Un Giro d’Italia Automobilistico Carico di emozioni Con Michele Tassone-Fabio Grimaldi e Giampaolo Panero

I due giovanissimi portacolori della scuderia cuneese Zerosette Racing affrontano l’affascinante Giro d’Italia Automobilistico. Il cuneese Michele Tassone ed il suo navigatore di Canelli Fabio Grimaldi con la 500 Abarth ufficiale affiancato dal mostro sacro, e molto simpatico, Arturo Merzario e dell’inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione. Giampaolo Panero, da Pianezza (TO), si è distinto in una veemente rimonta con la Kia Venga del team BRC. A dettargli le note l’alessandrino Luca Beltrame, mentre in pista a lasciato il volante al velocissimo Marco Costamagna. Entrambi gli equipaggi si sono fatti onore. E già sognano di essere al via nella prossima edizione

TORINO – Una telefonata di quelle che lasciano senza fiato. A riceverla è Giò Agnese, il guru di Motori per Sport che segue passo passo le gesta del non ancora ventenne di Peveragno (CN), Michele Tassone, vincitore del Trofeo Abarth 500 Rally. “Ci sarebbe la possibilità di far disputare a Michele Tassone e Fabio Grimaldi il Giro d’Italia Automobilistico con una 500 Abarth ufficiale” dice una voce dall’altro capo del telefono. Tassone Jr, sempre freddo e compassato, quando ha saputo la notizia è andato in agitazione. “Troppo bello, troppo bello, non volevo crederci”. Dopo esserci girato una notte nel letto, Michele ha preso il telefono per chiamareErmanno Guagliolo dell’Abarth, ringraziare ed accettare. Probabilmente quella è stata la giornata più difficile di tutto il Giro d’Italia per lo chef di Peveragno, che ha immediatamente recuperato il suo proverbiale sangue freddo cuneese ed iniziato a pianificare la sua partecipazione al Giro. Un lungo fine settimana con la fidanzata Marika (il suo navigatore Fabio Grimaldi era impegnato con lo zio di Michele alla Ronde di Bagnolo) da Torino a Vallelunga per fare conoscenza con le prove speciali. “Sveglia alle cinque del mattino e via in macchina a macinare chilometri” taglia corto il giovane portacolori della Zerosette Racing, escludendo così romantici momenti ad ammirare il pur bel panorama che si doveva godere sulle montagne del Piemonte Orientale o sull’Appennino Tosco Emiliano. E poi l’appuntamento al Lingotto, martedì 25 ottobre, per le verifiche e l’incontro con Arturo Merzario e l’equipe dell’Abarth al completo. “Non ero certo abituato ad un simile livello di professionalità ed attenzione, ma anche di umanità perché nessuno ti guardava dall’alto in basso; a cominciare da Arturo Merzario, un campione che ha gareggiato in Formula 1 con la Ferrari ed in tutte le categorie possibili immaginabili, che non si è mai imposto con le sue teorie, ma è stato simpatico ed alla mano trattandoci da pari a pari. Proprio non e lo sarei immaginato così simpatico”.

Che Tassone e Grimaldi debbano essere trattati da pari a pari dagli altri concorrenti, o forse guardati dal basso verso l’alto, lo dimostrano subito sulla prima prova speciale di mercoledì 26 ottobre, la speciale di Bielmonte, dove staccano il secondo tempo assoluto, dietro la mostruosa Lamborghini Gallardo con il doppio dei cavalli della loro 500, lasciandosi dietro fior di vetture ben più potenti. “Abbiamo sfruttato al meglio le difficili situazioni meteorologiche. Michelin ci ha fornito delle gomme perfette e sotto la pioggia abbiamo potuto sfruttare al meglio l’agilità e la trazione della 500”. Il Giro d’Italia Automobilistico è una gara dai mille compromessi per poter coniugare le prove su strada e quelle in pista. “Abarth ha scelto di usare la vettura del trofeo in pista, decisamente più rigida rispetto a quella che ho usato per tutta la stagione nei rally; l’unica curiosità che mi è rimasta a termine della gara è che risultato avrei ottenuto con la 500 in assetto rally. Una curiosità assolutamente accademica, visto che tutto è andato alla perfezione”. Tutto perfetto o quasi per Michele Tassone Fabio Grimaldi che hanno fatto furore nelle prove speciali e in quelle in pista dove occorreva il navigatore a fianco, cedendo il volante nelle gare in bagarre ad Arturo Merzario prima e Jimmy Ghione poi. “Ci siamo trovati bene sia in pista sia su strada. L’aver imparato a scrivere le notte e correggerle con un solo passaggio è stato utilissimo in questa gara, dove il poco tempo e la grande lunghezza non permettevano di fare più passaggi. Bello anche in pista, qualcuna conosciuta, come Franciacorta dove avevo fatto una prova speciale al Rally Mille Miglia, altre nuove. Ma eccitante anche fare il tifo e soffrire ai box insieme ai meccanici quando i miei compagni erano impegnati in pista” commenta il portacolori della Zerosette Racing che quasi vuole cancellare l’unico momento negativo di tutta la gara. “Quando ci hanno detto che avevamo perso il quarto posto per soli 7” dopo 1700 km di gara ci sono cadute le braccia. In quel momento lì non contava più la differenza dei cavalli fra la nostra piccola 500 ed i mostri che in pista sfrecciavano oltre 100 km/h più veloci di noi. Il quarto posto avrebbe dovuto essere nostro. Ce l’eravamo meritato. Arturo, Jimmy, il team Abarth, Fabio ed io” ribadisce convinto Tassone.

Forse ancor più avventurosa la partecipazione alla gara di Gianpaolo Panero, che ha fatto coppia sulla Kia Venga del BRC Team con Luca Beltrame, mentre le prove in pista le ha affrontate Marco Costamagna di Cherasco. “Anch’io ho investito il fine settimana precedente a visionare le prove speciali, ma non ho avuto la fortuna di Tassone di farlo con la fidanza, ma mi sono dovuto ‘accontentare’ del navigatore che avrei avuto in gara, ovvero Luca Beltrame” esordisce in pilota di Pianezza (TO) con una battuta. “È stato subito chiaro che dovevamo fare le cose con la massima accortezza e precisione possibile. Riuscire a fare due passaggi su tutte le prove era un vero miracolo. Per un fine settimana mi sono sentito un pilota del rallismo di altri tempi, quando le prove speciali non erano ripetute ed il percorso era lungo migliaia di chilometri. Guarda caso proprio come il Giro d’Italia Automobilistico”. Prima di fare le ricognizioni Giampaolo aveva familiarizzato con l’ambiente del BRC Team che metteva a disposizione le Kia Venga alimentate a GPL. “Sono stato nella loro sede di Cherasco ed ho conosciuto delle persone fantastiche che sanno lavorare in modo eccezionale, ma anche divertirsi e stare in compagnia”. La settimana precedente al via Panero ha la possibilità di provare la vettura sulla pista di Franciacorta “Ovviamente è una vettura stradale adatta alle corse con tutti gli impianti di sicurezza; non si può affare affidamento su una grande potenza, ma l’assetto che i tecnici del BRC Racing hanno saputo creare è fantastico”.

A Torino martedì 25 ottobre si presentano sette Kia Venga e la gara inizia il giorno dopo, sotto una pioggia battente con Panero-Beltrame che siglano il quarto tempo fra le berlinette coreane sulla speciale di Bielmonte. “Ero più che soddisfatto delle mie prestazioni perché davanti a me avevo tre trofeisti che sulla Venga hanno corso tutto l’anno. Ovviamente soddisfatto non significava appagato. Il risultato non mi bastava perché io ed i miei compagni ci eravamo posti un unico obiettivo. Vincere”. Nonostante ciò la prima giornata termina con Panero-Beltrame costantemente a ridosso del podio e quarti di categoria al riposo con 50”1 di ritardo. Il mattino dopo sulla pista di Monza tocca a Marco Costamagna fare i conti con gli avversari ed ottiene la quinta piazza, ma l’arrivo è in volata visto che il distacco dal primo è di 3”093. Una vera inezia. Sulla successiva prova di Valtaleggio le doti di rallista di Giampaolo Panero emergono seccamente e segna il miglior tempo fra le Kia Venga, oltre che un nono tempo assoluto che stupisce anche gli avversari. “Facile spiegazione, con i tecnici del BRC Team abbiamo cominciato a raccogliere i frutti di quel faticoso lavoro di confezionamento della Venga sulle nostre caratteristiche che i nostri avversari non hanno dovuto fare”. E che non fosse un fuoco di paglia il portacolori dellaZerosette Racing lo ribadisce nella successiva speciale di Colli San Fermo: ancora nono assoluto e ancora primo di categoria. La seconda giornata si chiude con laSuper Speciale in pista a Franciacorta nella quale Panero-Beltrame ottengono la seconda prestazione fra le Kia dietro a Lorenzini che aveva corso su questo stesso tracciato appena dieci giorni prima. “Siamo andati al riposo, anche se per cinque giorni questa parola è stata un eufemismo, in seconda posizione di Categoria Turismo fino a 2000, ma avendo ridotto il distacco a soli 29”535. Ovviamente abbiamo dormito tutti con il coltello fra i denti” dice il pilota ricordando la notte passata a Franciacorta. La terza tappa riprende con la prova di velocità in pista ed anche Marco Costamagna dimostra i netti progressi realizzati dall’equipaggio. Anche lui è primo fra le Kia riducendo il ritardo a meno di 15” dal leader Strabello. “Nella prova dei Castelli di Canossa forse mi sono lasciato suggestionare dallo spirito della bella Matilde, la potente feudataria che regno su queste terre e mi sono dovuto accontentare della terza piazza, ma mi sono prontamente riscattato nella successiva Trinitàche ho vinto”. Prova accorta sul fondo difficile dell’Autodromo di Modena affrontata con ancora Penero al volante, poi sabato si riparte sulla pista di Imola con Costamagna al volante che passa quarto sotto la bandiera a scacchi, comunque davanti agli avversari che precedevano l’equipaggio della Zerosette Racing in classifica. Panero è quinto a Monte Faggiola, ed ormai l’avversario è nel mirino distanziato di 4”117 e tutti attendono con frenesia il sorpasso da parte dell’equipaggio piemontese, fatto che avviene puntualmente nella successiva gara in pista al Mugello con Costamagna al volante.

Non so cosa sia successo, fatto sta che nella successiva speciale di Talla, in una stretta curva in discesa, la Kia mi è partita dritta andando a sbattere violentemente contro un muro” commenta amareggiato Giampaolo Panero che vede la sua grande gara finire lì. Subito non ho sentito dolore, ma tanta rabbia, tutta”. Con il tempo forfettario di Talla se ne va anche la prima posizione. Mentre il pilota è affidato alle cure del dottor Claudio Protettì, la vettura è nella mani dello staff del BRC Team. “Fantastici, ragazzi fantastici. All’una di notte la vettura era di nuovo in perfette condizioni, nonostante nella botta si fosse ritirata la ruota anteriore destra di un bel po’. Avevano già dimostrato tutta la loro capacità nel pomeriggio al Mugello quando avevano sostituito il radiatore dell’olio in meno di un quarto d’ora facendoci perdere pochissimo tempo”. L’ultima giornata di gara è una sofferenza. Marco Costamagna rileva il volante da Giampaolo Panero anche in prova speciale con il compito di mantenere la seconda piazza, dagli assalti di Lorenzini, mentre ormai Strabello ha 1’54”465 di vantaggio. L’ultima giornata vede Costamagna siglare il secondo tempoin pista a Magione, il sesto nella speciale di Prodo, ed il miglior tempo, di rabbia, nella gara a Vallelunga. “Alla fine abbiamo perso la seconda posizione per appena 11”890; un’inezia se si considera che la gara è durata 1700 chilometri. Però al di là del risultato finale è stata un’esperienza bellissima, un tuffo nel passato. Stavamo in macchina 12, anche 15 ore, poi si parlava con i meccanici. Quattro ore di sonno e si ripartiva. In allegria e con un sano spirito di cameratismo nei confronti di uno staff fantastico. Un’esperienza che mi resterà per sempre nel cuore e che spero di ripetere al più presto. Già il prossimo anno”.

Exit mobile version