Il duo della Porsche 911 conquista la vittoria in una gara tirata fino all’ultima prova e conclusa pari merito con Fabbri: si deve ricorrere alla discriminante per stabilire i vincitori.
Mozzi chiude terzo ad una sola penalità dal duo di testa.
La prima frazione di gara, quella del venerdì sera, si corre sotto l’incessante pioggia con un vento fortissimo che costringe la direzione gara ad annullare la prova svoltasi in pista. Si va al riposo con Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Porsche 911 T in testa con tre punti di vantaggio su Paolo e Sergio Veronese su Alpine Renault A110 e quattro nei confronti di Giordano Mozzi ed Elisa Moscato su Opel Kadett Gt/e.
Si riparte sabato mattina con un confortante sole e altre nove prove da disputare e la sfida che s’infiamma con una classifica molto corta che a metà gara vede passare al comando Veronese tallonato da Mozzi ad un punto e da Leonardo Fabbri con Sonia Cipriani su Volvo 144 staccati di tre. Il futuro vincitore Argenti è quarto a cinque punti dalla vetta e precede a sua volta di un punto Giacomo Turri e Marco Serafini su Fiat 128: cinque equipaggi racchiusi in sei punti e tutti in grado di aggiudicarsi la gara. A Gavello Mozzi va a riprendere il comando e al secondo riordino viaggia con nove lunghezze su Veronese e Fabbri che seguono appaiati. Quarto è Argenti staccato di tredici e sembra tagliato fuori per la vittoria e ad una prova dalla fine Mozzi sembra ad un passo dal successo ma i nove punti pagati nella prova in autodromo e il contemporaneo “netto” di Argenti ribalta una volta di più la classifica e sulla pedana di Piazza Garibaldi si festeggia la vittoria del duo bolognese che conclude con le stesse penalità di Fabbri e Cipriani ma si aggiudica la gara come da regolamento in virtù del miglior risultato nella prova discriminante, la prima di Rosapineta. L’equipaggio della Volvo si deve accontentare della piazza d’onore ed il podio viene completato da Mozzi e Moscato terzi per una sola penalità. Ai piedi del podio arrivano Senna e Zaffani su Volkswagen Golf Gti che si lasciano alle spalle Iula e Cocconcelli, quinti su Porsche 911 SC. Turri e Serafini alla loro prima “sport” sono sesti con la 128 mentre i Veronese concludono settimi con l’Alpine Renault A110 precedendo Martini e Garavello con la Fiat Uno 70S e Ferratello e Taesi su Fiat 128 SL; chiudono la top ten Franzoso e Biancolin su A112 Abarth. Degni di menzione sono anche gli emiliani Marani e Colfi che chiudono undicesimi con la Volkswagen Golf Gti e recriminano per un “300” pagato nella prima parte di gara senza il quale sarebbero probabilmente andati a podio. Fabbri si aggiudica la classifica del Trofo Tre Regioni precedendo Mozzi e Senna.
Soddisfatti del percorso e dell’organizzazione della gara tutti gli equipaggi giunti al traguardo e grandi festeggiamenti per il Progetto M.I.T.E. che si aggiudica la classifica delle Scuderie mentre ad Argenti viene consegnata oltre ai trofei anche l’iscrizione gratuita alla regolarità sport Città di Modena del prossimo 11 giugno oltre agli zainetti messi in palio da +note.
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