Dopo il terzo tempo ottenuto in qualifica dal campione del mondo genovese a pochi decimi dalla pole position, lo stesso d’Aste ha preso il via della gara mettendosi subito a caccia delle vetture TCR in lizza per la vittoria assoluta, prendendo il comando delle operazioni nel corso del primo giro. La piccola Elise però, con oltre 50 cv in meno delle altre auto turismo al via, non ha potuto difendersi nei lunghi rettilinei del tracciato capitolino, prevalenti rispetto alla parte guidata dove la vettura progettata da PB Racing, Lotus Cars ed Hexathron Racing Systems faceva invece la differenza grazie alla propria agilità e leggerezza.
Subentrato a d’Aste, lo svizzero Franco Nespoli ha mantenuto un ottimo ritmo con passo gara in linea con quello dei battistrada, transitando sotto la bandiera a scacchi in terza piazza, centrando quindi l’obiettivo prefissato alla vigilia.
Franco Nespoli: “Sono super contento di questo terzo posto alla Endurance 2.0! E’ stato un evento al top, correre insieme a Stefano è un’esperienza fantastica che mi ha insegnato tanto. I ragazzi della PB Racing hanno fatto un lavoro eccezionale, prima e durante la gara, permettendoci di guidare sempre una Lotus Elise Cup PB-R praticamente perfetta in ogni momento in cui abbiamo messo piede in pista, un grande ringraziamento va a loro.
Purtroppo una piccola incomprensione al pit-stop ci è costata 15” e, probabilmente, il 2° posto finale, dovuta ad una interpretazione del regolamento relativamente al tempo di sosta imposto, ma va comunque bene così perché abbiamo centrato un bellissimo risultato. Mi sono trovato molto bene con il kit endurance messo a punto da PB Racing, nonostante l’auto fosse ovviamente più pesante di quanto siamo abituati a guidare nella Lotus Cup Italia; abbiamo cercato di ottimizzare al massimo consumi e strategie ma contro la potenza delle TCR non abbiamo
potuto far nulla. In definitiva, una chiusura di stagione eccezionale!”