Claudio Vallino dopo il Rally della Marca Trevigiana “Con queste gomme non gioco più”
Occorrono 48 ore prima che Claudio Vallino sbollisca la sua rabbia per il secco ritiro al Rally della Marca Trevigiana, avvenuto al termine della seconda prova speciale. “Dopo trent’anni di carriera e 15 Trofei Peugeot vinti, non ci sto a giocare in un campionato a queste condizioni”. Nel suo buen ritiro della Val Pellice, a mille metri di quota, il pilota savonese di nascita medita. “Non credevo che partecipare ad un Trofeo Renault, sulla carta molto interessante per competitività e premi economici, fosse così dispendioso e rischioso. Il Marca Trevigiana mi ha confermato che, a causa del rapido ed anomalo degrado dei pneumatici, per essere competitivi, e viaggiare in condizioni di scurezza da inizio e fine prova speciale, occorrono 18 gomme nuove per un rally della lunghezza del TRA. Facile fare i conti: le gomme costano 260 € +IVA caduna. Questi pneumatici, realizzati da Pirelli appositamente per la Clio R3 da Trofeo, una vettura da 250 CV e prestazioni top, debbono essere acquistati da gommisti indicati da Renault, che forniscono pneumatici punzonati appositamente. A fine gara però, la voce gomme incide in modo spropositato rispetto a tutte le altre voci, soprattutto tendo conto di essere in un trofeo promozionale. Il Marca Trevigiana è una gara che presenta un asfalto molto abrasivo,è vero, ma anche Reggio Emilia presenta molte insidie sul fronte del manto asfaltato. Pertanto, se prima del prossimo Appennino Reggiano, non ci saranno novità di rilievo sul fronte pneumatici me ne resterò a casa Tutto ciò non solo per l’aspetto economico, ma anche per avere garanzie di sicurezza”.
Decisione inappellabile per il portacolori del Provincia Granda Rally Club che nel Veneto aveva iniziato alla grande: “Sui 17,60 km del Monte Cesen eravamo partiti decisi e determinati. Per 13 chilometri abbiamo attaccato ed il tempo stava venendo fuori. A quel punto abbiamo subìto un deciso calo delle gomme e abbiamo alzato il piede per non compromettere la gara”. A fine prova il riscontro cronometrico dà Vallino settimo di Trofeo, su 22 iscritti, a 11”1 dal leader Gasperetti. Poi la classica del Monte Tomba, una speciale che Vallino potrebbe fare ad occhi chiusi. “Conosco quello scalino come i gradini di casa mia. Ci sono passato sopra decine di volte in carriera e così ho fatto anche questa volta”. Risultato una gomma che si affloscia per poi andare a terra un chilometro dopo, cerchio sezionato in due parti ed un tubo dei freni tranciato dai brandelli di gomma. Immediatamente nel cervello del pilota si accende la spia di gara finita e forse anche quella della stagione.Vallino esce dalla speciale con l’ultimo tempo assoluto, arriva lentamente al parco assistenza, un breve colloquio con i tecnici della Poker3 e della GMA Competition, quindi scappa via in macchina verso casa.
Nei prossimi giorni la decisione, ma senza un colloquio chiarificatore con i vertici della sezione Corse Renault e della Pirelli per Vallino la stagione prenderà altri indirizzi: “La Clio R3 è una vettura spettacolare, con delle prestazioni esaltanti sia a livello motoristico, sia a livello telaistico. È una vettura in grado di entrare nelle zone alte della classifica assoluta e lo dimostra ad ogni rally. Ma con quali garanzie affronteremo una gara con speciali lunghissime come il Sanremo? Chiameremo Cesare Fiorio per imbastire un’assistenza veloce con relativo cambio gomme a metà prova come s’inventò ai tempi della Lancia in una gara del mondiale?”