GP DI ROMANIA CALDO PER IL MONDIALE ENDURO

Il Campionato Mondiale Enduro è arrivato in Romania con un GP nuovamente ricco di sorprese anche se la notizia più importante è che la gara di ieri è risultata a dir poco torrida in quanto si è corso con temperature ben oltre i 44 gradi. Il caldo ha davvero messo a dura prova la tenuta fisica della settantina di piloti al via e la resistenza delle moto.

La tappa si è disputata su tre giri di circa 75 km. per un totale di circa sette ore e trenta minuti, mentre le speciali disputate sono state complessivamente otto (due linee, tre estreme e tre cross).

Da sottolineare l’assenza di Johnny Aubert in convalescenza dopo la caduta del GP di Grecia e di alcuni nostri piloti di spicco; Alex Salvini impegnato in Australia nella prova unica di quattro giorni del campionato nazionale, Alessandro Botturi, Oscar Balletti, Thomas Oldrati, Edoardo D’Ambrosio; tutti li ritroveremo comunque in gara a Casazza (BG) nella prova degli Assoluti d’Italia del prossimo week end.

Passando alla cronaca, la E1 è stata nuovamente dominata dai piloti finlandesi; si è imposto l’ex crossista delle MX2, Matti Seistola (Husqvarna TE 250 4T) davanti al compagno di squadra Juha Salminen (Husqvarna TE 250 4T) ed a Eero Remes (KTM 250 4T), tutti nell’arco di soli undici secondi.

Quarta posizione per Rodrig Thain (HM-Honda 250 4T) che senza i dieci secondi di penalità presi per il mancato avvio della moto in partenza, avrebbe potuto lottare per il podio.

Nella E2 prima vittoria nel mondiale enduro per il francese ex iridato di cross della MX3, Pierre Renet (Husaberg 450 4T), che si è finalmente preso la rivincita sulla sfortuna che lo aveva penalizzato negli ultimi due GP in Turchia e Grecia. Seconda posizione per lo spagnolo Cristobal Guerrero (KTM 350 4T). Antoine Meo (Husqvarna TE 350 4T), leader della classifica iridata, ha chiuso terzo risentendo di una botta alla schiena dopo essere atterrato in malo modo dopo un salto nella prima speciale estrema.

Nulla da fare per Ivan Cervantes (Gas Gas 250 2T), quarto all’arrivo staccato di una quarantina di secondi dal trio di testa, mentre il nostro Simone Albergoni (Husqvarna TE 310 4T) è finito sesto e Massimo Mangini (Beta-Boano 450 4T) tredicesimo.

Nella E3 nuova perentoria affermazione del francese Christophe Nambotin (Gas Gas 300 2T) dopo la doppietta del GP di Grecia di tre settimane fa. Seconda posizione per il ritrovato Sebastien Guillaume (Husqvarna 300 2T) che è riuscito ad avere ragione per soli otto decimi di secondo sul velocissimo americano Kurt Caselli (KTM 500 4T).

Quarta posizione per Mika Ahola (HM-Honda 500 4T) rallentato da una prova in linea dove non è mai riuscito ad esprimersi ai suoi livelli. Degli italiani in questa classe buona settima posizione per Fabio Mossini (Beta 500 4T) e tredicesima per Maurizio Facchin (HM-Honda 500 4T).

Nella EJ vittoria a sorpresa del giovane ex crossista francese Mathias Bellino (Husaberg 450 4T), miglior tempo assoluto di tutte le speciali estreme. Della “pattuglia italiana” in Maglia Azzurra il migliore dei nostri è risultato Giacomo Redondi (Husqvarna TE 310 4T) ottavo, mentre Jonathan Manzi (KTM-Farioli 125 2T) è finito decimo. Quattordicesima posizione per Deny Philippaerts (Beta-boano 450 4T) e quindicesima per Rudy Moroni (KTM 250 2T).

Jonathan Manzi ha infine centrato la prima posizione nella Coppa del Mondo “Under 21” delle 125 2T.

Dario Agrati

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