55° Rally di Sanremo Dopo tre prove speciali Andreucci sul trono, Scandola all’assalto.

Un battito di ciglia separa i due italiani dopo il primo tour sulle prove speciali della gara, con Basso ad inseguire; grande inizio di Bouffier che, però, commette un errore nella speciale di Vignai e precipita in ottava posizione.

SANREMO (IM) – Paolo Andreucci ed Anna Andreussi con la loro Peugeot 207 S2000 chiudono al comando le prime tre prove del Sanremo inseguiti, ad appena 4/10, da Umberto Scandola e Guido D’Amore sulla Škoda Fabia S2000. Una vera inezia generata dal successo di Scandola nella seconda speciale, quella di Apricale, al termine della quale il pilota veronese guadagna 8” ad Andreucci; il garfagnino risponde sulla terza, la terribile Vignai con la sua affascinante discesa, recuperando 5”4 a Scandola. Per definire la classifica è determinante la prima speciale, Coldirodi, vinta dal francese Bryan Bouffier, affiancato da Xavier Panseri sulla Peugeot  207 S2000, davanti ad Andreucci di 2”9, con Scandola quarto a 3” netti da Andreucci.

Terzo in classifica Giandomenico Basso che, con Mitia Dotta, su Peugeot 207 S2000, insegue a 6”8 poco soddisfatto dal comportamento della sua vettura.

La prima parte di gara ha visto come grande protagonista il francese Bryan Bouffier, capace di staccare il miglior tempo nella prova di apertura di Coldirodi con 2”9 su Andreucci, concedere la seconda speciale a Scandola per appena 2/10, ma commettere un piccolo, ma fatale errore, nella terza prova. Dopo tre speciali il fuoriclasse francese è a 59”6 da Andreucci, ma non ha intenzione di deporre le armi. “La notte è lunga e le due Ronde possono riservare molte sorprese, anche se è difficile recuperare un minuto a piloti del calibro di Andreucci e Scandola”.

Appena fuori dal podio, l’irlandese Craig Breen in difficoltà sulle tortuose strade dell’entroterra sanremese che accusa 11”7 di ritardo da Andreucci.

La difficoltà delle prove speciali e una diffusa incertezza nel trovare l’assetto sulle spettacolari e molto selettive prove della gara, hanno condizionato le prestazioni di moltissimi concorrenti, a cominciare da Alessandro Perico-Fabrizio Carrara che inseguono con la loro  Peugeot S2000 a 21”8 dalla vetta della classifica. A 16”3 dal pilota bergamasco, seguono Stefano Albertini e Simone Scattolin, anche loro in difficoltà di assetto e di freni. Settima piazza per i finlandesi Esapekka Lappi-Janne Kristian Ferm, che hanno dichiarato di essere particolarmente amanti delle prove su terra, ma di trovarsi ottimamente sule speciali della Riviera Ligure. Ottavo Bryan Bouffier, seguito da un determinato Simone Campedelli, navigato da Danilo Fappani, che guida la classifica del Trofeo Citroën DS3 e quella delle due ruote motrici.

Fra i risultati da segnalare la 13esima posizione di Federico Gasperetti-Federico Ferrari, che conducono la loro categoria con la Renault Megane RS, curata in Italia dalla Gima, avendo staccato la macchina gemella con i galloni ufficiali del francese Alain Pyrame e Florent Lacroux. “Stiamo andando benissimo”, commenta un più che soddisfatto Gasperetti, “nonostante un problema fra la seconda e terza speciale che ci ha impedito di invertire le gomme affrontando in condizioni migliori la discesa di Vignai. Purtroppo mentre ci apprestavamo a compiere questa veloce operazione si è rotto il cric ed abbiamo dovuto desistere”. Già fuori la terza Megane, quella di Roberto Consani-Nicholas Klinger. Il francese, pilota ufficiale di Renault Sport, ha patito problemi ai freni nel corso della prima prova, quella di Coldirodi, perdendo anche tre colonnette di una ruota. In quelle condizioni ha preferito prendere la via dell’assistenza. In difficoltà anche Andrea Aigner-Barbara Watzl con la Subaru Impreza STI R che hanno accusato un problema ai freni fin dalla speciale di Coldirodi, problema che si è evidenziato ancora di più nella speciale di Vignai con il suo lungo tratto in discesa. “Con una vettura piuttosto pesante, come la mia Subaru, ho preferito gestire la situazione” commenta l’austriaco, ora 18° assoluto, che vanta però 47”3 di vantaggio sul suo principale avversario, il giapponese Toshi Arai, affiancato dall’australiano Antony McLoughin,

Dichiarazioni

Paolo Andreucci: “La vettura scivola molto sull’anteriore in alcuni punti del percorso, ma non ci lamentiamo. La lunga prova di Vignai, con il suo tratto in discesa ha messo in crisi i freni, con la frenata che si è allungata in modo decisivo. Ma era ampiamente previsto e ci siamo adeguati di conseguenza”.

Umberto Scandola : “I test pregara stanno dando i suoi frutti. Abbiamo sofferto problemi ai freni fra il quinto ed il decimo chilometro della speciale di Vignai, ma ora in assistenza compiranno il miracolo”.

Giandomenico Basso: “Non va, non va. Permangono i problemi di assetto emersi allo shake down. I tempi non sono male, sono in piena lotta per il successo, ma non ci siamo con l’assetto della vettura. Ora ho capito qual è il problema e penso proprio di risolverlo”.

Bryan Biuffier : “A Sanremo bisogna attaccare sempre e stavo veramente spingendo forte. A otto chilometri dalla fine della prova sono scivolato in un sinistra ed ho colpito un guard-rail e mi si è afflosciata la posteriore destra ed il fatto che mi è costato 1’10” da Andreucci”.

Craig Breen: “Non è stato facile affrontare queste prime tre prove speciali; si poteva essere decisamente più veloci, ma per il momento va ben e così. Ora ci attende la notte, e sarà facile per nessuno”.

Alessandro Perico: “Non va bene l’assetto e non riesco a capire cosa c’è che non va”.

Dopo le prime tre prove dei 53 partenti 51 hanno raggiunto il riordino pomeridiano di Sanremo. Oltre a Consani-Landias, si sono fermati anche i francesi Jeremi Ancian-Olivier Vitrani (Peugeot 207 S2000) e gli italiani Alessandro Spiga-Stefano Bruno Franco.

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