclistica nell’obiettivo di migliorare il comportamento della moto in frenata e ingresso curva; pensiamo infatti che su questo fronte la Kalex sia stata leggermente superiore a noi nel 2013. Nei test dello scorso novembre abbiamo notato dei progressi in questa area e i commenti dei nostri piloti hanno confermato le nostre analisi: Siméon, in particolare, ha riscontrato subito sensazioni positive, lodando la grande stabilità dell’anteriore. Il lavoro svolto in ottica 2014 ha poi riguardato anche il forcellone, il cui sviluppo viene implementato ogni anno per migliorare la trazione; si aggiungono poi diversi altri interventi in varie aree della moto, tanti affinamenti e alleggerimenti: molti particolari sono stati riprogettati – ad esempio, i supporti delle pedane – anche se è difficile accorgersene esternamente. Non è stata sottovalutata neanche l’aerodinamica: abbiamo già approntato un nuovo pacchetto aerodinamico specifico per le piste veloci che, come accaduto nel 2013, verrà probabilmente introdotto al Gran Premio d’Italia al Mugello”.