Alex De Angelis trionfa a Phillip Island in MOTO2

La pista australiana è sempre stata la preferita di Alex ma da oggi sarà ancora più speciale. Il pilota di San Marino si è, infatti, aggiudicato il Gp d´Australia grazie a una prestazione grintosa e di carattere, regalando al Team Jir la prima vittoria in Moto2. Alex è stato il dominatore assoluto del sedicesimo appuntamento mondiale ponendo la propria firma sulle libere del venerdì, sulle qualifiche, sul warm up e infine sulla gara. Scattato dalla pole, la prima della stagione, il pilota del Team Jir ha accusato qualche difficoltà nel mandare in temperatura le gomme, cedendo così qualche posizione. Alex non ha forzato la situazione e cautamente ha aspettato che il feeling con la MotoBi aumentasse per attaccare i piloti che lo precedevano. Il primo a subire i suoi attacchi è stato Mike Di Meglio, poi anche Scot Redding e Andrea Iannone sono stati costretti a lasciargli il passo. Alex si è messo in testa al gruppo a metà gara e fino alla fine ha protetto la posizione con determinazione e grinta. La bandiera biancazzurra è così tornata a sventolare sul gradino più alto del podio mondiale e l´inno dell´Antica Repubblica di San Marino a suonare dopo quattro anni di silenzio. Risale, infatti, a Valencia 2006 la sua prima e ultima, fino a oggi, vittoria in carriera. Contento e commosso per la splendida gara e il meraviglioso week end, il primo pensiero di Alex è andato a Shoya Tomizawa al quale ha dedicato la vittoria. Un ringraziamento speciale va anche al Team Jir che ha messo a disposizione del sammarinese una moto competitiva e vincente.

Alex De Angelis #15 (1°, 39’51.102): “Che emozione incredibile! Sono felicissimo, la vittoria in questa splendida gara ha coronato un week end praticamente perfetto. Come accaduto in Malesia, durante i primi giri abbiamo accusato qualche difficoltà con le gomme dure, quindi ho cercato di contenere i danni. Ho perso poche posizioni e mi sono limitato a seguire Redding che aveva un bel passo. Poi abbiamo iniziato ad alzare il ritmo e quando siamo rimasti in tre, ho visto che Redding e Iannone iniziavano a fare qualche piccolo errore. Evidentemente erano in lieve difficoltà, così mi sono detto che era arrivato il momento di passare in testa e spingere, e così ho fatto. Ho cercato di guadagnare il maggior margine possibile e quando ho tagliato il traguardo per primo è esplosa la mia gioia! Dedico questa gara a Shoya Tomizawa che sfortunatamente non c´è più. Voglio inoltre ringraziare il Team Jir, i meccanici e i tecnici, gli sponsor e tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa difficile stagione”

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