La squadra italiana, con cervello a Padova, è infatti alla ricerca di risultati agonistici di prestigio, e un pilota di esperienza (229 GP disputati) e indubbie capacità (40 podi), come Alex de Angelis, è la scelta giusta.
Il sammarinese nato a Rimini (26 febbraio 1984) ha esordito nel motomondiale nel 1999, è giunto secondo in Campionato nella classe 125, due volte terzo nella classe 250 e 4° nella classe Moto2 in sella ad una Motobi nel 2011. Ha vinto 4 GP in carriera. Un palmares di tutto rispetto che il Tasca Racing vorrebbe ampliare nel 2014.
Per farlo, sta valutando il mezzo migliore da mettergli a disposizione e la scelta sarà effettuata, in comune accordo con il pilota, tra le moto che stanno attualmente dominando la scena.
I veneti Enrico Tasca e Stefano Bedon, il piemontese Giorgio Bertelli, gestiranno insieme la squadra garantendo l’apporto economico e tecnico necessario a una stagione competitiva.
Alex De Angelis: “Il mio anno migliore in Moto2 è stato quello in cui sono stato l’unico pilota in squadra e il team Tasca, composto da persone di cui mi fido, mi ha offerto questa opportunità. Sono carico perché penso di avere una nuova possibilità di esprimermi ai massimi livelli”.
Giorgio Bertelli (Responsabile Tecnico): “Alex è un pilota che pretende molto, ma ha anche le idee molto chiare su quello che gli serve per essere competitivo. Ci siamo messi a disposizione, fornendo anche le nostre idee e mi pare sia nata una bella sinergia. Direi che abbiamo già tanta voglia di partire nonostante il campionato attuale non sia ancora finito”.
Stefano Bedon (Responsabile Comunicazione): “Dirigevo il team con Gino Borsoi, quando Alex ottenne il suo miglior risultato in 125cc, nel 2003: secondo in classifica generale dietro a Pedrosa. Proprio per questo sono cosciente del suo potenziale: bisogna solo metterlo nelle condizioni di poterlo esprimere”.
Enrico Tasca (Coordinatore Team): “Le scelte di oggi si ripercuotono sul campionato di domani ed è importante ponderare bene ogni decisione. Non ci sono dubbi sulla scelta di Alex, i risultati ottenuti lo indicano come un pilota di indubbio talento. Per dargli la possibilità di dimostrare il suo valore, dobbiamo fornirgli il mezzo giusto, che non è necessariamente quello che va forte oggi, ma quello che andrà forte domani”.