LO SPORT DI PROCAR: CRISTIANO MANZINI AL CASENTINO: BUONA LA PRIMA

Alla terza prova della serie internazionale IRCup, il pilota gardesano ha cercato l’adattamento alla vettura ed alle gomme in una giornata resa difficile dal caldo asfissiante. Positiva anche la prova di Alex Giannini, nonostante un testacoda che lo ha attardato in epilogo.

Pistoia, 12 luglio 2010

PROCAR RALLY TEAM, al 30. Rally del Casentino, terza prova in calendario della serie IRCup, corso sabato scorso a Bibbiena (Arezzo), ha portato in gara due Abarth Grande Punto S2000 rispettivamente affidate a Cristiano Manzini- Michele Lucchi e Alessandro Giannini-Gianni Melani. Con Manzini la squadra ritrovava un valido rallista che sino al 2005 aveva corso con vetture Fiat Punto S1600 conseguendo risultati rilevanti ed anche per il ritorno a vestire i cori bianco-blu della squadra il gardesano non si è smentito.
Alla sua prima, vera presa di contatto con la vettura, ha cercato soprattutto di “vestirsela” e con essa anche di trovare il miglior feeling con le gomme Pirelli. Un compito non certo facile, quello di Manzini e Lucchi, alle cui difficoltà di adattamento alla Grande Punto si è aggiunto il caldo pressante che ha debilitato l’equipaggio specie nelle prove speciali lunghe.
Manzini, è comunque stato autore di una prestazione pregevole, è gravitato costantemente a ridosso della top ten assoluta contro avversari di grande valore ed alla fine ha chiuso in quarta posizione di classe S2000 e undicesimo assoluto. All’impegno in terra aretina, per Manzini, seguiranno, sempre della serie IRCup, il Rally Valli Cuneesi (10-11 settembre), il Rally Prealpi Trevigiane (8-9 ottobre) ed il Trofeo Maremma (29-31 ottobre).
Anche Alessandro Giannini, in coppia con Gianni Melani, pur soffrendo il fatto di salire raramente in macchina, ha corso con forte soddisfazione con la Grande Punto Abarth, portando a termine una gara difficile in sesta posizione di classe S2000. Un risultato comunque bugiardo per lui in quanto proprio in coincidenza dell’ultima prova speciale è stato pesantemente attardato da un “lungo” che lo ha obbligato a perdere circa cinque minuti per tornare in strada e terminare l’impegno.

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