Skoda Umberto Scandola e Guido D’Amore, con la Fabia S2000.
La gara bresciana, svoltasi su un percorso come al solito di elevato livello tecnico e con la cornice del pubblico delle grandi occasioni è stata ricca di suspence, conferma della forte vitalità della serie tricolore. Scandola aveva iniziato l gara al comando ed era riuscito a starvi sino all’ultima Prova Speciale della prima tappa, quando poi una foratura lo aveva penalizzato di circa 50” consentendo quindi a Perico di passare al comando. Il pilota di Bergamo dalla sua aveva lamentato problemi alla frizione pur dimostrandosi il più concreto competitor del driver veronese. Durante la prima tappa era uscito dalla prima scena il trevigiano Giandomenico Basso (Peugeot 207 S2000), mai entrato in sintonia con l’assetto della vettura quando invece era atteso ad una riconferma del valore espresso al Ciocco lo scorso mese, quando vinse a mani basse. La gara ha visto poi anche un brillante Stefano Albertini (Peugeot 207 S2000), autore ieri di notevoli scratch cronometrici, prima di rovinare tutto con una “toccata” a due prove dal termine che lo ha affondato in classifica, prima di uscire di scena oggi con un nuovo errore.
Perico ha siglato la sua seconda vittoria assoluta in una gara tricolore, la sua prima fu nel 2005 a Sanremo, quindi alla gara della “Freccia Rossa” ha proseguito con i successi in competizioni di prestigio assoluto. “Ci credevamo sino dalla vigilia in una bella gara ha commentato Perico all’arrivo in piazzale Arnaldo in Brescia – magari anche a vincerla, ma siamo sempre stati coerenti con quella che è la realtà, fatta di grandi avversari e grandi vetture. Abbiamo corso sempre con estrema lucidità e crediamo di aver dimostrato di poter aspirare a qualcosa di importante, quest’anno!”. Con questa vittoria, unita al secondo posto del Ciocco, Perico è balzato al comando del Campionato Italiano con 27 punti, cinque più di Scandola.
Positiva comunque la prestazione di Scandola, cui va il merito anche di aver tenuta aperta la finestra per la vittoria assoluta sino agli ultimi metri di gara e la sua seconda posizione è comunque la conferma dell’aver migliorato le sensazioni dalla prima uscita del Ciocco.
Il gradino più basso del podio è andato nelle mani del veneziano Emanuele Zecchin, in apparizione estemporanea nella corsa tricolore. Con la Peugeot 207 S2000, Zecchin, affiancato da Vettoretti, ha sempre viaggiato su ritmi a ridosso del podio assoluto, andando a cogliere un risultato significativo, ideale continuità dei suoi ripetuti successi nella gare di Challenge nazionali nel triveneto.
Ai piedi del podio, in quarta posizione, l’astigiano Alessandro Bosca, con la Renault Clio R3, navigato da Aresca, autore di una nuova prestazione di spessore con la quale si è nuovamente assicurato il successo nel “Produzione” oltre che del Trofeo Renault Clio (ed anche la terza piazza assoluta nella classifica provvisoria del Campionato Italiano), mentre la quinta piazza finale è stata per il reggiano Ivan Ferrarotti, pure lui con una Clio R3, il quale ha prodotto una notevole progressione durante tutto l’arco della gara.
Sesta posizione finale per il Campione Italiano in carica Paolo Andreucci, in coppia con Anna Andreussi, sulla Peugeot 208 R2 ufficiale. Per il pilota lucchese una nuova prestazione di alto profilo, sempre firmando riscontri cronometrici di alto valore, utile esperienza per proseguire nello svezzamento della millesei francese.
Seguono, per la “top ten” assoluta, il pistoiese Federico Gasperetti (Renault Clio), alla sua prima esperienza bresciana, conclusa quindi in settima posizione, poi il siciliano Andrea Nucita, ottavo e primo del Trofeo Citroen DS3 nonostante alcune disavventure con gli pneumatici stallonati. Nona posizione per il comasco Vittalini (Citroen DS3 R3) e decimo Luca Tosini, primo bresciano con una Clio R3 pure lui.
In tema di trofei, quello riservato alle Suzuki Swift, che hanno corso invece nella gara riservata al Trofeo Rally Nazionali, la vittoria è andata al biellese Andrea Vineis.
La gara del Trofeo Nazionale Rally e Challenge di Zona, che prevedeva solo la disputa della prima tappa, è stata appannaggio della Citroen DS3 R3 di Ruffini-Zambetti davanti alla Mitsubishi Lancer di Liberini-Calufetti, afflitti da problemi al cambio.
Altri ritiri “eccellenti” sono stati quelli del toscano Rudy Michelini (Renault Clio R3), per uscita di strada durante la PS 3 e del piacentino Andrea Carella (Peugeot 2008 R2), per incidente sulla PS 4.