Tanto divertimento e bagarre tra i maggiolini Volkswagen presenti alla seconda gara della Fun Ice 2011, Domenica 16 Gennaio presso il circuito ghiacciato di Pragelato. Vetture e piloti non si sono risparmiati dando vita a lotte senza esclusione di colpi. Dopo le due gare svolte, al primo posto si è classificato Cinotto, al secondo la coppia Carlotto-Frazza, terza posizione per Bonacini-Lasagni. Quarto posto all’appannaggio di Stefanelli-Nale, al quinto Araldi; sesta posizione per la coppia formata dal portacolori della scuderia cuneese Augusto Franco, con Emanuele Mattiazzo, penalizzati in gara 1 da un testacoda mentre occupavano la seconda posizione e rallentati in gara 2 da un problema al propulsore, dopo una veemente rimonta che li aveva portati ad occupare la seconda posizione.
Entusiasmante esperienza per il pilota-navigatore di rally Gilberto Calleri che, per la prima volta alla guida di una vettura da pista, ha partecipato alla 24 Ore di Dubai, una delle gare di endurance più prestigiose del mondo, giunta quest’anno alla sua sesta edizione. Ottantaquattro vetture si sono date battaglia sulla pista dell’Emirato da Giovedì 13 Gennaio con prove libere e qualifiche in vista della gara partita Venerdì alle 14, per concludersi alla stessa ora di Sabato 15. Numeroso e ben qualificato il lotto di vetture in griglia di partenza, fra cui le auto ufficiali Mercedes GT2, BMW Z4 e Ferrari F430 GT2.
La vettura utilizzata dal pilota piemontese, insieme al resto dell’equipaggio composto da Mario Cordoni, Tommaso Rocca, Roberto Rayneri e Jonathan Hartop, è stata una Aston Martin GT4 del team inglese Tratton Motorsport. La gara, rivelatasi particolarmente impegnativa per chi, come il driver piemontese, non aveva mai gareggiato in una competizione di questo tipo, si è conclusa per il quintetto al 33° posto assoluto e quarto di classe, nonostante 50 minuti persi ai box per la sostituzione di un mozzo.
Affaticato ma soddisfatto a fine gara il pilota di Grinzane Cavour (CN) ha commentato – “Esperienza entusiasmante ma molto impegnativa, sia a livello fisico che mentale. Le tante auto presenti di categorie differenti facevano sì che, ad ogni giro, i sorpassi fatti o subiti fossero numerosi, con conseguenti rischi di toccate o incidenti. E’ stato molto duro mantenere la concentrazione per tutta la durata della gara. Comunque” – ha concluso Calleri – “ siamo molto soddisfatti del nostro risultato, considerando che tutti i componenti l’equipaggio erano alla prima partecipazione ad una 24 ore ed io ero alla mia prima gara su pista. Senza il tempo perso per la sostituzione del mozzo, avremmo scalato ancora qualche posizione”.