La stagione rallystica 2011 si è aperta, per la Gliese Engineering Motorsport, con la partecipazione di Jean-Paul Palmero-Mattia Pastorino ad una delle gare storiche e mitiche del panorama motoristico mondiale, ovvero al 76° Rallye di Montecarlo.
L’equipaggio monegasco-italiano ha portato in gara la veloce ed affidabile Suzuki Swift, reduce dal secondo posto nel Trofeo Suzuki 2010, preparata e gestita dalla struttura tecnica della Gliese Engineering Motorsport.
Il Rally ha avuto, per Palmero-Pastorino, un andamento altalenante con un avvio un po’ brusco, vista l’uscita di strada con visibili danni alla carrozzeria rimediata ad inizio gara; tutta la prima tappa, composta di quattro prove speciali senza assistenza, è stata vissuta con il timore di qualche danno meccanico non visibile e tanto meno riparabile che ha condizionato le prestazioni dell’equipaggio targato Gliese Engineering Motorsport e così, al riordino di Valance, la classifica li portava lontano dai top60 che avrebbero disputato, per regolamento, l’ultima notte.
Dopo una bella revisione in assistenza e la certezza della completa affidabilità del mezzo, la seconda tappa è stata tutta all’attacco e sulla neve sono arrivate delle grandi prestazioni, culminate con il 16° posto assoluto nella PS8, dove, la piccola 1.6 preparata a Feletto Canavese, ha messo dietro un nugolo di vetture nettamente più dotate di cavalli e grandi nomi dell’automobilismo mondiale. A questo punto, il rammarico per le strade asciutte della prima tappa ha preso la forma di beffa, perché, al termine della seconda frazione, l’ingresso nei primi sessanta era a pochi passi. Venerdì mattina, al riordino di Montecarlo, al termine della PS9, l’amaro in bocca ha prevalso sulla dolcezza delle grandi prestazioni del giorno precedente, infatti, la classifica parziale dava Jean-Paul Palmero-Mattia Pastorino al 62° posto assoluto e quindi esclusi dalla magica notte del Turini per pochissimo.
Così, alla Gliese Engineering Motorsport non si è potuto fare altro che tornare a casa con un misto di sensazioni contrastanti, da un lato la certezza di avere tra le mani un grande mezzo che, su terreni difficili avrebbe dato grandi soddisfazioni, e dall’altra l’amarezza per non aver disputato la mitica ultima notte, per un paio di posizioni.
Adesso, dopo la piacevole parentesi del Montecarlo, la Gliese Engineering Motorsport si rituffa nei trofei Twingo francese ed italiano e nel trofeo Suzuki cercando di allungare la striscia vincente di questi anni.
