Claudio Vallino fa saltare il banco sulla roulette dell’Evançon

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Claudio Vallino fa saltare il banco sulla roulette dell’Evançon

VERRES (AO) – “Trent’anni di carriera due vittorie assolute. Ed ora in due settimane ne colleziono altre due”. Sorride sotto i baffi il pilota di Altare (SV), ormai stabilmente cittadino della Valpellice. “In passato ci ho provato mille volte, ma con la piccola Peugeot 106 N2 era difficile. Anche in discesa”. Ed è proprio in discesa che Claudio Vallino ed il suo navigatore Corrado Courthoud, da Saint-Pierre (AO), hanno costruito il loro successo nel 9° Rally de l’Evançon. Nella prima prova, la salita di Emarese di 5,95 chilometri, Vallino sigla il secondo tempo ad 1”1 dal leader Riccardo Miele. “Quando ho visto i responsi cronometrici sono rimasto molto soddisfatto” commenta Vallino. “Ho montato le gomme BF Goodrich 20, un po’ più dure che hanno faticato ad andare in temperatura, contro le classiche Pirelli, più morbide e che quindi danno subito il loro meglio. Ma contavo sul fatto che le BF dessero il massimo nelle prove successive, e così è stato

La discesa mozzafiato di Brusson vede Vallino vincere la prova. “Appena 2,86 chilometri, ma un percorso da mondiale.Una discesa tecnica ed impegnativa, dove il pilota conta moltissimo”. Il portacolori del Provincia Granda Rally Team sigla il miglior tempo staccando di 6/10 il giovanissimo Omar Bergo. “Non conoscevo il ragazzino biellese e mi ha impressionato moltissimo ritrovarmelo così a ridosso in una speciale tanto tecnica. Credo sia veramente bravo sottolinea Vallino guardando ai suoi eredi. Nel frattempo Vallino-Courthoud sono passati al comando e sulla prova del Col d’Arlaz pensano di gestire la situazione, ma Bergo è ancora scatenato e segna il miglior tempo. “A metà gara eravamo secondi, un risultato che non stava assolutamente bene. Corrado ed io volevamo vincere e dovevamo aumentare il passo

Invece, nella ripetizione di Emarese, una prova in salita, con ampi curvoni in appoggio, è Riccardo Miele a siglare nuovamente il miglior tempo, con Vallino solo quarto , in ritardo di 1”7 dal pilota cuneese. “In quel momento ho capito che la costanza di risultati non bastava per vincere. Vero è che solo noi eravamo sempre nel pacchetto dei migliori, mentre le prestazioni dei nostri avversari erano molto altalenanti, però continuavamo ad essere solo secondi, benché staccati di appena 3/10”. La discesa di Brusson è il momento giusto per calare il jolly. Con una prova tutta all’attacco Vallino-Courthoud siglano il miglior tempo con 3/10 di vantaggio su Oscar Rolando. “Battere Rolando in quella prova è stata l’iniezione di fiducia e la riprova che potevamo farcela. Oscar abita lì vicino, è un pilota fortissimo abituato a correre con le auto di piccola cilindrata con le quali devi spremere tutto il possibile”.

La Classifica vede di nuovo Vallino-Courthoud al comando, questa volta con ben 1”2 sul più vicino avversario. “Anche prima ero al comando, anche se con un margine decisamente più risicato. E non mi fidavo affatto”. In effetti sullo sporco e viscido di Col d’Arlaz Vallino attacca fino in fondo e vince la prova con 1”6 sul più vicino degli avversari.

Sul traguardo di Verres Claudio Vallino festeggia con Corrado Courthoud la sua quarta vittoria assoluta. “Un successo dal sapore diverso da quello mantovano

del mese scorso. Basta guardare l’elenco iscritti e quante vetture potenzialmente vincenti fossero al via . Una vittoria ottenuta dopo un confronto velocissimo che non ci ha permesso di risparmiarci per un solo metro. Abbiamo vinto tre prove su sei, ed in due delle altre siamo finiti secondi. In questi numeri, più che nei 3”5 di vantaggio finale sta la forza del nostro successo. Abbiamo sfruttato appieno la nostra esperienza in gara, quello che ha pagato invece il giovanissimo Omar Bergo. Noi siamo stati capaci di andar forte sempre, mentre i nostri avversari hanno alternato prove fantastiche ad altre poco costanti. Inoltre abbiamo avuto dalla nostra una Clio R3 perfetta, curata in ogni minimo dettaglio dalla GMA Competition e le gomme BF Goodrich che si sono comportate esattamente come ci aspettavamo: costanti nelle prestazioni dal primo all’ultimo metro”.

Vallino chiude la sua chiacchierata con un ringraziamento al suo navigatore Corrado Courthoud : “Veniamo entrambi da momenti personali molto tristi. Lui ha perso il suo pilota Giuliano Chentre, io ho perso due dei miei navigatori per tragiche vicende. Era un modo per risollevarci e guardare al futuro. Siamo amici da moltissimi anni e da sempre dicevano di fare una gara insieme. Questa volta ci siamo messi di impegno e ci siamo riusciti. Voglio anche complimentarmi con l’organizzazione che ha curato sia gli aspetti essenziali, come la logistica, la stesura radar e la sicurezza, sia gli aspetti coreografici (personaggi vestiti in costume tradizionale, hostess sul palco arrivi, una cittadina in festa) nei minimi dettagli”. Nel frattempo, cestinata l’idea di appendere il casco al chiodo, Claudio Vallino si prepara al rally di Bagnolo, gara che ha già vinto due volte: “prima che questi giovani crescano troppo”….

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