Con il round di Manfeild va in archivio la Toyota Racing Series 2012, che ha segnato il debutto ufficiale di Michela Cerruti al volante di una monoposto.
Dopo aver conquistato il tredicesimo posto sulla griglia di partenza di gara uno e il sedicesimo in quella di gara tre (lo schieramento della seconda corsa è stato invece determinato sulla base dei risultati della prima corsa), la giovane pilota milanese in gara uno ha mantenuto un buon ritmo, chiudendo quindicesima complice una partenza non perfetta
In gara due Michela ha proseguito nel dare battaglia, concludendo nuovamente quindicesima dopo alcuni sorpassi; la sua terza corsa è invece forzatamente iniziata dal fondo a causa di un problema tecnico che ha bloccato per alcuni secondi la sua monoposto al via del warm-up lap. Nell’arco dei trentacinque giri previsti la Cerruti ha poi progressivamente recuperato posizioni, chiudendo dodicesima sotto la bandiera a scacchi e con una miglior prestazione a meno di un secondo dal giro più veloce della corsa.
Michela Cerruti:
“Anche a Manfeild è andata bene, al di là delle partenze condizionate da una frizione ormai usurata che mi ha creato qualche problema. In gara due in particolare ho battagliato a lungo compiendo anche quello che si potrebbe dire il sorpasso della vita, e anche nella terza corsa sono riuscita in una buona rimonta. Rispetto alla prima gara i progressi sono stati costanti, anche se non mi aspettavo di ricevere il premio come ‘Most Improved Driver’, che viene assegnato considerando il background e il progressivo miglioramento di ciascun pilota durante la serie.
Il bilancio di questa lunga trasferta in Nuova Zelanda si chiude per me in modo positivo, con l’obiettivo raggiunto di prendere confidenza con una vettura tecnica e impegnativa come una monoposto. A livello di risultati mi sarebbe ovviamente piaciuto arrivare qualche posizione più avanti, ma per un’esordiente assoluta come me può andare bene anche così. E’ stata un’esperienza che ripeterei altre mille volte e che sono sicura darà i suoi frutti in futuro”.