Le distanze si riducono, ma il ranking non cambia. Simone Faggioli si aggiudica per la quinta volta consecutiva la Trento – Bondone, la sesta in carriera, e Christian Merli si deve accontentare del secondo posto, stavolta a soli 3 secondi dal pilota fiorentino. Non ci sono spazi per recriminazioni, perché il driver di Fiavé ha dato quello che poteva, riducendo al minimo il gap dal suo avversario nel Civm, e può tenersi stretta questa “medaglia d’argento” (la terza conquistata a Vason) in attesa di giocarsela alla pari, in tutto e per tutto, prima o poi. Le migliaia di persone che hanno gremit
Fin dai primi intertempi si è capito che la differenza fra i due big era minima, ma costante e difficile da modificare, in assenza di un accadimento non prevedibile. Così è stato e nessuno si è stupito. Dietro a loro brilla la stella del giovane calabrese Domenico Scola (Osella Pa 2000), che alla sua prima esibizione trentina ha già fatto capire di che pasta è fatto. Sentiremo parlare ancora di lui. Sotto il muro dei dieci secondi anche Federico Liber c on la piccola Formula Gloria. Il più felice di tutti, forse, è però Rosario Iaquinta (Osella Pa 21 Evo), che ha non solo vinto il braccio di ferro con Omar Magliona nella sfida per il primato nella classifica dei gruppo Cn, ma ha anche stabilito, come accennato, un tempo da urlo. Non deve passare sotto silenzio nemmeno la bella prestazione del lussemburghese David Hauser, un altro giovane, che si è cimentato per la prima volta nella Trento – Bondone al volante della nuova Wolf GB/08. Rimanendo nella top ten, detto di Magliona (7°), ricorderà a lungo questa edizione Diego Degasperi (8°), che con la piccola Radical ha vinto il personale braccio di ferro con Achille Lombardi (9° con la stessa vettura) con un gran tempo: 10’15”05. Soddisfatto Adolfo Bottura, che sabato non aveva potuto testare la sua Lola B99/50 Zytek a causa di un problema alla frizione: la decima piazza e la seconda fra le monoposto vale molto. C osì come il 12° posto assoluto di Gino Pedrotti (Formula Renault). Da rimarcare il fatto che Denny Zardo, al via con Osella che usava Faggioli lo scorso anno, non ha preso il via dopo essersi persuaso che non avrebbe potuto essere competitivo.
Nel gruppo Gt esulta il padovano Roberto Ragazzi (Ferrari 458 Superchallenge), che ha vinto il braccio di ferro con il trentino Marco Cristoforetti (Porsche 911), sovvertendo i valori evidenziati dalle prove: 11’08”15 contro 11’14”44. Terzo posto per il camuno Ilario Bondioni (Porsche 997), mentre mastica amaro il debuttante Ignazio Cannavò (Lamborghini Gallardo), che dopo un testacoda si è trovato con il motore spento. Va a Fulvio Giuliani (Lancia Delta Evo) il successo nel gruppo E1, che ha conteso a Marco Gramenzi (Alfa 155 V6), secondo a nove secondi da lui: entrambi hanno guadagnato punti importanti per la rincorsa al titolo, sempre più aperta, con Gramenzi a quota cinque vittorie contro le quattro di Giuliani.
Nella Classe N ha rispettato pienamente i pronostici Armin Hafner, che con la sua Mitsubishi Lancer 3000 ha fermato il cronometro a 11’19”46, un tempo non eccelso, ma che risente dell’imprevisto capitatogli all’altezza di Candriai, dove ha dovuto superare un’auto. Come da previsione, il suo avversario più agguerrito si è rivelato il sorrentino Antonino Migliuolo, pure lui a bordo di una Lancer, secondo a oltre 11” dal vincitore di categoria. Ben più distanti gli altri rivali, come Mario Murgia (Mitsubishi Evo X), che ha chiuso terzo a quasi 47”. Ai piedi del podio Cosimo Rea e Giovanni Regis, che si sono contesi sino all’ultimo metro il record della classe N1600: a spuntarla, per soli 4 decimi, è stato Rea, che ha fatto registrare un ottimo 12’17”76, nuovo primato della categoria.
Nella RS, invece, successo di Oronzo Montanaro su Mini Cooper, che ha chiuso la gara in 12’21”61, staccando di 23 e 30 secondi rispettivamente Mario Tacchini (Mini Cooper) e Nicola Novaglio (Renault New Clio).
Va infine ricordato che questa edizione della Trento – Bondone è stata seguita in diretta da due videocamere posizionate alla partenza e all’arrivo: dieci le ore di connessione web, considerando che hanno coperto anche le prove del sabato, fornite agli appassionati attraverso il sito www.trentinoindiretta.it e prodotte dall’Agenzia giornalistica Opinione di Trento.