La Peugeot 20C del team Bussandri, prima macchina da competizione con propulsione a metano, ha sorpreso tutti conquistando il secondo posto.- L’impianto è della Landi Renzo, sponsor del progetto – Si apre una nuova era nelle competizioni?
Doveva essere giusto una prova per verificare se il progetto era realmente competitivo. Doveva essere solo una prova in pista, la prima, per capire se l’assetto era corretto. Doveva essere l’occasione per il pilota di sedersi, per la prima volta, nell’abitacolo e prendere confidenza. E invece.
Invece la 20C, la nuova creatura del team Bussandri ha stupito tutti, a cominciare da chi l’ha pensata, realizzata e portata oggi in pista. ‘A metano? Ma fam el piasèr!’ diceva qualcuno in bresciano guardando la Peugeot 20C nel paddock stamattina a Castrezzato per il Gran Premio Franciacorta.
Alle dieci i primi giri di pista per le prova libere. Christian Bussandri, il pilota, campione italiano in carica di formula challenge 2008 e 2010 e al momento già campione italiano del suo gruppo, il sesto, e indietro i mezzo punto per il titolo assoluto, aveva lasciato a casa la sua amata 206 rossa. ‘Vediamo com’è, non l’ho ancora provata, c’è ancora tutto da capire’ diceva nel mettere il casco.
E’ entrato in pista con un po’ di titubanza, ha cominciato a sorpassare un po’ di macchine, ha dato gas (metano) ed è tornato in box con buone sensazioni. Nono tempo del suo raggruppamento. ‘Non male. Certo bisogna guidarla in un’altra maniera, devo imparare, ma c’è tempo’. Tempo un’ora, e inizia la prima manche di qualifica.
La macchina gira subito bene, recupera visibilmente su quella davanti, Cioffi, lo supera dopo la chicane, e mette là un tempo del tutto diverso dalle libere: è terzo, due secondi e mezzo dal primo. Già qui il team comincia a entrare in un’altra ottica. La macchina va, e come!, il pilota sta entrando nel feeling giusto –‘Adesso comincio a sentirla!’ – e il suo rombo comincia a incutere un po’ di timore.
Seconda manche di qualifica, ed è ancora meglio: secondo tempo del gruppo. La macchina a metano, ma fam el piasèr, si è messa dietro sedici concorrenti. Davanti solo Bettera con la Leon che va fortissimo. Un secondo scarso li divide. Andrea Bussandri non sta più nella pelle. Nel paddock sono tutti sorridenti e un po’ increduli. ‘Siamo venuti qui per provare la macchina, non per vincere, state calmi’ – dice Christian, ‘e poi non abbiamo portato le gomme dure, chi pensava di arrivare fino qui oggi?’.
Fatto sta che alle tre e mezza parte la finale del sesto raggruppamento. ‘Parte davanti Enrico Bettera con la Seat Leon, subito dietro tenete d’occhio la Peugeot di Bussandri, la prima da competizione con propulsore a metano’ dice lo speaker. E infatti tutti tengono d’occhio il duello fra i due.
Dopo un giro sembra avverarsi l’incredibile: la macchina di Bussandri guadagna sul primo. Gira più forte! Un brusio in tribuna, i sostenitori con gli occhi sgranati. Poi, però, Bettera si riprende il suo vantaggio e allunga di qualche metro. Bettera vince, Bussandri secondo. Non ha vinto. Ma ha vinto lo stesso.
Christian quando arriva al paddock abbraccia tutti, quasi commosso, a partire da suo padre Andrea. Entusiasta. ‘Ragazzi, se non mi mollavano le gomme lo prendevo! La macchina va da dio! ‘ Complimenti, pacche sulle spalle, sguardi increduli dei piloti delle sedici macchine che si è lasciato alle spalle.
Il progetto della 20C non poteva partire meglio. Un anno di intenso lavoro, e l’ultimo mese di lavoro giorno e note per la messa a punto di ogni piccolo particolare, ha trovato oggi la sua migliore conclusione. Il metano è più ecologico, meno inquinante, più economico. E da oggi si è anche tolto quella patina di carburante un po’ di serie b.
E adesso il rombo della 20C comincia davvero a fare paura.
PEUGEOT 20C, LA CREATURA DI ANDREA BUSSANDRI
La Peugeot Bussandri è attiva a Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, dal 1970. Da sempre amano la competizione: Andrea è stato pilota di rally al volante di una Peugeot del gruppo 2, mentre Christian guida dal 1993 nei rally e dal 2000 in formula challenge. Da sempre si sono occupati di impianti a gpl e metano.
Motori diesel e gpl sono già stati utilizzati per vetture da competizione, ma il metano mai, perché si porta dietro questa fama di carburante ‘fiacco’, che spinge poco il motore. Ma è anche il carburante più pulito, perché le sue emissioni sono le meno dannose per l’ambiente.
La sfida tecnologica e l’evoluzione ecologica: questi dunque i due elementi che Bussandri ha voluto mettere insieme nel progettare la 20C, che è il contrario di C02, perché appunto abbassa le emissioni di anidride carbonica. Partendo dalla 207, alleggerita in tutte le sue parti con un lavoro certosino fino a raggiungere i 725 kg, Bussandri ha lavorato con la collaborazione della Landi Renzo di Reggio Emilia, leader internazionale negli impianti a gas.
La 207 20C, nata sulla base della Peugeot 20T R3, è la prima alimentata a metano ad aver ottenuto l’omologazione per le competizioni Aci-Csai (Commissione sportiva automobilistica italiana). Corre con passaporto E1 ltalia, negli slalom, in salita e nelle Formuta Challenge, sempre in classe 2000. I colori predominanti sono il bianco e il verde. Il primo simboleggia il pulito, l’altro evoca l’ambiente.
‘Il metano, dice Bussandri, è legato a un’immagine di scarsa brillantezza, di lentezza rispetto ad altri carburanti, ad iniziare ovviamente dalla benzina. Teoricamente non è esattamente cosi e noi cercheremo di dimostrarlo, con il prezioso aiuto della Landi Renzo, che ci ha fornito tutti i componenti della propria normale produzione di serie (tranne la centralina, che è MecTronik).’
‘Dentro il propulsore è totalmente differente dall’analogo alimentato a benzina. Quello che impressiona è la pulizia: dopo averlo provato al banco di Car Multipoint, ad Asti, lo abbiamo smontato e, all’interno, tutto era lucido, come se non lo avessimo mai acceso. Facendo un paragone, poi, la riduzione di potenza rispetto ad un motore equivalente a benzina è solo del 7-8%, dato che ci fa ben sperare. Ma più che la potenza, a noi interessa l’erogazione e la coppia bassa, a tutto vantaggio della sfruttabilità. La centralina avrà 4 mappe diverse, da tarare ed usare in base ai circuiti».
Il motore, 2000 cc per 220 cavalli, ha due iniettori di metano per cilindro. Le riduzioni di un motore a metano rispetto ad un equivalente a benzina possano arrivare all’80% in meno.
Ma il motore non è la sola parte tecnologicamente avanzata della 207: «Abbiamo lavorato molto anche sulla dinamica di marcia e sulla tenuta – precisa Bussandri-. Le sospensioni posteriori, per esempio, sono state ideate da noi e sono auto adattive. A seconda dello stile di guida di Christian e delle caratteristiche della pista, le regoleremo in modo tale da farle muovere quasi separatamente da quelle anteriori. Se funzioneranno come pensiamo, ne brevetteremo le geometrie».