Domenica 20 ottobre 2013. In una giornata decisamente autunnale, con la temperatura mite ma sotto un fastidiosa pioggerella, la 20° edizione del Rally della Pietra ha preso il via, stamattina alla 9,15. Dalla pedana di piazza San Pietro, è sceso per primo l’equipaggio dei cuneesi Alessandro Gino-Marco Ravera, con la Peugeot 207 Super 2000, vincitori delle ultime due edizioni della gara organizzata dallo Sport Rally Team di Piero Capello. In tutto, sui 114 iscritti, sono partiti 111 concorrenti, 106 con le moderne, 5 con le storiche. Il primo passaggio sulla Morelli se lo aggiudicano Omar Buovier-Mattia Menegazzo, di appena 6 decimi davanti a Gino-Ravera, entrambi su Peugeot 207 S2000. Terzo gradino del podio per Gianfranco Vedelago-Corrado Courthod (Mitsubishi Evo IX), poi Bernardi-Barra (207 S2000), davanti alle due Clio di Long-Ribet e Chentre-Gualtieri. Concludono 103 moderne e tutte le 5 storiche, con Vivalda-Fraschia (Porsche Carrera RS) davanti a tutti.
Gino reagisce, e stacca il miglior tempo sulla ps 2 di Montoso, davanti a Bouvier, che mantiene la vetta della classifica. Poi Gagliasso-Beltramo (Peugeot 207 S2000), davanti a Vedelago, Bernardi, Chentre e Long. Mentre Marasso-Canuto, al momento ottavi, si ritirano dopo i primi 7.45 km di speciale per rottura del motore della loro Peugeot 207 Super2000. La speciale è conclusa da 97 moderne. Ancora tutte in gara le 5 storiche, con Vivalda che continua a dominare, davanti ad Astesana-Fantini e Gregorio-Aivano, entrambi su Ford Escort RS.
Anche sulla terza ps, a Prarostino, Bouvier, che fu vincitore assoluto del “Bagnolo” nel 2008, vince ed incrementa portando a 9,5 il vantaggio su Gino-Ravera, sempre secondi. Ancora terzo Gagliasso, davanti a Vedelago, Bernardi ed a un Elvis Chentre sempre più combattivo. La prova parte con una ventina di minuti di ritardo, per consentire l’intervento del carro attrezzi a rimuovere la vettura apripista 00, che ingombrava il percorso dopo un’uscita di strada. Non prende il via Cludio Vallino, in gara con Tiziana Desole. Il pinerolese di origine ligure, è fino ad oggi l’unico ad aver vinto per tre volte il Bagnolo, nel 2006, 2007 e 2009. Finisce anzitempo la gara anche per i veterani fratelli Giovanni ed Elio Baldi, per una “toccata” che mette fuori uso la loro Fiat 131 Abarth. Al riordino di Bibiana entrano 91 auto moderne ed ancora tutte le 5 storiche.
Al giro di boa dopo le prime tre prove speciali, la classifica vede Bouvier-Menegazzo, con 9,5 di vantaggio su Gino-Ravera. A 51,9 Vedelago-Couthod, a 1.08.6 Bernardi-Barra. Poi Gagliasso-Beltramo ed il sorprendente Chentre, navigato da Isabella Gualtieri, sesto assoluto e primo fra le omologazioni scadute. Invariata la classifica delle storiche, con Vivalda sempre davanti ad Astesana e Gregorio.