Gli organizzatori privati piemontesi lamentano la scarsa attenzione della
politica
Nel corso della Conferenza stampa, tenutasi il 27 marzo a Torino, è stato confermato l’annullamento, per ragioni economiche legate ai ridotti contributi finanziari di Regione e Provincia, della gara di velocità in salita “Susa-Moncenisio” (ultima corsa in salita esistente nel Nord-ovest): si disputerà infatti soltanto lo slalom valido per il Campionato Italiano (30 e 31 maggio)
Stessi problemi sono stati evidenziati da diversi organizzatori di gare automobilistiche piemontesi presenti, i quali hanno sottolineato il rischio che la maggior parte delle manifestazioni motoristiche piemontesi non possano più essere organizzate a causa della mancanza di sostegno, anche economico, da parte degli enti locali, Regione Piemonte in primis; sostegno che, per analoghe manifestazioni “privilegiate”, pare non mancare.
In questo modo viene danneggiato anche tutto l’indotto che gira attorno alle corse automobilistiche, non solo i piloti ma anche le officine dei preparatori, i meccanici, e così via fino alle strutture ricettive delle località interessate dagli eventi, indotto valutato in milioni di euro, come recentemente documentato anche da un importante quotidiano economico.
Sono già stati annullati, per analoghe problematiche, i Rally di Alba e di Carmagnola, e sono in forse molte altre gare.
Per quel che riguarda la Susa-Moncenisio, i sindaci dei Comuni di Susa e Giaglione insieme agli assessori delle Comunità Montane Alta e Bassa Valle, sottolineano che la corsa “rappresenta una significativa ricaduta turistica e commerciale per il territorio, in considerazione di una partecipazione media di circa 200 concorrenti provenienti da ogni parte d’Italia oltre che da Francia e Svzzera”.
Gli organizzatori presenti quindi hanno chiesto una maggiore attenzione nei confronti dello sport automobilistico piemontese da parte della classe politica.