Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio la giornata di Noris finisce fra fuoco e fiamme a Luca Oldini e Fabrizio Macchitella il Master Coppa Aci Torino

In Velocità su ghiaccio

Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio la giornata di Noris finisce fra fuoco e fiamme a Luca Oldini e Fabrizio Macchitella il Master Coppa Aci Torino

PRAGELATO (TO) – Il secondo appuntamento con il Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio porta sugli scudi Marco Noris che fa sue le quattro gare cui partecipa vincendo in scioltezza sia il 4° Raggruppamento con la Subaru Impreza STI, sia il 5° con la Mitsubishi Lancer Proto. Ma oltre al successo netto del 29enne pilota di Lecco è il ritmodi gara che imprime a sbalordire. Parte velocissimo e ad ogni giro abbassa regolarmente il record lasciando gli altri contendenti a lottare solo ed esclusivamente per la seconda piazza. Il brivido maggiore glielo offre una perdita di olio che finisce sulla turbina incandescente con relativo principio d’incendio.Il tutto accade sotto le tribune, ma ormai la bandiera a scacchi della vittoria si èabbassata. La giornata conferma un Luca Oldini in gran forma che vince bene l’8 Raggruppamento, ma il Canavesano non riesce a bissare il titolodi “top gun” (ovvero uomo più veloce in pista), conquistato nella prima giornata. Oldini non sbaglia, è perfetto nelle geometrie dei tornanti, eppure paga quel mezzo secondo al giro che incorona Noris re di Pragelato. Fra le Due Ruote Motrici ennesimo successo di Fabrizio Macchitella che mette la sua poderosa Delta in cima a tutte le classifiche fin dalle prove cronometrate.

La cronaca – La giornata prende il via con un colpo di scena. Poche ore prima dell’inizio delle verifiche del venerdì dà forfait l’enfant prodige di Pragelato Davide Brunet (Subaru Impreza Sti, vincitore delle prime due gare del 4° Raggruppamento) per un’indisposizione fisica. Anche il padre Enrico Brunet lascia in garage la sua verde Delta proto per assistere il figlio. Per due grandi protagonisti che abbandonano altri si aggiungono. È soprattutto l’8° Raggruppamentoa crescere (quello spettacolare dei prototipi con motorizzazione motociclistica) con l’arrivo di Augustino Pettenuzzo che abbandona la sua Mitusbishi per passare alla Peugeot WRC Proto,e dei due prototipi VST di Osvaldo Galatini e Massimo Beani.

1° Raggruppamento (Due Ruote Motrici) – Sei levetture al via con Fabrizio Macchitella, Lancia Delta Proto che si impone autorevolmente nelle qualifiche,batterie,Gara-1, Gara2. Macchitella ha un ritmo impressionante e lo confermano i suoi tempi sul giro.In entrambe le finali è così veloce da abbattere il muro dei 43” sul giro,che rappresentava il record della pista. Alle sue spalle è Massimo Burchiellaro (Peugeot 106) a dettare legge, mentre la lotta per il terzo gradino del podio si fa incandescente, con continui cambi di posizione fra il 19enne Davide Caresio (Citroën Visa)ed il ligure Romano Costa (A112 Abarth,vitaminazzata dalturbo). In Gara-1 è Caresio a prevalere, mentre in Gara-2 Costa vince proprio al fotofinish. Seguono Giovanni Carena (Volkswagen Scirocco) all’esordio stagionale nel campionato, e Marco Ravinale che riscatta con una gara perfetta e senza errori il “capottone” della domenica di esordio.

4° Raggruppamento (4 Ruote Motrici di derivazione rallistica) – Marco Noris e la sua Subaru Impreza patiscono l’assenza di Davide Brunet. Noris s’impone fin dalle batterie senza peròsurclassare i due avversari RiccardoLopes ed Alex Pregnolato. Il ventenne di Settimo Torinese conferma ancora una volta i lsuo percorso di crescita. Le traiettorie diventano via via più perfette, e la grinta non manca.l’entusiasmo giovanile (ereditato da papà Gianni), lo porta a volte a presentarsi tutto in controsterzo all’entrata ed uscita dei tornanti, ma tutto ciò lo fa adottare come beniamino del pubblico.Pregnolato patisce ancora problemi di trazione alla vettura che non gli consentono di battersi alla pari con gli avversari. Sia nella batteria, sia nelle due finali Noris adotta la stessa tattica: partenza velocissima e poi gestione del vantaggio. Tutto ciò permette al coriaceo Lopes di riportarsi sotto ed in Gara-2 addirittura di tentare un attacco alla leadership di Noris, che cambia prontamente ritmo e ristabilisce le distanze andando a vincere.

5° Raggruppamento (Prototipi 4 Ruote Motrici) – È Beppe Pozzo (Ford Escort Proto) a siglare il miglior tempo delle qualifiche nel competitivo 5° Raggruppamento che vede ben 11 concorrenti al via. Pozzo è deciso e determinato e stacca subito gli avversari compiendo una serie di tornate perfette. Allesue spalle Marco Noris che può sfruttare unicamente il giro di lancio ed un giro buono prima che il differenziale posteriore della sua Mitusbishi ceda seccamente. Ma il pilota lombardo è tranquillo e sereno, in quanto sa che i meccanici di Colombi ripareranno la vettura in tempo utile. Seguono la Punto Proto di Cristiano Rubba, Davide Negri la cui Subaru Impreza non si esprime al meglio per un problema di natura elettronica (mai risolto) Enrico TortonePier Paolo Romero. Ed in effetti già nelle batterie Noris torna ad imporre la propria legge, svettando su Enrico Tortone e Cristiano Rubba cui si apre il cofano motore in piena velocità costringendo l’albese ad uscire dalla pista anzitempo. Per sua fortuna la batteria viene ripetuta e Rubba può dimostrare il proprio valore. Seguono Pozzo, Negri e Romero. In Gara-1 Noris concede pochi sconti, anche se un aggressivo Tortone (spettacolare il suo sorpasso ai danni di un doppiato nella stretta Esse che immette nel tornante Fenestrelle) per alcuni giri sembra poter rimanere in scia del lombardo. Pozzo cambia passo e conquista la terza piazza ai danni di Negri, quindi Rubba, esaltante e spettacolare, ma un paio di volte di troppo contro i muri di neve esterni ai tornanti, quindi Romero,il rientrante Gianni Lopes, la pink lady Mara CapellaEmilio Zoppetto con la Citroën  Visa si aggiudica il duello nei confronti Pier Giacomo Riva (Panda Proto) unici due piloti al volante di una vettura senza turbo.Chiude la fila l’esordiente Niccolò Santin. In Gara-2 è ancora una volta Noris a dettare legge. Questa volta Tortone ci prova seriamente e per un paio di giri sembra poter rimanere in scia al lombardo. Poi, al terzo giro, una violenta toccata nella neve del tornante Fenestrelle, fa perdere al torinese 9” spegnendo così i sogni di gloria. Non solo, anche Negri, Rubba e Romero risultano più veloci, relegandolo al quinto posto. Sul palco dei premiati sale anche Mara Capella,che precede Zoppetto, Riva e Santin. Finisce anzitempo la gara di Gianni Lopes (sospensione) e Beppe Pozzo(motore).

8° Raggruppamento (prototipi con motorizzazione motociclistica 4WD) – Cresce numericamente la categoria che rappresenta il futuro della specialità. Beppe Pozzo sostituisce Andrea Chiavenuto sulla Punto Proto, mentre si aggiugono alla pattuglia Augustino Pettenuzzo (Peugeot 206 WRC Proto) oltre a Osvlado GalatiniMassimo Beani alla guida di due “ragni” spinti da un quattro cilindri Suzuki Hayabusa. Il più veloce è sempre e comunque Luca Oldini che impone la sua legge sin dalle qualifiche. Alle sue spalle Augustino Pettenuzzo, nonostante perda il cofano posteriore dopo poche tornate. Beppe Pozzo è terzo prendendo le misure della vettura, seguito dai due ragni di Galatini e Beani. Stessa situazione in batteria con Oldini sempre più veloce con davanti a sé il miraggio di pareggiare i conti velocistici con Marco Noris. In finale di Gara-1 Oldini è subito inseguito da Pettenuzzo e Pozzo in lotta fra loro. Purtroppo questo bel duello termina a metà gara quando Pettenuzzo è costretto a ridurre il ritmo per un problema ad un giunto. Nonostante ciò riesce ad avere ancora ragione di Massimo Beani che ha la meglio su Galatini,vittima del cedimento della sospensione posteriore destra a tre giri dal termine. In Gara-2 è ancora Oldini a dominare davanti a Pozzo,Galatini e Beani, mentre Pettenuzzo deve abbandonare anzitempo per l’aumentare del problema al giunto.

MASTER COPPA ACI TORINO – Al termine della giornata di gare, quando il sole era ormai calato, alla suggestiva luce dei fari si è svolto ilMaster-Coppa ACI Torino, secondo la formula della sfida in bagarre. Per stabilire la griglia di partenza fra le quattro ruote motrici è stato neccessario effettuare due batterie di qualificazione. Nella prima Luca Oldini (Peugeot Proto) si impone davanti a Davide Negri e Cristiano Rubba che danno origine ad un bel duello fra loro. Nella seconda è Marco Noris ad avere ragione di Enrico Tortone e Pier Paolo Romero. In finale, sullo schieramento di partenza, ci sono 2500 Cavalli scalpitanti che rombano frementi in attesa del via. Loscatto fulmineo di Oldini lo porta immediatamente al comando infilandosi per primo nell’imbuto della Esse seguito da Noris, quindi Negri, Tortone Rubba e Romero. Mentre i primi due allungano, è battaglia fra Negri Tortone e Rubba, con quest’ultimo che tocca la neve e sembra perdere un po’di terreno. Tortone ha in mano la terza piazza ma una toccata nella neve da via libera a Rubba che nel frattempo ha scalzato Negri. Proprio alla fine Tortone rompe un semiasse e taglia il traguardo a fatica. Nel frattempo, in cima alla classifica Oldini è andato in fuga seguito da Marco Noris che non riesce però ad avvicinarsi a sufficienza per tentare un attacco. Rubba è terzo, quindi Romero, Negri e Tortone.

Nella gara riservata alle Due Ruote Motrici ennesima cavalcata di Fabrizio Macchitella, mentre Burchiellaro e Caresio lottano per la seconda piazza chiudendo nell’ordine. Sfortunato MarcoRavinale che si schiera sulla griglia di partenza ma non riesce a prendere il via.

Il prossimo appuntamento con la terza ed ultima giornata del Campionato Italiano Velocità Su Ghiaccio  si svolgerà domenica 21 febbraio, sempre a Pragelato.

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