In questi primi giorni di novembre sono stati pubblicati sul sito www.icecup.it i regolamenti in fase di approvazione per l’edizione 2009-2010. Per aggiungere ancora più pepe ad una serie in ascesa verticale, la macchina organizzativa metterà in palio un ricco montepremi, con un sistema di rivalutazione, che potrebbe andare a superare i trentamila euro complessivi (€ 30.000). Un altro importante passo avanti, per una disciplina da molti considerata a torto minore, e che come tale è sempre stata affrontata.
Ed a tale proposito Alessandro Meneghetti, il portavoce della macchina organizzativa, ha ritenuto opportuno dare le motivazioni di questa scelta. “Il punto di riferimento della disciplina, è il Trophee Andros, Francese. In questi anni ha dimostrato a tutti che il ghiaccio, può essere trainante, per il suo alto tasso di spettacolarità e di formazione. Non dimentichiamoci che è stato il trampolino di lancio di un pilota del calibro di Yvan Muller. Pur essendo ancora distanti dai fasti dell’Andros, tenendo conto che stiamo parlando di venti anni di storia contro il nostro triennio, l’ICE CUP in questi primi anni ha raggiunto il suo obbiettivo numero uno, rilanciare una specialità che stava stagnando.” – “Adesso si tratta di fare un passo in avanti, ed è stata fatta una scelta in un certo senso anche in controtendenza con la serie Francese che ha sempre puntato molto sui campionissimi, della pista o dei rally in pensione, come Prost oppure Alen.
Noi abbiamo deciso di investire <<sui piloti che come noi credono nel ghiaccio>>. Tra i quali ci sono giovani dal talento cristallino come: Dino Pesavento, Ivan Carmellino e Matteo Brunello. Ed è per questo che è stato istituito un montepremi, che è soprattutto una forma di investimento per aumentare la professionalità degli stessi contendenti. Con l’obiettivo di crescere tutti assieme.”