Le due pole delle sabato consegnano il titolo a “Spiderman” Viberti che domenica manca l’en-plein solo per un drive through nella seconda gara. A fine campionato Viberti è l’assoluto dominatore avendo vinto sei delle dodici gare in programma ed avendo conquistato il secondo gradino del podio in altre quattro. Più “Spiderman” di così…
CASTREZZATO (BS) – “Se faccio due poleposition divento campione?” Alberto Viberti, diciassettenne albese dominato della prima edizione della Green Scout Cup che si è corsa con le Kia Venga alimentate a GPL e curate dal BRC Racing Team di Cherasco, per la prima volta si interessa alla classifica del campionato. Infatti alla vigilia dell’ultima gara, in programma sull’autodromo Daniel Bonara di Franciacorta, il portacolori dellaScuderia Provincia Granda conduce le danze con 62 punti di vantaggio sul diretto avversario Luca Lorenzini e con i punti dell’eventuale doppia pole position diventerebbe campione.
Un’ipotesi che diventa subito realtà sabato pomeriggio, 15 ottobre, concluse le due prove quando Viberti stacca il miglior tempo sia nella prima sia nella seconda sessione lasciando il più vicino degli avversari a 308/1000 nella prima tornata che diventano addirittura a 630 nella seconda. Mentre tutti si preparano a festeggiare il giovane albese s’infila nel box per discutere con l’ingegnere del Trofeo Sammi Vatanen gli ulteriori miglioramenti da apportare alla Kia Venga.
E così domenica mattina, sotto un bel sole caldo Alberto Viberti si schiera in pole position affiancato da Fulvio Casciandrini. Allo scattare delsemaforo verde Viberti si muove bene dalla pole, ma a sorprendere tutti è Luca Lorenzini che dalla quarta piazza scatta come una saetta affiancando il giovane albese alla prima curva a destra: ma Viberti non fa una piega, resiste senza battere ciglio alla doppia toccata dell’avversario e già alla seconda curva è al comando. E non lo lascia più. Attacca decisamente per i primi giri siglando la sua miglior prestazione al terzo giro e se ne va a vincere con 8”041 di vantaggio sul secondo classificato. Pur non essendo il più veloce in assoluto in pista (la sua Venga tocca come velocità massima i 140,4 km/h, ben 3 chilometri in meno del più veloce degli avversari) Viberti segna il miglior giro rimanendo l’unico a scendere sotto il muro dell’1’33” a dimostrazione che l’assetto della Venga e la guida del giovane albese fanno la differenza nel tratto misto dove “Spiderman” Viberti guadagna a vista d’occhio. “Ho avuto solo un piccolo problema in frenata alla doppia curva di metà circuito al nono giro, ma nulla di importante” minimizza Viberti prima di salire due volte sul odio per prendersi ilprimato fra gli Junior (categoria che ha vinto in tutte le 12 gare in calendario) e l’assoluta.
In Gara-2 Viberti si schiera nuovamente in pole position. Allo scattare del semaforo verde ha quella piccola incertezza (ancora tallone d’Achille del velocissimo pilota di Alba) che consente a Fulvio Casciandrini di affiancarlo e superarlo all’interno. Viberti non si arrende, ma parte all’assalto e nel tratto misto è pronto a sferrare l’attacco che purtroppo si conclude con una lieve toccata che manda in testacoda l’avversario. Inspiegabilmente la direzione gara manda in pista la safety car (Casciandrini riparte regolarmente dopo aver lasciato sfilare il gruppo) ed il vantaggio che Viberti ha già conquistato in così poche curve. “Spiderman” sa benissimo che dovrà effettuare un drive through per la sua manovra al limite del regolamento e comincia a premere sull’acceleratore per mettere più distacco possibile fra sé e i suoi avversari. Ed infatti al nono giro il più giovane pilota della Green Scout Cup passa nella corsia dei box mentre Casciandrini sfila sul traguardo ed arriva in velocità Jimmy Ghione. I due sono appaiati alla staccata della prima curva dopo il traguardo, ma il reporter di “Striscia la Notizia” ha il vantaggio della velocità e gira per primo. Viberti è così terzo, ma non demorde ed all’undicesimo giro attacca Ghione con un perfetto sorpasso all’interno. “Quando ho visto Alby negli specchietti ho capito subito che sarebbe passato e quando ha sferrato l’attacco non ho preso rischi” commenta Ghione. Quando mancano due giri alla fine Viberti si lancia all’assalto del leader Servetti, lo raggiunge ma non prova più l’attacco all’ultima curva chiudendo staccato di 632/1000 dopo aver segnato ancora una volta il giro più veloce, unico a scendere sotto il muro del 1’33” prestazione che ripete ben cinque volte. Rientrato ai box Alberto Viberti resta annichilito all’interno della vettura: “Ho buttato via la gara del mio avversario ed anche la mia. Sono furibondo con me stesso, probabilmente dovevo aspettare. Però lui ha allargato un pelino la traiettoriaed io ho allungato la staccata…”
Il giovane albese torna a sorridere solo sul podio in piena battaglia con lo spumante e termina così una stagione impressionante che lo ha visto dominare in lungo ed in largo conquistando sei vittorie e quattro secondi posti in dodici gare. Per otto volte è partito dalla pole position ed in altrettante occasioni ha segnato il giro più veloce. È stato il protagonista dei sorpassi più spettacolari ed il suo peggior risultato è stato proprio in Franciacorta, nel corso di Gara-2 del primo appuntamento, quando ad essere buttato fuori era stato proprio lui.