fette per dare battaglia alla doppia spiga. “Ieri sera ho perso 17 secondi perché mi sono girato in prova. Stamattina sono partito subito all’attacco, ma poi un problema al cambio mi ha limitato fortemente, pregiudicando la mia prestazione complessiva”. Così il terzo in classifica, Corrado Fontana, staccato di 1’11’’9, ma capace di siglare il miglior tempo su quattro prove, pareggiando il conto degli scratch con Re mentre Porro è stato il più veloce solo nell’ultimo passaggio su “Castelli”.
Gara praticamente asciutta, anche se nel sottobosco stamattina l’asfalto era ancora viscido per la pioggia di ieri. Più di qualcuno è andato in tilt azzardando le gomme, come Marco Silva che per la sua Focus Wrc ha calzato scarpe da pioggia e ha perso parecchio tempo prima di tornare a cambiarle all’assistenza. In più ci è messa la frizione a fargli tre volte uno scherzo in partenza, costretto a partire ad handicap.
Però si sa, i rally sono anche una sequela di lamenti perché sono sfide tirate, intense, dove si prendono anche rischi notevoli. Come è capitato ad Alfonso Di Benedetto, finito fuori strada sulla prima di “Castelli” (ps 4). Era nervoso il siciliano, causa foratura sul “Monte Tomba”. Stamattina la sua Peugeot 207 S2000 pareva poter combattere ad armi pari con quella di Andrea Biasiotto, ispiratissimo già iersi sera allo “Zadraring” di Valdobbiadene. Fuori causa “Fofo”, a “mister Prosecco” assieme alla moglie Anna Tomasi è bastato andare via liscio senza forzare per stare costantemente davanti a tutti nella sua categoria, chiudendo con un prestigioso settimo posto assoluto nella gara di casa, quella che consacra i trevigiani volanti. Delusione invece per Ivano Cenedese, appiedato dalla frizione sul primo “Tomba” quando già aveva messo in riga gli avversari della sua Renault Clio R3C.
Infine soddisfatto al traguardo Rudy Scopel con Alice De Marco. Il driver di Possagno, 14. assoluto, si è aggiudicato il trofeo Clio di Marca dedicato alle scadute omologazioni.