CASE’ A BRNO FA DI TUTTO PER IL MITO FERRARI
Alla 5^ prova dello Challenge il pilota di Guidonia ottiene un terzo e quarto posto. Osannato dai tifosi della repubblica ceca oltre ad un gruppo partito da guidonia e da Marc Genè. Quarantamila le presenze. Una nuova livrea per la macchina fotografata da tutti.
“ Dekuji”, gridavano tantissimi tifosi della Ferrari intervenuti alla premiazione della prima gara a Brno, nella Repubblica Ceca, sabato 5 settembre, verso Lorenzo Casè. In italiano si traduce grazie e veramente c’è da ringraziarlo questo pilota che alla guida della Ferrari 430, targata Black Jack, il noto locale sulla via Tiburtina tra Setteville e Settecamini ha fatto di tutto per meritarselo. Nei due giorni precedenti sotto un diluvio ha ottenuto la pool con una inattesa facilità, per chi non lo conosce. Oltre all’acqua anche la temperatura che non saliva sopra i dieci gradi unito ad una tramontana, che a due ore di aereo, a Roma, la sognavano, era fastidiosa. Non così per le quasi quarantamila presenze registrate sul circuito di Masaryk, dal nome del primo presidente della nazione, e sede del GP motociclistico della Repubblica Ceca, accorse per assistere al Ferrari Day e alle due gare dello Challenge Ferrari Europeo e Italiano.
I Cechi hanno dimostrato ampiamente di essere un popolo di appassionati e competenti.
A Brno l’eccellente prestazione di Lorenzo Casè gli è valso la camera car con cui i telespettatori, ma prima ancora i tifosi nel circuito, attraverso una rete di enormi schermi hanno potuto seguire tutte le fasi della corsa. A Brno la Ferrari è un mito, tutti avevano almeno qualcosa di rosso, soprattutto felpe e maglioni o giacconi pesanti. Tutti armati di macchine fotografiche e pronti a fare la fila di una ora per ritirare la foto autografata di Marc Genè, terza guida dalla Ferrari e collaudatore. Parlando con Lino Ventriglia proprietario della Ferrari 430 Black Jack, e con Amato ferrari il team manager della Piacenza Motor, sotto i cui colori corre Lorenzo Ferrari si è scoperto che sarebbe stato Massa a presenziare se fosse ancora in convalescenza in Brasile. La Ferrari ha optato per Genè ed è stata l’apoteosi di questo pilota utile quanto discreto e sconosciuto al grande pubblico. La prima gara di sabato ha visto sulla pit lane, Lorenzo Casè in prima fila con la pool e per due giri Sernagiotto, leader del campionato, e gli altri non hanno potuto che stargli dietro. Il mito e la leggenda Ferrari non sarebbe tale se alla tecnica ed ai cavalli non unisci l’amore e la poesia.
E così due giri dopo la bella partenza il sole, un riverbero di sole è passato sotto l’aletta ed ha
La seconda gara quella di domenica è stata una vera odissea. Partito in quarta fila Casè è arrivato terzo alla prima curva ma si è dovuto scansare per evitare di essere intrappolato dai piloti Caso e Ragazzi che si vedeva erano fin troppo intraprendenti. Sceso in settima posizione, grazie anche all’incedente che ha tolto di mezzo i precedenti, Casè ha trovato difficoltà nello sterzo troppo sottosterzante e solo negli ultimi giri, come dimostrano i tempi della telemetria, è riuscito a recuperare alla grande arrivando quarto con onore e merito con applausi ancora più forti dei dieci tifosi di Guidonia che lo hanno stretto di calore e simpatia. L’ordine di arrivo della seconda gara: primo, Sernagiotto ( Piacenza Motor), secondo Mapelli( Rossocorsa), terzo Belluzzi (Motor Modena).