Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”

Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”

Matchless espone a Verona, dal 23 al 25 gennaio, la nuovissima Model X Reloaded, affiancata da una splendida Model X del 1937, per celebrare la tradizione tecnica inglese degli anni ‘30, che ha influenzato tutta la produzione motociclistica mondiale e che si perpetua nel modello contemporaneo, con gli aggiornamenti dettati dalle tendenze più attuali.

Model X Reloaded recupera e rilancia il tema della tradizione tecnica inglese, a lungo “maestra” di soluzioni innovative, che permisero a Matchless di divenire la più importante Casa motociclistica inglese nel periodo compreso tra la fine della prima Guerra Mondiale e l’inizio degli Anni ’70.

Le origini.

Negli Anni ‘20 e fino allo scoppio della seconda Guerra Mondiale, si contavano in Inghilterra oltre 80 Case impegnate nella costruzione di motociclette, sia pure con numeri, dimensioni ed importanza molto diverse tra loro. Tra queste c’era la Matchless, nata nel 1899 dall’intuizione e dalla volontà di Henry Collier, presto affiancato dai figli Harry e Charlie e successivamente dal terzogenito Bert.

Gli esordi.

Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”
Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”
Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”
Due Matchless Model X al “Motor Bike Expo 2015”

Nel periodo tra gli anni ‘20 e ‘40 si verificò nel mondo ad uno straordinario sviluppo del mezzo motociclistico, che nei venti anni precedenti si era già rapidamente evoluto dalla bicicletta motorizzata per uso utilitario a mezzo destinato ai coraggiosi che volevano soddisfare il piacere e l’ardimento della guida “veloce”. Primo fra tutti Harry Collier, che nel 1907 in sella alla sua Matchless vinse il primo Tourist Trophy, la mitica gara che da quell’anno si disputò nell’Isola di Man.

Le innovazioni si susseguirono in fretta: il serbatoio della benzina posizionato sopra il telaio, la forcella anteriore, la sospensione posteriore, il cambio con comando a pedale, prima a tre poi a quattro marce, i freni a tamburo, il perfezionamento dell’alimentazione a carburatori e dell’accensione a magnete, sono tutte innovazioni introdotte in questo periodo. E non si può dimenticare il motore bicilindrico a V stretto, oggi tanto in voga, che nacque e fu perfezionato proprio in quel periodo. Dapprima la JAP e poi la Matchless furono le antesignane di questo tipo di motore. In particolare il motore Matchless, dapprima a valvole laterali e successivamente a valvole in testa ed anche in versione raffreddata a liquido, fu considerato unanimemente il migliore e fu montato di serie oltre che dalla Matchless da altre Case prestigiose quali la Brough Superior per le mitiche SS 80 e SS 100 e la Morgan per i suoi popolarissimi tre ruote.

La Matchless Model X.

Nata nel 1929, la Model X con motore bicilindrico a v stretto di 990 cc fu una motocicletta “importante”,

destinata anche all’uso con il sidecar, che conquistò un ottimo successo commerciale.

Prodotta fino al 1940, dopo una serie di miglioramenti apportati progressivamente venne completamente ridisegnata nel 1937. La produzione si interruppe poi definitivamente con lo scoppio della seconda Guerra Mondiale.

La Model X si rivolgeva in modo particolare agli appassionati di motori bicilindrici a V ed aveva un telaio

posteriore appositamente rinforzato per l’eventuale utilizzo di un sidecar.

 

Già alla fine del 1936, la Model X era stata modificata con un assetto turistico sportivo, grazie ad un interasse più compatto, che migliorava maneggevolezza e tenuta di strada.

Il giornale inglese Motor Cycle, testando la Model X nel maggio 1937, lodava l’elevata maneggevolezza “anche viaggiando oltre 60 miglia orarie, e questo senza richiedere l’uso dell’ammortizzatore di sterzo”.

Le prestazioni del motore da 60 cubic inches (990 cc) erano descritte come “molto piacevoli e coinvolgenti” e, seppure non fosse una moto esclusivamente sportiva, poteva raggiungere le 80 miglia orarie (130 km/h) di velocità massima, ma toccava già 70 miglia orarie (110 km/h) sul quarto di miglio con partenza da fermo. Prestazioni per l’epoca straordinarie.

La Model X fu considerata unanimemente, in quel periodo, la moto con il miglior equilibrio tra prestazioni, confort e piacere di guida.

 

Matchless seguì molto lo sviluppo dei motori, tanto che oltre a Brough Superior SS80 e SS100, moto di altissima qualità costruttiva, e alla Morgan, fornì motori anche a Calthorpe, Coventry Eagle, OEC and OK Supreme, così che l’Azienda (che nel 1938 aveva preso il nome di AMC Group, dopo l’acquisizione di AJS, Indian, Norton e Sunbeam) poté crescere molto e rapidamente, conquistando la leadership mondiale.

Il mondo Matchless.

Fin dalla fondazione dell’Azienda, l’idea di Collier era stata quella di creare “un mondo” intorno al marchio Matchless.

Ecco allora la partecipazione alle competizioni, per dimostrare la qualità del prodotto, con ottimi risultati: Charlie vinse appunto la prima edizione del già difficilissimo Tourist Trophy, nel 1907, mentre suo fratello Harry lo vinse nel 1909 e 1910. Le vittorie si susseguirono ininterrottamente fino agli anni ’70 in tutte le categorie. Nella velocità, nel cross, nell’enduro e nel trial, la Matchless fu sempre all’avanguardia. Tutt’ora le mitiche G50 sono le più competitive nelle corse riservate alle moto d’epoca

L’altra idea vincente di Collier fu la sensibilità per la sicurezza e per l’eleganza: chi guidava una Matchless doveva sentirsi protetto e al tempo stesso distinguersi dagli altri. Da qui lo sviluppo di capi in pelle dedicati, negli anni tra il 1920 e il 1940, affiancati da una linea in tessuto tecnico subito dopo la fine della Guerra. Il tutto con particolare attenzione, oltre che per la protezione, anche per il lusso e l’eleganza. Insomma: Matchless non solo moto tecnicamente avanzate, ma anche stile di vita dinamico ed elegante.

Nello stand della Matchless al Motor Bike Expo di Verona saranno esposte alcune repliche di capi storici, insieme ad una scelta di capi iconici della collezione Autunno – Inverno 2015. La protagonista sarà poi la giacca “Model X Reloaded”, a conferma del perfetto abbinamento tra eleganza, tradizione e dinamismo della mobilità su due ruote.

Model X Reloaded.

Una lunga storia di progresso, che vuole essere reinterpretata nell’attuale Model X Reloaded: uno “studio di design” che abbina tecnologia ed eleganza, tradizione ed innovazione.

Una moto che, insieme alla ricchissima linea di abbigliamento Matchless venduta con successo nei più importanti punti vendita di tutto il mondo, si fa testimone del concetto di “Luxury Mobility”, introdotto con grande intuizione da Collier negli anni Trenta.

Design e Perfezione Artigianale.

Innovazione.

Rispetto totale del pilota, grazie ad un sistema globale ed assolutamente inedito di regolazione della posizione di guida. Il manubrio può essere rialzato in verticale, con una escursione di 25 centimetri e le manopole possono ruotare ampiamente verso l’alto o il basso, verso l’avanti o l’indietro. La sella è dotata di una “sospensione” indipendente e sale o scende sul proprio asse per 6 centimetri. I comandi a pedale sono doppi, anteriori e posteriori (che ruotano sul proprio asse di 40 gradi), per scegliere liberamente ed in qualunque momento la posizione di guida.

Completamente nuova la sospensione anteriore di tipo “Castle” ispirata ai modelli degli anni ’30, ma modernissima e completamente regolabile. Lo spoiler sul parafango, oltre ad incrementare le caratteristiche torsionali della forcella, ha un notevole effetto aerodinamico nel tenere la ruota anteriore aderente al suolo. Effetto che si annulla automaticamente al momento della frenata.

Il telaio è caratterizzato da una costruzione “lamellare” che riesce ad abbinare robustezza ed elasticità. Un argomento molto attuale.

I freni sono anch’essi innovativi ed esclusivi, con pinza anteriore a 12 pistoncini dotata di raffreddamento indotto e pinza posteriore a 6 pistoncini. Gli ammortizzatori posteriori sono 2 e lavorano in trazione, in maniera da non generare sforzi torsionali sul telaio. I fari anteriori sono regolabili in altezza separatamente, per favorire la visuale nelle condizioni più difficili. Attento studio è stato posto sull’aerodinamica, in particolare su comandi al manubrio, specchi retrovisori e segnalatori di direzione.

Il motore si avvale di un disegno esclusivo Matchless, basato su una meccanica affermata e collaudata. E’ un bicilindrico a V di 56,25° di 1916 cc alimentato a iniezione, con cambio separato. Per migliorare il raffreddamento e il confort del pilota i due tubi di scarico sono posti in posizione anteriore ed è stata applicata una ventola che si attiva quando la temperatura del cilindro posteriore è troppo elevata.

Grande cura è stata prestata all’erogazione della potenza, alla qualità delle vibrazioni e al rumore, con l’intento di privilegiare il piacere di guida alle prestazioni. Le marmitte a coda di pesce emettono un sound particolare, come da tempo non si sentiva. Le vibrazioni sul manubrio fanno percepire che c’è un grande cuore che batte. La risposta all’apertura del gas è dolce e immediata. La coppia massima e la potenza sono erogati a basso numero di giri, quindi immediatamente usufruibili.

La moto è di dimensioni “normali” e le ruote da 16” consentono una maneggevolezza facile e sicura in tutte le situazioni. Il tutto è favorito dalla robustezza e dalla contemporanea elasticità del telaio, nonché dal buon lavoro delle sospensioni.

La “Model X Reloaded” s’inserisce perfettamente nel progetto di stile di vita Matchless coniugando innovazione tecnica, eleganza e design con tradizione inglese e storia centenaria.

 

“Matchless Model X”: diverrà realtà?

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