LECCE – “Ci sono prove speciali che nascono perfette e Specchia è una di queste”. Alessio Pisi chiude al comando la prima tappa del 45° Rally del Salento, soddisfazione che non aveva mai vissuto prima in carriera. “È la mia quarta gara nel CIR, ed è la prima volta che affronto delle prove speciali tricolori che ho già percorso” commenta il pilota di Camporosso (IM) all’arrivo dell’ultimo parco assistenza della giornata, distrutto ma con la felicità alle stelle. “Nella mia carriera ho conquistato quattro vittorie assolute, ma ma mai ero arrivato così in alto. Il CIR è veramente un altro pianeta”. Partito con l’umiltà che lo contraddistingue, ancora giovedì sera Pisi sosteneva che il suo unico e principale obiettivo proseguire nella marcia di avvicinamento ai big del campionato. Giovedì sera nella doppia prova nel kartodromo di La Conca era andato bene, ma non benissimo dal punto di vista cronometrico, anche se il portacolori della Zerosette Racing aveva scelto la prudenza per non correre rischi e soprattutto non stressare la vettura.
Ieri, venerdì 17 giugno, Pisi, affiancato dal suo navigatore Fabio Cadore è partito all’assalto siglando immediatamente il miglior tempo sulla difficile prova di Specchia, passando dal settimo posto al comando delle operazioni. Che poi ha mantenuto per tutta “Già durante le ricognizioni mi sono innamorato di Specchia. Capita raramente di non dover correggere una note nel secondo passaggio delle ricognizioni. Questo è successo a Specchia”. Il primo passaggio sulla prova di apertura della giornata è stato devastante per gli avversari. L’equipaggio della Peugeot 207 S2000 gommata Pirelli ha lasciato a 11”7 il più veloce degli avversari, il valdostano Elwis Chentre. Un divario simile non si sarebbe più verificato nel corso della giornata. “Il primo passaggio a Specchia è stato molto impegnativo e difficile, perché la pioggia caduta nei giorni scorsi aveva portato sul fondo stradale ogni sorta di detrito, comprese pietre aguzze staccatesi dai muretti a secco che costeggiano l’asfalto. La nostraconcentrazione è stata massima, la macchina perfetta con gli assetti deliberati al Targa Florio, ed il risultato è venuto”. I successivi due passaggi sulla prova non hanno lasciato scampo agli avversari: 4”1 a Chentre sulla ripetizione e 2”6 ad Umberto Scandola nel terzo ed ultimo passaggio, quello serale, nel quale i portacolori della Zerosette Racing hanno anche infranto il record della prova stabilito dal campione europeo Giandomenico Basso lo scorso anno.
Se Specchia è stata esaltante i tre passaggi a Ciolo sono andati benissimo. Pisi ha siglato due volte il terzo tempo ed una volta il quinto, ma con distacchi irrisori: 6” netti nel primo passaggio (successo di Scandola), 1”8 nel secondo ancora dietro al veronese e 4”9 nell’ultimo dietro il campione italiano Paolo Andreucci. Ma la cosa estremamente significative è il fatto che Pisi non è incappato in nessun errore consistente, mentre i suoi avversari viaggiavano a corrente discontinua alternando ottime prove ad altre in cui accumulavano pesanti ritardi. “Ciolo l’abbiamo interpretata bene, ma qualcosina meglio si poteva ancora fare” commenta Pisi da pilota perfezionista qual è. “Nell’ultimo passaggio abbiamo preso un colpetto in un taglio. Per un attimo ho temuto di aver forato, poi mi sono accorto che la 207 era perfetta ed ho proseguito solo con un pizzico di prudenza in più”.
Oggi, sabato 18 giugno, la seconda e definitiva tappa con cinque prove: due passaggi sulla Miggiano e due sulla Palombara, oltre alla breve prova televisiva Mare del Salento. “Temo soprattutto la Miggiano, con i suoi bivii secchi in cui si debbono effettuare staccate al limite senza avere dei riferimenti. Sara una prova molto importante per la classifica. Sono più tranquillo sulla Palombara, anche se è più lunga con i suoi 18,34 km, però è più simile alle condizioni in cui ci siamo trovati oggi”. Per la prima volta, nella sua carriera, Alessio Pisi passerà per primo sulle prove speciali del Campionato Italiano Rally. “Non so se sarà un vantaggio o uno svantaggio; semplicemente cercherò di non pensarci e fare la mia gara come ho fatto oggi e sfruttare al massimo la Peugeot 207 S2000 della Erreffe che Agostino Roda mi ha allestito perfettamente e le gomme Pirelli che oggi sono state perfette. Nel frattempo vado a dormire. Sono felicissimo e stanchissimo e voglio godermi la gioia di questo primato. Domani è un altro giorno”.
Classifica finale prima tappa e aggiornamento in tempo reale 1. Pisi-Cadore (Peugeot 207 S2000) in 1.00’11”0; 2. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) a 12”5; 3. Perico-Carrara (Peugeot 207 S2000) a 25”6; 4. Cunico-Pollet (Peugeot 207 S2000) a 52”4; 5. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto S2000) a 1’18”7; 6. Angrisani-Pollicino (Mitsubishi Lancer Evo X) a 1’28”1; 7. Campedelli-Fappani (Citroën DS3 R3T) a 1’40”4; 8. Scandola-D’Amore (Ford Fiesta S2000) a 1’42”0; 9. Nucita-Princiotto (Renault New Clio Sport R3C) a 1’45”7; 10. Chentre-Canova (Peugeot 207 S2000) a 1’53”5.