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NON VEDENTE DEL PROGETTO MITE, È APRIPISTA AL RALLY DEI CASTELLI ROMANI

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Torna al Rally dei Castelli Romani la lancia Delta integrale del MITE. MITE sta per “Mit”, “Insieme”, “Together”, “Ensemble”, in pratica insieme nelle quattro lingue a noi Europei più note. L’iniziativa infatti ha l’obiettivo di far incontrare piloti sensibili e ragazzi ipo e non vedenti per indirizzarli verso lo sport automobilistico, in particolare i Rally e le gare di regolarità. 

La Lancia Delta integrale 16V del MITE sarà una delle tre vetture apripista del Rally che prenderà il via  oggi sabato 20 marzo alle ore 15.01 dalla centrale piazza Marconi di Frascati. Ha bordo ci sarà, appunto, un equipaggio molto particolare, formato da un pilota istruttore e un navigatore non vedente, rispettivamente Sandro Martini e Claudio Pizzuti.

Il Progetto MITE nasce nel 2000 a Brescia, grazie all’esperienza e alla creatività di Gilberto Pozza, che con Bruno Ferrari, un collega di lavoro con la passione per le auto da rally, ha partecipato per la prima volta al RAAB (Rally dell’Alto Appennino Bolognese), come navigatore nonostante un grave handicap visivo.

Nel 2009 il mite ha stretto un accordo con la Lancia che ha fornito tre vetture ex-ufficiali, quali la Fulvia n.14 dell’indimenticabile Sandro Munari, la Stratos Campione del Mondo rally e la 037. Con queste vetture i due piloti del MITE Luciano Viaro (vincitore alla Mille Miglia 2008) e Daniele Claramunt (noto pilota argentino) hanno partecipato a cinque gare internazionali di regolarità in Germania e alla Torino-Sestriere in Italia affiancati a rotazione da navigatori ipo e non vedenti del Progetto MITE, ottenendo ottimi risultati e vincendo pure il Silvretta Classic Rallye.

Tra le altre partecipazioni da ricordare è la vittoria al “300 miglia delle Ville Venete” e la partecipazione al Rallye di Italia – Sardegna con l’equipaggio formato da Andro Pisano e Francesco Cozzula come navigatore ipovedente, per altro assurto agli onori della cronaca per aver vinto come navigatore il Trofeo Loris Roggia.

Il Progetto MITE si rivolge a tutti i non vedenti ed ipovedenti che intendono provare l’ebrezza dell’automobilismo. È rivolto anche a tutti i piloti, più o meno esperti, che desiderano partecipare a questo progetto di solidarietà sociale, che consente l’inserimento di queste persone tutt’altro che sconfitte dal loro handicap nel mondo attivo dello sport, dopo una fase sperimentale.

Il MITE è progetto di sport che lancia un messaggio forte, e permette a questo gruppo di ipo e non vedenti di “indicare la strada giusta da percorrere” ai piloti che hanno creduto in loro, lanciati verso nuovi traguardi. Dimostrando che insieme si può partecipare ma anche vincere.

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