TERRE DI CANOSSA INTERNATIONAL CLASSIC CARS CHALLENGE Termina la seconda edizione del “Grande Evento” di regolarità classica organizzato dalla Scuderia Tricolore. Il podio a Mario Passanante e Annamaria Pisciotta su Lancia Aprilia del 1939,

In Regolarità

a su Austin Healey 3000MkII del 1962.

Ancora una volta il Classic Team Eberhard, presente in forze, porta a casa il primo posto tra le scuderie.

Tutti i dettagli sono sul sito: www.gpcanossa.it.

Il percorso

La lunga opera di ricerca e le tante ricognizioni hanno portato a definire un percorso nuovo e vario, lungo strade davvero panoramiche: dalle strette strade sugli argini del Po, alle salite più classiche della storia dei rally in Appennino, ai tornanti del Passo del Lagastrello; dalla panoramica strada delle Cinque Terre alla lunga salita verso il Passo di Cento Croci, al mare della Versilia e ai passaggi nei suggestivi centri cittadini.

Il percorso ha così offerto ai partecipanti una selezione di ogni paesaggio tipico dell’Italia, dalla pianura fino al mare, attraverso verdi colline e irte montagne.

Anche il meteo alla fine ha voluto collaborare con la gara: nonostante le previsioni catastrofiche solo la domenica mattina è stata particolarmente “bagnata”, mentre il party sulla spiaggia a Forte dei Marmi è stato scaldato da una mite temperatura marina che ha consentito a tutti di rilassarsi nei salotti del Bambaissa, stabilimento balneare dell’Hotel Augustus.

Il resoconto giorno per giorno

Giovedì 12 Aprile: verifiche e Serata Inaugurale

“Terre di Canossa International Classic Cars Challenge, sale sul podio dei migliori Grandi Eventi internazionali, insieme alle due manifestazioni più affermate con la loro lunga storia”, così dichiara il Senatore Filippo Berselli durante la serata inaugurale nella Sala degli Specchi del Teatro Valli a Reggio Emilia.

L’arte dell’accoglienza, espressa con la scelta dello scenario della Collezione Maramotti – Max Mara per le verifiche sportive, si è riconfermata nell’eccellenza del primo appuntamento conviviale affidato a Gianni D’Amato: nessun altro evento ha mai portato ai partecipanti uno chef premiato con due Stelle Michelin.

Antonio Ghini, Direttore di The Official Ferrari Magazine, presente in gara con una 330GTC del 1966 sottolinea l’eccellenza assoluta dell’evento, l’unico davvero “glamour”.

Venerdì 13  Aprile: da Reggio Emilia a Forte dei Marmi

Il “via” viene dato Venerdì mattina alle 9.00, con una sfilata sul grande palco antistante il Teatro, dove le auto vengono presentate a un folto pubblico dall’impareggiabile professionalità di Savina Confaloni e dall’incoraggiamento di tanti bambini che, tricolore alla mano, hanno scandito i secondi della partenza insieme al grande orologio del controllo orario.

Da lì le auto, scortate anche quest’anno dagli “angeli” della Polizia Stradale, hanno iniziato il lungo viaggio verso la Liguria e la Toscana.

Di particolare interesse le prove del Castello di Carpineti, preparato su strada chiusa al traffico lungo lo stesso percorso della storica prova del Rally dell’Appennino Reggiano.

Dopo il pranzo ai piedi della grande muraglia calcarea della Pietra di Bismantova si riparte per attraversare il Passo del Lagastrello, antica via che porta al mare appare finalmente il sole.

I concorrenti, dopo aver valicato l’altrimenti inaccessibile ingresso della Oto Melara corrono sulle curve sopraelevate della pista interna insieme ai carri armati schierati come il Dardo, il Freccia e il Lince.

Il viaggio prosegue poi a Porto Lotti, dove, per la prima volta un “Grande Evento” ha realizzato un impegnativo gruppo di prove sui moli della marina, tra mega-yachts e grandi velieri.

In serata gli equipaggi giungono in Versilia e a Forte dei Marmi e, dopo le prove nell’anello di Piazza Marconi, il Bambaissa Restaurant, esclusivo stabilimento balneare dell’Augustus Hotel & Resort, già Villa Agnelli, ha accolto tutti I partecipanti del Terre di Canossa con una suggestiva serata in spiaggia a lume di candela. Il menù proposto basato su piatti di mare tipici della cucina versiliese e ligure, rivisitati in modo raffinato e originale dallo chef Gianluca Grosso ha emozionato i partecipanti.

Dimostrando ancora una volta il valore insito nell’eccellenza delle cinque stelle, l’Augustus Hotel & Resort, Grand Hotel Imperiale e l’Hotel Principe Forte dei Marmi, che hanno ospitato i partecipanti, hanno creato esclusivi premi.

Sabato 14  Aprile: da Forte dei Marmi a Parma

Dal famoso lungomare di Forte dei Marmi alla Base Navale della Marina Militare di La Spezia,  per una sfilata esclusiva all’ombra dell’Amerigo Vespucci, il più grande veliero del mondo.

Un sodalizio collaudato, quello tra la Scuderia Tricolore e la Marina Militare Italiana, accomunate dal grande amore per l’Italia e per la sua storica eccellenza sia sul mare che sulle quattro ruote.

Le auto poi proseguono lungo la strada delle Cinque Terre, dove un raggio di sole ha incoraggiato la sfilata delle splendide “signore” tra i vigneti a picco sul mare che caratterizzano le Cinque Terre.

Impegnativo il gruppo di prove, che ha messo a dura prova i top driver in lotta per il titolo.

A seguire, lo scollinamento tra la Liguria e l’Emilia attraverso il Passo di Cento Croci, avvolto da nuvole bianche, per giungere al meritato ristoro di Borgo Val di Taro.

Arrivo finale a Parma, una delle più belle città d’arte d’Italia, dove le auto vengono esposte nella meravigliosa cornice del Palazzo della Pilotta.

Dopo la pioggia e il lungo percorso, l’organizzazione ha “coccolato” i partecipanti con un esclusivo concerto verdiano sul palco del Teatro Regio, tempio del melodramma, che per l’occasione ha esposto il famoso Sipario del Borghese.

Presente in sala Piero Gnudi, Ministro per il Turismo e per lo Sport, che sceglie di intervenire in prima persona per riconoscere il Grande Evento CSAI organizzato dalla Scuderia Tricolore e dal suo Presidente Luigi Orlandini.

Il ministro promuove la capacità di Terre di Canossa di valorizzare “l’Italia Minore”, quella meno conosciuta, ma che oggi è l’Italia che conta, non solo agli occhi degli stranieri presenti, ma anche e soprattutto a quelli degli Italiani.

L’appuntamento conviviale è stato curato da Massimo Spigaroli, chef stellato del ristorante Antica Corte Pallavicina di Parma, noto in tutto il mondo per i suoi culatelli che produce persino per la Casa Reale d’Inghilterra.

Durante la serata, Mario Peserico, Amministratore Delegato di Eberhard Italia, ha personalmente premiato i vincitori del Trofeo Eberhard Champion, l’equipaggio Passanante-Pisciotta, con due orologi Eberhard Champion V.

Domenica 15 Aprile: da Parma a Reggio Emilia

Terzo giorno: si parte con calma, alle 9.45, alla volta del Grande Fiume.

La pioggia battente non scoraggia gli equipaggi e le molte persone che arrivano in piazza della Pilotta per ammirare le auto al via.

Prima tappa: la meravigliosa Reggia di Colorno, sontuosa e monumentale residenza dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d’Austria, dove il sole ha iniziato a fare capolino per concedere il meritato coffee break agli equipaggi.

E poi via, verso Piazza Gualtieri, con la sua straordinaria piazza su cui si affaccia il Palazzo dei Bentivoglio, antichi signori della città e attraverso il centro di Novellara con lo scorcio sulla sua “gagliarda rocca”.

Il corteo di macchine arriva quindi in vista dei maestosi Ponti di Calatrava, moderna Porta della Città di Reggio Emilia, dove si svolge la sfida finale: 3 prove concatenate sul Ponte Nord, chiuso al traffico per l’occasione.

Il viaggio così si conclude, dopo 550 chilometri, nel cuore di Reggio.

C’è il sole quando gli equipaggi arrivano in piazza del Duomo a Reggio, dove un folto pubblico attende curioso questo incredibile corteo.

E’ Savina Confaloni, splendida madrina della manifestazione a presentare le auto al pubblico che applaude gli “eroi”.

Pranzo, commenti soddisfatti e relax durante il pranzo nella sede dell’Università e poi tutti in Sala del Tricolore per la Cerimonia di Premiazione.

Ancora una volta l’equipaggio Passanante-Pisciotta si conferma leader al Terre di Canossa: primi assoluti, seguiti dall’equipaggio Fontanella-Covelli, mentre l’equipaggio Mozzi-Biacca, nonostante la “mole” della difficile Astura, si aggiudica il terzo gradino del Podio.

Prima scuderia si riconferma il Classic Team Eberhard che partecipa numeroso anche quest’anno.

Un grazie di cuore da parte dell’organizzazione a tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell’evento: in primo luogo a tutti i partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso unico Terre di Canossa.

E poi un grazie agli sponsor e ai partner, alle autorità dei comuni e delle province dei territori attraversati, al Governo e al Senato della Repubblica, agli Ufficiali di Gara della CSAI, agli uomini della Polizia Stradale, a tutti i collaboratori e ai volontari senza il cui supporto tutto questo non sarebbe stato possibile.

18-21 Aprile  2013: appuntamento al prossimo anno

Ora si sorride e ci si riposa, ma già iniziano i preparativi per il 2013: vi aspettiamo dal 18 al 21 aprile 2013, per la terza edizione del Terre di Canossa.

Sarà un altro grande evento con molte novità già nella mente del Comitato Organizzatore.

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