Sarà la seconda prova del Challenge di 4^ e 5^ zona, la prima con coefficiente 1,5 di punteggio.
Schio (Vicenza), 02 aprile 2011
Con la presentazione di ieri sera, nell’elegante ed esclusivo contesto del Ristorante Bar Caffè “BAGARRE” di Fara Vicentino, il Rally Città di Schio 2011 è entrato decisamente nel vivo. La data di svolgimento, quella che segnerà il considerevole traguardo delle“nozze d’argento”, le ben 25 edizioni della gara con lo sport si sta avvicinando a ritmo incalzante. Si svolgerà il 6 e 7 maggio prossimi, pronta nuovamente a proporre i suoi caratteri forti e nuove sfide di alto profilo e per questo il Comitato Organizzatore, la Scuderia Città di Schio, ha già definiti tutti i dettagli dell’evento. Dettagli che sono stati rivelati proprio ieri sera in un convivio caratterizzato dal sapore forte della passione per l’automobilismo. Il traguardo significativo dei venticinque anni è degno di nota, queste prime luci della ribalta sono servite a rivelare i tratti della gara, del suo percorso, pronto come sempre ad entusiasmare e divertire.
UNA GARA APPREZZATA IN AMBITO NAZIONALE CHE VUOLE DARE VALORE AL TERRITORIO
Negli anni, il Rally Città di Schio ha sempre saputo offrirsi al mondo delle corse su strada con i migliori presupposti per far conoscere giornate di grande sport diventando, negli anni, anche parte del tessuto sociale del territorio, per il quale ne ha sempre cercato la valorizzazione. Come accadde ad esempio nel 2007, quando festeggiò, per prima a livello nazionale, il ritorno delle finali di Coppa Italia dopo ben venti anni di assenza.
LA VALIDITA’ PER DUE ZONE DEL CHALLENGE NAZIONALE
Il 25. Rally Città di Schio sarà la seconda prova del Challenge Rally Nazionali di 4^ e 5^ zona, due aree geografiche da quest’anno unite sportivamente in una sola, che insieme al triveneto trova l’Emilia Romagna. Sarà anche la prima a coefficiente 1,5 di punteggio, quindi un’occasione importante, per coloro che hanno mire di Campionato, di acquisire punti importanti.
ECCO LE “PIESSE”
Ridisegnato in larga parte. Con un occhio al passato. Ecco le prime “indiscrezioni” del 25. Rally Città di Schio. Si è voluto trovare nuovi stimoli alla corsa volgendo lo sguardo e la mente all’indietro, alla tradizione di questo rally che negli anni ha sempre proposto sfide di alto livello, proprio per festeggiare insieme agli attori principali del momento sportivo, i piloti, un traguardo importante. Quello del 2011, dunque, sarà un tracciato di gara come al solito molto tecnico, capace di trasmettere sensazioni forti sia a chi correrà che pure a coloro che assisteranno a bordo strada. Saranno sei, in totale, le Prove Speciali da correre, quindi tre per due volte, con lunghezze che vanno dai 10 ai 15 chilometri circa.
Ecco il dettaglio:
P.S. 1/4 “SANTA CATERINA”
Prova Speciale composta da tratti di strada già percorsi nelle scorse edizioni del Rally Città di Schio. La P.S. è lunga Km. 14,890 è interamente a fondo asfaltato ed interessa unicamente il Comune di Schio. Parte dalla località Santa Maria, percorre un tratto di strada guidato in salita fino alla Località Bosco di Tretto (come per il 2010), per poi proseguire con un falsopiano e una leggera discesa fino a S. Caterina (come il 2007). L’impegno continua in un tratto guidato dove la discesa si sente di più, sino alla bandiera a scacchi sito in Località Corobolli (come nel 2010).
P.S. 2/5 “PASSO XOMO”
Si riprende la vecchia “Passo Xomo” (come per l’anno 2007, quello dell’Altopiano 7 Comuni su asfalto), Prova Speciale di Km. 9,460 con partenza da Località Ponte Verde nel Comune di Valli del Pasubio. La prova inizia in un tratto di strada molto guidata in salita fino al Passo Xomo, per poi scendere su carreggiata molto guidata e con sequenza di spettacolari tornanti fino alla Località Zamboni, nel Comune di Posina.
P.S. 3/6 “PEDESCALA”
Prova tra le classiche del Rally Città di Schio, percorsa nelle edizioni 2006 e 2007 della gara. La lunghezza della prova è sempre di Km. 12.840 ed ha la partenza da Pedescala. Si percorre un tratto di strada molto guidato in salita fino all’intersezione con la strada per S.Pietro Valdastico (come per il 2010), da dove si scollina per scendere per un breve tratto guidato con presenza di spettacolari tornanti sino a fine prova, che si trova prima del paese stesso (come avvenne per il 2007).
In totale, la distanza del rally è di 232 chilometri, dei quali 74 di Prove Speciali, vale a dire vicino al 31 % dell’intero percorso.
LA LOGISTICA CONFERMATA
La logistica dell’evento sarà riproposta come nelle recenti passate edizioni, con il quartier generale (Direzione Gara, segreteria e Sala Stampa) che sarà nuovamente ubicato presso le ampie e funzionali strutture del PalaCampagnola, le quali ospiteranno le operazioni di verifica ed anche i due Riordinamenti ed il Parco Assistenza.
Venerdì 06 maggio, la cerimonia di partenza avrà luogo dal centro di Schio, da Piazza Statuto, alle ore 20,31 mentre l’indomani, sabato 07 maggio, le sfide con il cronometro avvieranno alle 08,31 con l’uscita dal Riordinamento notturno, per concludersi nel pomeriggio, davanti al PalaCampagnola, a partire dalle ore 17,31.
LA STORIA DELLA GARA
La storia della gara segue di pari passo quella della Scuderia Città di Schio, anche se ovviamente questa è nata assai prima. Nel 1973. per parlare del rally quindi si deve fare il passaggio obbligato del sodalizio, nato come accade sovente dalla passione. Era uno sparuto gruppo di persone, tra le quali vi era il compianto Loris Roggia.
Il primo presidente fu Livio Greselin, che aveva deciso di organizzare un rally ad Asiago nel 1987. Iniziativa che venne definita . . . ardita, coraggiosa, guardata con scetticismo. Pur se concepita nel cuore di una terra che i rally li ha visti nascere e coltivarli con amore e tanto lavoro. L’icona del laborioso nord-est traslata allo sport.
Dunque, nacque in montagna, sull’Altopiano di Asiago, quello che oggi è “lo Schio” e fu uno sforzo economico notevole. Le prove speciali erano 5 o 6, i ricordi si perdono nella foschia del tempo, centinaia erano invece le persone mobilitate per garantire il buon svolgimento della gara che vedeva 170 equipaggi con tanto di lista di attesa e qualcuno che poi ha mugugnato per non essere potuto partire. Proprio qui ha debuttato Renato Travaglia, con una Opel Corsa, nessuno si immaginava che sarebbe diventato il Travaglia di oggi. “Mi ricordo – dice Mara Contardi, l’anima di oggi della gara e della scuderia – che io correvo con la Peugeot 205 Gti Gr.A, lui veniva da noi a chiedere i tempi . . . “
Vi hanno poi corso, negli anni, dopo la prima edizione vinta da “Lucky” Battistolli con la Lancia Rally, i fratelli Ceccato e Vittorio Caneva con Fiat 127, Zenere, Dalla Pozza, Corradin, Leoni, sino alle più recenti performance di Bianco, Smiderle e Battaglin, che detiene il poker di successi con quello del 2010.
Ancora storia. Alla presidenza arrivò poi Ugo Marangoni a dare, per tre anni, un costante impulso allo sviluppo del rally. Gli era succeduto poi Renato Falcon e, nel 1991, per i costi divenuti eccessivi, il rally era sceso a valle, dall’Altopiano si fermò a Schio. E’ stata poi la volta di Ezio Passeretti al timone per due anni, poi di Demitri Brunello. Dal 2005 è subentrata Mara Contardi. “Un incarico accettato per passione –dice- per dare una continuità alla vita della scuderia ed offrire così ai giovani piloti emergenti la possibilità di continuare ad usufruire di un ottimo trampolino di lancio per mettersi in luce sulla scena nazionale. Ho corso per vent’anni – aggiunge – pur se il tempo passa e gli impegni quotidiani sono sempre più frenetici, la passione è ancora tanta ed è stato questo a spingermi ad accettare l’onere della presidenza Oggi festeggiamo le nozze d’argento anche con orgoglio, ma ancora prima mossi dalla passione. Per questo cerchiamo sempre di proporre un percorso che piaccia ai piloti, perché pure per loro il rally è passione e vogliamo che la coltivino con noi.”
Vari sono stati i tracciati di gara ma il Rally “Città di Schio” ha sempre proposto la prova di Santa Caterina, che si è percorsa in un senso o nell’altro ed è quindi da considerarsi “storica”. Le altre Prove Speciali hanno avuto diverse dislocazioni, sempre sul territorio dell’Alto Vicentino.
L’ultimo lampo di storia, a sottolineare l’alta qualità del lavoro di “quelli di Schio” si ebbe quattro anni fa, nel 2007, quando il Rally Città di Schio venne chiamato ad un compito importante, quello di dare nuova vita, dopo ben venti anni alle finali della Coppa Italia. Come dire che la storia era tornata attuale. Non a caso, forse venne scelta la scuderia vicentina con la sua gara.
L’edizione 2010 della gara venne vinta da Battaglin-Bardini successo che decretò il poker di allori per il pilota di Marostica nella gara scledense.
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