34. RALLY 1000 MIGLIA: VITTORIA PER ANDREUCCI-ANDREUSSI (PEUGEOT) Il Campione Italiano in carica aveva preso il comando dalla prima prova speciale di ieri riuscendo a contenere l’accoppiata ufficiale Abarth Basso-Rossetti on line la classifica finale

34. RALLY 1000 MIGLIA: VITTORIA PER ANDREUCCI-ANDREUSSI (PEUGEOT)

Il Campione Italiano in carica aveva preso il comando dalla prima prova speciale di ieri riuscendo a contenere l’accoppiata ufficiale Abarth Basso-Rossetti. Oggi ha preso il largo, complice la doppia foratura di Basso, che lo inseguiva.

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Poker di vittorie al Rally 1000 Miglia per Paolo Andreucci. Il verdetto è arrivato nel pomeriggio odierno, al termine della 34^ edizione della gara, prima prova del Campionato Europeo e del Campionato Italiano. Il pilota ufficiale di Peugeot Italia, affiancato da Anna Andreussi, con la 207 S2000 ha dunque firmato l’alloro duemiladieci di una delle gare più ambite a livello internazionale, svoltasi tra la serata di giovedì scorso ed oggi sulla lunghezza di quattordici Prove Speciali, ricavate su un percorso rivelatosi come al solito tanto avvincente quanto selettivo.
Andreucci aveva preso in mano le redini della classifica già dalla seconda prova speciale, la prima di ieri, per poi tentare l’allungo sull’accoppiata ufficiale Abarth, sulla Grande Punto S2000, composta da Giandomenico Basso, con Dotta alle note, e da Luca Rossetti, affiancato da Chiarcossi. Una gara decisa, quella del Campione Italiano in carica, disputata sempre al massimo della forma e senza errori, ben assecondato da una vettura che non gli ha dato il minimo problema. Ha vinto un solo parziale, quello che lo aveva portato appunto al comando ieri mattina e poi ha saputo reggere la situazione con lucidità estrema. 
Alle sue spalle è stata bagarre: Basso sino alla mattinata odierna era riuscito a rimanere sulla scia del leader, per poi perdere terreno con una foratura (PS 8) e lasciare definitivamente la presa a due prove dalla bandiera a scacchi per un problema analogo, con il quale ha perso circa due minuti. La seconda piazza è andata dunque a Luca Rossetti. Dopo una prima giornata sofferta per le scelte di gomme (difficili da operare per via delle mutevoli condizioni di tempo), il friulano ha reagito stamani con convinzione ed alla fine ha rilevato con merito il compagno di squadra nella posizione  d’onore. Terzo gradino del podio per  Renato Travaglia e Lorenzo Granai, con la prima Peugeot 207 privata in gara. Per tutto il rally, Travaglia ha cercato di rimanere a contatto con l’attico della classifica sfruttando al meglio la propria esperienza cercando di trovare il miglior feeling  con la due litri francese, portata ad un finale effervescente, punteggiato da quattro scratch in totale.
Ai piedi del podio, in quarta piazza, l’altra 207 S2000 affidata dalla squadra bresciana Vieffecorse all’aostano Elwis Chentre, al debutto con la vettura e quindi in evidente gara di apprendistato. Senza mai eccedere Chentre è riuscito quindi ad avviare il tricolore rally nel migliore dei modi dopo aver vinto l’anno passato il Trofeo Rally Asfalto.
Giandomenico Basso ha quindi chiuso questa prima uscita stagionale in quinta posizione e con il fiato tirato per aver anche danneggiato  un semiasse con la seconda foratura, mentre sesto ha terminato Alessandro Perico (Peugeot 207). Il bergamasco ha sofferto per alcune forature e per il non ancora ottimale dialogo con la vettura. Settima posizione per il toscano Rudy Michelini (Peugeot 207), ottavo il piemontese Luca Betti (idem) su Fontana (idem) e sul ceko Kopecky, che chiude la top ten con la Skoda Fabia ufficiale italiana. Per tutti questi quattro la prestazione è stata condizionata da problemi tecnici vari e forature.  
La prima stagionale della serie continentale e del tricolore ha detto male a diversi “nomi” attesi a Brescia: da Piero Longhi, costretto alla resa da una doppia foratura ieri, a Franco Cunico (incidente), Marco Signor (incidente e semiasse rotto dopo essere ripartito oggi con il Super Rally), Eddie Sciessere, con la nuova Ford Fiesta S2000 (incidente, ieri) a Cavallini (Peugeot 207), vittima di diverse forature, ed anche a Luca Cantamessa (Grande Punto Abarth), affondato in classifica per problemi alla trasmissione oggi. Prestazioni di spessore per il pilota polacco di F.1 Robert Kubica, in gara con una Renault Clio S1600. Ai problemi palesati dal cambio nella prima parte della giornata di ieri, ha contrapposto la grintosa prova di oggi, dove si è spesso elevato tra le due ruote motrici in un percorso ostico e contro una concorrenza certamente più avvezza di lui alle corse su strada.
Sempre tra le due ruote motrici, si è evidenziata la gara pressoché perfetta del giovane bresciano Stefano Albertini, che oltre ad aver primeggiato nella categoria, ha fatto suo l’alloro della categoria junior e del Trofeo Renault Clio Top.  Ha chiuso  a ridosso dei dieci dell’assoluta, tutti con le quattro ruote motrici, coronamento di due giorni davvero sugli scudi. Delusione, invece, per Andrea Dallavilla, tornato allo sport attivo dopo una stagione di stop: è stato attardato ieri all’uscita del primo Parco Assistenza per problemi di frizione e cambio alla sua Renault Clio R3, poi ha cercato la rimonta.
Di spessore poi le prestazioni delle Renault Clio R3 dei due trofei italiano ed internazionale indetti dalla Casa transalpina oltre che delle nuove Abarth 500 anche esse in gara con un nuovo trofeo.
L’edizione numero trentaquattro del “1000 Miglia” è stata un successo organizzativo e mediatico a tutto tondo. Si è partiti con oltre cento iscritti ed il record mondiale di vetture Super 2000 iscritte, ben venticinque (pareggiando quello del Rally Barum nel 2009) ed in più ha avuto notevole impatto la diretta televisiva di oggi su una prova speciale disegnata appositamente. La trasmissione, diffusa sul canale digitale Rai Sport+  a partire dalle ore 13,00, è stata molto seguita ed apprezzata da moltissimi appassionati ed addetti ai lavori.

CLASSIFICA: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 S2000) in 2.58’39”0; 2. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto S2000) a 44”6; 3. Travaglia-Granai (Peugeot 207 S2000) a 1’43”5; 4. Chentre-Pogliano (Peugeot 207 S2000) a 3’29”7; 5. Basso-Dotta (Abarth Grande Punto S2000) a 3’46”5.

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