apitalizzare il know-how trasferibile ai motori della sua produzione di serie per essere vincente anche sul mercato automobilistico.
Ecco perché la Formula 1, oltre ad essere un grande trampolino di lancio per promuovere l’Immagine della Marca nel mondo, è per Renault il laboratorio ideale per sviluppare e testare nuove tecnologie.
In particolare, il trasferimento di uomini e la condivisione di tecnologie e tecniche progettuali fra le équipe di Renault Sport F1 a Viry-Chatillon e l’Ingegneria Meccanica di Rueil Malmaison consentono un’evoluzione continua dei motori di serie, che permette alla Marca di offrire ai suoi clienti i motori più competitivi del mercato. L’esempio più forte è costituito dallo sviluppo dei nuovi propulsori denominati Energy, che equipaggiano oggi i modelli più recenti della gamma Renault, e che si ispirano all’esperienza in F1.
Gli elementi tecnologici fondamentali travasati dalle competizioni sono stati la conoscenza dell’architettura dei motori quadri, la padronanza della termica motore e del raffreddamento, la competenza nell’uso di materiali e trattamenti superficiali per la riduzione degli attriti, la condivisione degli strumenti di calcolo e di misura (90% di software comuni), la condivisione delle metodologie software con programmi di sviluppo più brevi. Il tutto con l’obiettivo di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 garantendo affidabilità, costi di gestione contenuti ma potenza e guidabilità di alto livello.
Forti di ben 15 brevetti e del travaso di tecnologia F1, i propulsori Energy di Renault, sia benzina che Diesel, sono campioni su strada, con un ampio ventaglio di scelta: Energy 1.5 dCi (90cv e 110cv), Energy 1,6 dCi 130, Energy 2.0 dCi (150cv e 175cv), Energy 1.0 TCe 90 e Energy 1.2 TCe 115.
I motori Energy si caratterizzano per numerose nuove tecnologie:
– il downsizing e la sovralimentazione che, insieme, consentono di ridurre la cilindrata, consumi ed emissioni di CO2 pur garantendo un‘ottima guidabilità, con livelli di potenza e coppia tipici di motori più grandi.
– Turbocompressori a bassissima inerzia, per migliorare i tempi di risposta ai bassi regimi.
– Lo Stop & Start, per ottimizzare i consumi durante la guida in città e nel traffico.
– L’ Energy Smart Management, per il recupero dell’energia in decelerazione/ frenata, attraverso il pilotaggio intelligente dell’alternatore che ricarica meglio la batteria sfruttando il rallentamento del veicolo.
– Il circuito di raffreddamento trasversale del motore e la tecnologia thermo-management consentono una migliore combustione e una riduzione degli attriti nel motore durante le fasi di riscaldamento, in particolare, grazie all’aumento rapido della temperatura dell’olio che si trova a contatto con i cilindri.
– Pompa dell’olio a cilindrata variabile e/o autoregolata e termostatica, per ridurre l’assorbimento di potenza del circuito di lubrificazione.
– La riduzione degli attriti, grazie all’utilizzo di rivestimenti superficiali come per i pistoni con mantello grafitato e i trattamenti superficiali derivati direttamente dai motori da competizione come il DLC (Diamone Like Carbon) per i bicchierini della distribuzione ed ancora l’utilizzo dei segmenti pistone di tipo U-Flex (dCi).
In funzione del tipo di alimentazione, i motori Energy di Renault utilizzano ulteriori soluzioni distintive.
dCiEnergy:
– il sistema EGR a bassa pressione in loop freddo che consente di aumentare il tasso di ricircolo e diminuire così le emissioni di NOx.
– Lo SWIRL variabile che, controllando in maniera definita la turbolenza dell’aria nel cilindro, migliora l’efficienza di combustione della miscela.
– Gli iniettori con ugelli di tipo ANI (angolo del cono individualizzato). Più preciso, questo iniettore garantisce fino al 15% di riduzione degli incombusti.
TCe Energy:
– Distribuzione variabile con doppio variatore di fase degli alberi a camme e turbocollettore integrato che ottimizzano riempimento dei cilindri e flusso dei gas verso la turbina, per massimizzare la potenza erogata dai piccoli motori
– Iniezione diretta di benzina (TCe115) per ottimizzare il rendimento di combustione, riducendo consumi e CO2,in condizioni di carico medio e basso.
– il nuovo 1.0 TCe con un’architettura a 3 cilindri senza contralberi di equilibratura che, grazie allo studio accurato di componenti appositamente sbilanciati come la puleggia e il volano dell’albero motore, consente di offrire un tre cilindri perfettamente bilanciato e dal peso ridotto.
DALLA SERIE ALLA FORMULA 1
La cross fertilization è, dunque, un valore acquisito per Renault e ciò è vero in un duplice senso: il travaso tecnologico, infatti, non avviene solo dalla competizione alla produzione di serie ma anche in senso inverso. Infatti, un’équipe di ingegneri della Direzione di Ingegneria Meccanica Renault, lavora insieme al Renault F1 Team allo sviluppo del nuovo motore che sostituirà l’RS27 nella stagione 2014, in cui è previsto l’utilizzo di motori termici ed elettrici accoppiati.