IN ARCHIVIO ANCHE LA 14a TAPPA DEL CAMPIONATO SICILIANO ACSI SLALOM. SONO CINQUANTACINQUE I PILOTI CLASSIFICATI
GIUSEPPE GULOTTA (TATUUS FORMULA MASTER) DETTA LEGGE NEL 5° SLALOM CITTA’ DI CASTEL DI LUCIO, MA CHE BRIVIDI NEL FINALE!
Il ventunenne specialista trapanese ha costruito il suo quarto successo stagionale nella seconda manche, poi, nella salita decisiva, è stato costretto a fermarsi per un principio d’incendio sulla sua monoposto. Ma non ne approfittano i catanesi Rosario Miano e Salvatore Caruso (ambedue su Elia Avrio), comunque terminati ottimamente a podio. Prosegue serrato il duello per la vetta della graduatoria provvisoria per il Regionale Acsi della specialità. L’alcamese Dino Blunda guadagna 4 lunghezze, ma il messinese Alfredo Giamboi risponde e rimane saldamente al comando, con tredici punti di vantaggio.
Castel di Lucio, 03 ottobre – Giuseppe Gulotta non conosce “stop”, né battute d’arresto. Pur costretto a rinunciare a completare la terza e decisiva manche, a causa di un principio d’incendio sulla sua monoposto Tatuus di Formula Master, problema prontamente risolto dagli addetti alla sicurezza presenti sul percorso, il trapanese già due volte campione italiano Slalom Under 23 ha dettato ancora una volta legge in una kermesse automobilistica organizzata sotto l’egida dell’Acsi Sicilia. A Gulotta sono perciò bastate le prime due manche per aggiudicarsi con sempre meriti crescenti il 5° Slalom Città di Castel di Lucio, quattordicesima prova valevole per il Campionato siciliano Acsi 2010 della specialità.
Vittoria personale consecutiva numero quattro, quest’anno, per il portacolori della Camporotondo Corse, dopo i tre precedenti successi conseguiti, nell’ordine, negli Slalom Città di Alessandria della Rocca, nell’Agrigentino, “delle Rocche” a Novara di Sicilia, nel Messinese e Città di Caltavuturo, questa volta nel Palermitano, tutte gare valevoli per il Regionale Acsi. A Castel di Lucio, ridente comune montano immerso nel verde dei monti Nebrodi, Giuseppe Gulotta ha preceduto questa volta due esperti specialisti catanesi, entrambi originari di Adrano, Rosario Miano e Salvatore Caruso, nell’ordine al secondo e terzo posto assoluti. Il ventunenne pilota busetano ha costruito la sua affermazione nella seconda manche, quando la rossa Tatuus da lui abilmente pilotata ha fermato i cronometri su un ottimo 2’34”05, il tempo che poco più avanti gli avrebbe consentito di riporre in cassaforte la sua nuova vittoria, stavolta nel Messinese. Sì, perché Giuseppe Gulotta nulla ha potuto contro il già citato surriscaldamento al motore della sua Tatuus (con conseguente principio d’incendio) nella terza “birillata”, dove è stato costretto a lasciare così spazio ai suoi avversari, parcheggiando di lato la monoposto. Avversari che però non ne hanno saputo approfittare, almeno in chiave di primato.
Rosario Miano (una vittoria, per lui quest’anno) ha di fatto siglato la sua migliore prestazione nella seconda salita cronometrata, in 2’37”99, alzando il suo tempo nella manche successiva. Un secondo posto che comunque vale parecchio per il portacolori della Camporotondo Corse (che ancora una volta si aggiudica la speciale classifica finale riservata alle scuderie), piazzato con la sua Elia Avrio ST09 Suzuki a 3”94 dal vincitore Gulotta. Promosso, nella gara del rientro, dopo un paio di mesi d’assenza, anche l’altro adranita Salvatore Caruso, piuttosto regolare tra la prima e la seconda manche, conclusa con la sua nera Elia Avrio ST09 Suzuki con le insegne dell’Adrano Corse in 2’40”13 (a 6”08 da Gulotta), prima di una penalità (dovuta all’abbattimento di un birillo) che ne ha rallentato la marcia nel corso della terza ed ultima salita cronometrata. Quarta piazza assoluta per un altro specialista nativo di Adrano (a conferma del valore della “scuola” di slalom creatasi nel comune etneo), quel Salvatore Lo Re quanto mai regolare e spesso a podio, quest’anno. L’alfiere della Camporotondo Corse ha letteralmente sfiorato la conquista del podio, piazzando la sua bianca Elia Avrio ST09 Bmw a soli 8 decimi di secondo dalla biposto “gemella” condotta da Caruso, in 2’40”93, rafforzando così la sua terza posizione assoluta occupata nel Regionale Acsi Slalom 2010, con 51 punti.
S’infiamma intanto la lotta per la vetta della graduatoria provvisoria della serie isolana, promossa con entusiasmo dall’Asd Palatinus Motorsport di Capo d’Orlando (presieduto da Calogero Mangano) nonché dal Comitato regionale Acsi Sicilia (in questo caso attivamente collaborati, per quanto riguarda la parte organizzativa, da Placido Giordano, valente appassionato di motori e pilota locale). Un duello che vede protagonisti il messinese di Novara di Sicilia e leader Alfredo Giamboi ed il trapanese originario di Alcamo Dino Blunda, il suo più immediato inseguitore. Nel 5° Slalom Città di Castel di Lucio è quest’ultimo (fresco vincitore dello Slalom Città di Librizzi) a piazzarsi in classifica generale meglio del rivale, al 5° posto assoluto con la sua monoposto Predator Suzuki (per i colori della scuderia di Carini Iccara Promotion), contro la nona posizione assoluta conquistata invece sui Nebrodi dalla Fiat X1/9 condotta da Alfredo Giamboi, per la Kamiko Corse. In tal modo, Dino Blunda è riuscito a “limare” altri quattro punti in totale alla dotazione di cui dispone il capoclassifica, riducendo ulteriormente il distacco a tredici lunghezze, 68 punti per l’alcamese, 81 per Giamboi, a quattro gare dalla fine.
Ancora una buona gara d’apprendistato per il diciottenne mazarese “figlio d’arte” Totò Arresta, sesto assoluto (sia pure con una penalità da birillo nella terza manche, ininfluente sul risultato finale) con la sua Vst Kawasaki iscritta dalla Puntese Corse e quinto in classifica nel Regionale Acsi con 42 punti (alle spalle di Giuseppe Gulotta, il quale lo ha scavalcato proprio con la vittoria di Castel di Lucio, ora a 48 punti). Due forti ed amati piloti messinesi hanno poi monopolizzato la settima ed ottava posizione assoluta. Francesco Schillace (portacolori della Tm Racing) è riuscito a sopravanzare con la sua Fiat 126 Suzuki (con la quale si è aggiudicato la classe P2 del gruppo Prototipi) proprio il rivale Munafò, su Fiat 127 della Kamiko Corse, a sua volta rivelatosi il migliore nel gruppo Speciale, classe S3). A chiudere la “top ten” è un altro talento del Messinese (questa volta originario di Brolo), Francesco Lombardo, che ha entusiasmato il folto pubblico presente sul sediolo della sua Fiat 126 Kawasaki a guida centrale, schierata dalla Young Fox. Tra gli altri piloti messisi in luce vi è il nisseno di San Cataldo Maurizio Anzalone, il quale ha fatto incetta di successi nella classe GTI3 del gruppo GTI, quindi il ragusano Salvatore Licitra, ancora una volta vincente in classe A5 con la sua Renault Clio Williams “griffata” Kamiko Corse, nonché Carlo Russo (anch’egli su Renault Clio Williams) a sua volta primo in classe N5 del gruppo N.
Entusiasmo e passione hanno fatto da cornice al 5° Slalom Città di Castel di Lucio, evento patrocinato con grande convinzione dal locale Comune, nella persona del sindaco, Giuseppe Franco e dalla Provincia Regionale di Messina, coinvolta pure essa nel concedere il suo patrocinio alla corsa. Quale gustoso prologo, l’amministrazione comunale ha offerto una degustazione delle saporite provole locali (il famoso “Cascavaddu”, in onore del quale viene perfino organizzata una sagra, ogni anno, intorno a Ferragosto) e di altri prodotti della locale tradizione culinaria. Prossimo appuntamento con il Campionato siciliano Acsi tra due settimane, il 24 ottobre, con lo Slalom delle Zolfare Città di Casteltermini, nell’Agrigentino.
La classifica: 1) Giuseppe Gulotta (Tatuus F. Master) in 2’34”05 2) Rosario Miano (Elia Avrio ST09 Suzuki), in 2’37”99 3) Salvatore Caruso (idem) in 2’40”13 4) Salvatore Lo Re (Elia Avrio ST09 Bmw) in 2’40”93 5) Dino Blunda (Predator Suzuki) in 2’43”26 6) Totò Arresta (Vst Kawasaki) in 2’44”81 7) Francesco Schillace (Fiat 126 Suzuki) in 2’46”07 8) Giacomo Munafò (Fiat 127) in 2’49”40 9) Alfredo Giamboi (Fiat X1/9) in 2’49”59 10) Francesco Lombardo (Fiat 126 Kawasaki) in 2’50”16 11) Matteo D’Urso (Predator Honda) in 2’50”31 12) Antonino Fiore (Formula Marabotto) in 2’52”67 13) Salvo Tranchida (Fiat 126 Kawasaki) in 2’52”76 14) Salvatore Scibilia (Fiat Uno Turbo i.e.) in 2’54”19 15) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K) in 2’54”59.