Alberto Viberti, Un albese sotto il segno del “Toro” Alla vigilia della partenza per l’appuntamento di Silverstone del Blancpain Super Trofeo 2013

È una stagione impegnativa, difficile, ma anche affascinante e stimolante commenta il 18enne pilota delle Langhe. “Una stagione impegnativa perché la Lamborghini Gallardo è una GT che eroga 570 CV, dotata di quattro ruote motrici, che la rendono assolutamente diversa nelle reazioni da tutte le vetture che ho guidato finora. La difficoltà della stagione è più all’esterno che all’interno delle piste. La difficile situazione economica ci ha portato a chiudere il budget con estremo ritardo. In un momento in cui tutto è fermo trovare delle aziende che credono nel nostro progetto è stata un’impresa forse maggiore che domare il ‘Toro’ negli autodromi”. La stagione di Alberto Viberti è iniziata proprio all’ultimo momento con la gara di Monza. “Con

Paolo Ansaloni del Team Composit , con cui avevo già gareggiato lo scorso anno, abbiamo definito proprio alla vigilia di Monza. Nonostante ciò pensavo di poter essere subito competitivo, ottenere un buon risultato e, sopratutto, fare chilometri in vista della seconda gara a Misano, in cui lottare per le posizioni che ci competono. Invece Monza è stata una delusione. La macchina consegnata appena prima della gara si è rotta più volte ed il team ha lavorato più per mandarla in pista che per renderla competitiva”.

Dopo l’esordio di Monza del mese di aprile in cui Viberti non è mai riuscito a girare né nelle prove, né in gara, l’equipaggio Composit Viberti-Bonacini si è presentato a Misano (RN) con molte speranze. “Abbiamo impiegato le prove libere per mettere a posto il set-up della vettura, mentre in qualifica, con la vettura non ancora a punto, con una spruzzatina di pioggia, siamo riusciti ad ottenere l’11° tempo assoluto, un risultato che non ci ha soddisfatto, perché non in linea con le nostre aspettative ”. Alberto Viberti scalpita per sedere al volante in gara, una gara in notturna, quando darà il cambio al suo compagno di squadra Alessandro Bonacini.

E che i due piloti della Composit siano scattati da una posizione che non descrive le loro possibilità lo dimostra il fatto che il concorrente emiliano inizia una rimonta che lo porta a recuperare rapidamente posizioni ma prima che possa cedere il volante al pilota albese si tocca in staccata con un avversario e deve tornare mestamente ai box, e Viberti deve rinunciare al confronto.

In gara 2 è Viberti a scattare al semaforo verde. “Mi sono tenuto assolutamente lontano dai guai, partendo dalla ultima posizione. Ero felicissimo di tornare a scattare in gara. Mi sembrava di essere tornato ai tempi del kart, con la partenza lanciata , la formula in cui mi trovo meglio e già nelle prime tornate sono riuscito ad effettuare dei sorpassi recuperando terreno, consegnando la vettura ad Alessandro Bonacini in buona posizione”.

Gara-2 di Misano ha riconsegnato Alberto Viberti al ruolo di re della partenza lanciata e sopratutto come “staccatore” da urlo. Nel corso del terzo giro alla prima curva dopo il traguardo, in un sol colpo, con una frenatona al limite è riuscito a passare due concorrenti, mandando in visibilio il pubblico presente. Dopo due gare, mentre lo studente albese si prepara a partire per Silverstone (Inghilterra) per il terzo appuntamento del Lamborghini Blancpain Super Trofeo, è tempo di tracciare un bilancio: “dire che sono soddisfatto sarebbe una bugia. A me interessa correre, andare veloce, tirare al massimo, ma in questa stagione sono riuscito a guidare solo a Misano ed era la prima volta che usavo la Gallardo”. Per la sua seconda esperienza nel GT Alberto Viberti ha scelto una vettura impegnativa: “Lo scorso anno ho effettuato una gara con la Ginetta, una GT a trazione posteriore, una vettura che è estremamente più facile, anche perché la Gallardo ha la trazione sulle quattro ruote motrici ed è molto differente rispetto alle altre vetture. Nonostante ciò, appena mi sono seduto al volante, mi sono sentito sicuro e certo di poter fare bene fin dalle prime battute, e penso che con una vettura in ordine, sarebbe stato possibile”.

Realista, senza però essere pessimista Alberto Viberti traccia una prospettiva per il futuro del campionato: “Il Blancpain Super Trofeo è un challenge internazionale ed ora correremo su piste estere come Silverstone, Paul Ricard, Spa e Nürburgring, tracciati fantastici che hanno fatto la storia della Formula 1. Abbiamo perso le occasioni di Monza, che è la pista in cui mi esprimo meglio, e Misano, dove avevo staccato la pole position lo scorso anno nel Trofeo Clio. Nonostante nel Trofeo Lamborghini ci siano piloti di grandissima levatura come Adrian Zaugg, che ha corso ad altissimo livello, per me e Bonacini l’obiettivo resta ancora e sempre uno solo: vincere una gara prima della fine stagione e dimostrare il nostro valore”. Ed il primo assalto arriverà fin dal prossimo fine settimana sulla mitica pista di Silverstone, tracciato velocissimo su cui si svolse il primo Gran Premio di Formula e che negli anni Ottanta consentì medie che sfiorarono i 260 km/h sul giro. Nel 1985 Keke Rosberg, Williams Honda, ottenne la pole position con una media di 259,005 km/h record di velocità massima per la Formula 1 che resistette per vent’anni. Al suo guardare questi numeri Alberto Viberti si lecca i baffi

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