Sin dal via il Rally della Lanterna nel segno di Alessandro Gino e Daniele Michi imprendibili al Lanterna, podio per Miele e Pettenuzzo
GINO MANTIENE LE PROMESSE E SI AGGIUDICA IL LANTERNA NUMERO 33
Netta vittoria con Daniele Michi alle note, sul podio Miele e Pettenuzzo
Un’affermazione netta quella di Alessandro Gino e Daniele Michi, che si sono aggiudicati con autorità il 33° Rally della Lanterna – 1° Rally Val d’Aveto a bordo di una Ford Fiesta WRC. Il driver piemontese rafforza così la leadership nella classifica della Coppa Italia Zona 1, infilando la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta nella gara di apertura di Alba. Gino ha costruito il successo dai primi metri di gara, mettendo in cassaforte il risultato già sulle prime due prove speciali, durante le quali ha inflitto in distacco incolmabile agli inseguitori. Sulle restanti prove il vincitore si è limitato a controllare, senza mai però abbassare la guardia.
“Non mi aspettavo questo successo, soprattutto perché ero alla prima esperienza sulle bellissime prove speciali liguri” – ha dichiarato un soddisfatto Gino sul palco d’arrivo.
Al secondo posto un’altra Ford Fiesta, quella della Top Rally di Mauro Miele e Luca Beltrame. Per loro, già conoscitori della Val d’Aveto, la soddisfazione di aver dominato la giornata di domenica, vincendo tutti e tre i passaggi sulla “Monte Penna” e concludendo ad una trentina di secondi dal vincitore. Ottima terza posizione finale per Augustino Pettenuzzo ed Elio Tirone, su Ford Focus WRC della Meteco Corse, autori di una gara regolare, durante la quale hanno regalato tanto spettacolo al numeroso pubblico.
Fuori dalla lotta per il podio, ma comunque quarto assoluto, lo svizzero Paolo Vallivero, affiancato da Stefano Cirillo su una Citroen DS3 WRC della DMax Swiss.
Al quinto posto troviamo poi Francesco Aragno con Andrea Segir su Peugeot 207 Super 2000 della Racing For Genova, bravi a controllare per tutta la gara gli attacchi delle vetture R5; Aragno era atteso da tutti sulle prove speciali della Valtrebbia, che lo videro trionfatore nel 2010 al Rally Di Torriglia e non ha tradito le aspettative.
Sesto e primo tra le R5 Davide Riccio, con Marco Menchini su Ford Fiesta della Eurospeed, davanti ad Alberto Biggi e Marco Nari, su un’altra Ford Fiesta della Efferre Motorsport. Sfortunati i Raffo-Rocca dominatori della R5 fino al ritiro sull’ultima prova speciale per la rottura dell’albero di trasmissione.
Primi tra le due ruote motrici ed ottavi assoluti Kevin Gilardoni e Corrado Bonato, su Renault Clio R3T della Movisport, seguiti dai vincitori della K10 Alessandro Multari e Roberta Brizzolara, su Citroen Saxo della Provincia Granda. Chiudono la top ten Fausto Castagnoli e Silvia Minetti, su Peugeot 106 K10 della Collecchio Corse.
La seconda giornata di gara si è aperta con il ritiro di Andrea Mezzogori e Roberta Baldini, fermi al parco assistenza per un problema alla Ford Focus WRC; i genovesi erano in piena lotta per il podio con Miele e Pettenuzzo. La nuova sede ed il nuovo format scelti per il Rally della Lanterna hanno riscontrato un grande successo, con partecipanti, addetti ai lavori e pubblico d’accordo su un giudizio finale più che positivo. La grande accoglienza della Val d’Aveto ha stupito i concorrenti che per la prima volta si sono inoltrati nell’entroterra ligure ed un percorso composto da prove speciali uniche ha contribuito al successo globale della manifestazione.
IL LANTERNA PARTE NEL SEGNO DI ALESSANDRO GINO
La cronaca della prima giornata di gara: Il leader di classifica in fuga
Il 33° Rally della Lanterna – 1° Rally Val d’Aveto è partito nel segno di Alessandro Gino. Il driver piemontese, che si è presentato da leader di classifica dopo la vittoria del Rally di Alba, gara di apertura della Coppa Italia Prima Zona, ha subito chiarito le proprie intenzioni.
La Ford Fiesta WRC di Gino, affiancato dal navigatore toscano Daniele Michi, ha subito impressionato gli avversari sulla prima prova speciale, lasciando il secondo classificato, Augustino Pettenuzzo su Ford Focus, a 21”6. Equilibrio tra gli altri pretendenti al podio, tutti racchiusi nel giro di pochi secondi, ma apparentemente molto lontani da Gino.
Tutti temevano la pioggia, ma tutte e quattro le prove speciali, fortunatamente, si sono svolte con fondo perfettamente asciutto. Un pubblico numeroso ha accolto i piloti allo start della PS “Due Valli”, nonostante la temperatura rigida.
Sulla seconda prova speciale, la Montebruno, un testacoda rallenta leggermente Gino, che però si conferma al comando. Andrea Mezzogori termina al secondo posto a 5”1, iniziando a prendere confidenza con la sconosciuta Ford Focus, mentre il terzo posto va allo svizzero Vallivero, su Citroens DS3 WRC. Non lontano anche il vincitore 2016 Miele, che inizia a mandare qualche avvertimento agli avversari, chiudendo quarto a pochi decimi dal podio virtuale.
Al riordino di metà giornata Gino guida con un margine già rassicurante di ben 34”4 su Pettenuzzo, seguito a sua volta da Vallivero, a 36”3 dal leader e da Mezzogori, a 37”. Miele è quinto e staccato di soli 1”8 dal genovese; la lotta per il podio si fa interessante, ma sembra che nessuno sia in grado di impensierire Gino.
All’inizio del secondo giro sulle prove sembra cambiare qualcosa; Miele si aggiudica la Due Valli, con solo un decimo di vantaggio su Gino, forte però di un vantaggio quasi incolmabile per gli avversari. Mezzogori prende finalmente confidenza con la Focus e chiude terzo a soli 5”1 dal leader, mentre Vallivero è quarto a 6”4. Quinta posizione per Aragno, che con la Peugeot 207 Super 2000 mette si lascia alle spalle tutte le vetture R5; il savonese è un gran conoscitore delle prove speciali locali, che lo videro vincitore al Rally di Torriglia nel 2010.
La quarta prova speciale, la selettiva Montebruno, vede la prima vittoria parziale di Mezzogori, che impiega poco tempo per tornare a giocare un ruolo da protagonista sulle strade che tante soddisfazioni gli hanno dato. Gino segue a otto decimi, davanti a Miele, staccato di 1”6. La classifica parziale vede Gino saldamente in testa, con Miele secondo a 39”5 e Mezzogori terzo a 41”2. La lotta si fa davvero interessante ed i tre passaggi sulla Monte Penna, quest’anno leggermente allungata, saranno certamente spettacolari. Miele e Mezzogori, ottimi conoscitori della prova speciale, potrebbero riservare delle sorprese.