Afriquia Merzouga Rally: Benavides ha colpito ancora!
Il livello aumenta gradualmente all’Afriquia Merzouga Rally. Sulla scia di una prima tappa di 206,71 km, i concorrenti sono partiti per 175,30 km. In programma: due lunghi anelli che coprivano lunghe zone di dune. Tra il calore (il mercurio raggiunge i 30 ° C), le specificità della navigazione e la sabbia soffice, occorreva molta concentrazione ai piloti, indipendentemente dal loro livello. Kevin Benavides (moto, Honda) – già vincitore del prologo di domenica – ha vinto la tappa, così come Axel Dutrie (quad, Yamaha) e Casey Curie (SxS, Can-Am).
Da notare : – 206,71 km di strada attendevano i concorrenti per questa seconda tappa – Dopo la vittoria del prologo di domenica, Kevin Benavides (Honda) si è imposto di nuovo – L’argentino è ora davanti a Pablo Quintanilla (Husqvarna) e Toby Price (KTM) – Axel Dutrie (Yamaha) e Casey Currie (South Racing Can-Am) hanno incassato la vittoria, rispettivamente in quad e in Side by Side – Domani sarà il momento della prima parte della tappa marathon con 241,10 km di speciale fino ad un bivacco nel mezzo del deserto
Certo, l’Afriquia Merzouga Rally ha la vocazione di essere il trampolino di lancio per i piloti amatori che vogliono farsi le ossa e partecipare ai rally-raid più prestigiosi. Ma ciò non significa che questo raduno disputato nel sud del Marocco sia una semplice passeggiata, soprattutto per i professionisti. Al contrario: “I road book sono molto impegnativi, a volte ci sono più di quattro indicazioni a chilometro”, afferma l’americano Ricky Brabec (moto, Honda). “Un errore può capitare rapidamente e può costare molto a livello di
classifica”, conferma Axel Dutrie, il vincitore del giorno in quad (Yamaha). Questo martedì, i “top driver” hanno chiaramente innalzato il livello di una tacca. “Il migliore è andato molto più veloce dei tempi annunciati”, dice l’Organizzazione PC. In questa corsa frenetica, Kevin Benavides ha vinto nella categoria moto. L’argentino, che aveva già vinto il prologo domenica scorsa (5 km), offre alla Honda la sua seconda vittoria in due tappe, il giorno dopo il successo di Joan Barreda Bort. È in testa davanti al cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna, 2’16″”) che era già salito sul podio il giorno prima (3 °) e Toby Price (KTM). Nel quad, Axel Dutrie (Yamaha), che era in ritardo di 33 minuti lunedì a causa di un errore di navigazione, ha recuperato bene: il francese ha vinto davanti ad altri due piloti di quad Yamaha, Jeremy Forestier e Antoine Vitse. Infine, in Side by Side, si è imposto l’americano Casey Currie (Can-Am).
LA CLASSIFICA DELLA 2. TAPPA: MOTO
1- Kevin Benavides (Honda) in 2h41’54″
2- Pablo Quintanilla (Husqvarna) a 2’16’’
3- Toby Price (KTM) a 3’41’’
4- Franco Caimi (Yamaha) a 7’42’’
5- Ignacio Cornejo (Honda) a 8’10’’
SIDE BY SIDE
1- Casey Currie (Can-Am) in 3h28’03″
2- Frederic Henricy (Polaris) a 18’’22’’
3- Carlos Checa (Polaris) a 23’15’’
QUAD
1- Axel Dutrie (Yamaha) in 4h01’05
2- Jérémy Forestier (Yamaha) a 10’58’’
3- Antoine Vitse (Yamaha) a 13’24’’
COMMENTI Kevin Benavides (Honda, 1°) : « E’ stata una bellissima tappa. E’ la terza vittoria per Honda dall’inizio del rally (contando il prologo che ha vinto domenica e il successo di Joan Barreda Bort ieri), ciò dimostra quanto ci impegniamo. Oggi sono stato molto aggressivo anche se ho dovuto rallentare alla fine della tappa perché avevo poca benzina. Prepareremo bene la moto per essere pronti domani per la tappa marathon »
Franco Caimi (Yamaha, 4°) : « Non sono molto soddisfatto della mia giornata. E’ stata molto difficile, soprattutto all’inizio della 2. parte della tappa. Inoltre, oggi il ritmo è stato molto alto. Non avevamo fatto la buona messa a punto e questo mi ha penalizzato. Ma fortunatamente restano ancora tre giorni! »
Joan Barreda Bort (Honda, 6°) : « Mi fa sempre male il polso che mi sono operato il febbraio scorso. Oggi è stata una tappa difficile e ho perduto tempo a « orzare » per trovare un way point. Spero che la giornata di domani sarà migliore per me. Partirò in una posizione più favorevole e quindi spero di poter recuperare dei minuti e risalire in classifica. »
Ricky Brabec (Honda, 7°) : « Da ieri ho mal di testa e ho dovuto assumere dei medicinali prima della partenza. Ancora una volta la tappa è stata impegnativa, soprattutto in materia di navigazione: ci sono dei punti in cui non si distinguono più le tracce fra concorrenti e spettatori! Ma mi diverto sempre molto in questa corsa: è un rally che adoro! Domani correremo su delle piste sassose e rapide. E’ un terreno che mi piace. Spero di poter ottenere un buon risultato. »
IN PROGRAMMA DOMANI. Spingere il proprio corpo al limite!
I concorrenti dovranno ricaricare le batterie stasera prima di affrontare la terza tappa. E per una buona ragione: è la tappa regina dell’Afriquia Merzouga Rally, la più lunga con 241,10 km. Dopo un collegamento di 63 km, segue una serie di aree di dune prima di raggiungere un bivacco installato nel mezzo del deserto. Questa è la prima parte della tappa marathon: quindi nessuno potrà beneficiare dell’assistenza del suo team. La solidarietà sarà necessaria per riparare le macchine e riposarsi prima di lanciarsi nella 4a tappa il giorno successivo.