enza. Indipendentemente dall’età, l’ambiente, la nazionalità o l’esperienza, le concorrenti saranno valutate non sulla velocità ma sul numero di chilometri percorsi – e, indirettamente, sulle em
Resistenza, coraggio, solidarietà
Per questa 23° edizione, sono 6 le collaboratrici Renault selezionate per i 9 giorni di competizione, dal 19 al 28 marzo. Delle 132 volontarie schierate sulla linea di partenza, 50 sono state preselezionate, a novembre scorso, da una giuria interna. Per queste 25 coppie, provenienti da 8 Paesi, appartenenti a mestieri e funzioni diverse (logistica, ingegneria, acquisti o fabbricazione), l’obiettivo è solo uno: far parte dei 3 equipaggi prescelti!
Sono state valutate la qualità fisiche e mentali delle candidate: capacità sportive, tenacia e determinazione, resistenza, coraggio, solidarietà… ma anche condivisione delle decisioni, gestione dello stress, approccio tattico al terreno. Si sono preparate fisicamente con Karine Baillet, campionessa di raid multisport: prove fisiche (body building, footing, orienteering), meccaniche (verifica dei livelli di acqua e olio), “percorso del combattente” e workshop psicologici.
Dacia Duster specificamente preparati per domare le piste
L’obiettivo del rally è percorrere meno chilometri possibile per spostarsi da un punto all’altro, su terreni diversi. Per affrontare le dune, quattro Dacia Duster sono stati specificamente equipaggiati dal centro di realizzazione prototipi di Renault, presso il Technocentre, in Francia. Per resistere al deserto, garantire la longevità dei materiali e conformarsi alle condizioni di sicurezza, i veicoli hanno subìto alcune modifiche (sospensioni rinforzate, scivoli in alluminio sotto il ponte posteriore) e aggiunte (compasso luminoso sul cruscotto, 2° ruota di scorta, “Terratrip” per misurare la distanza con estrema precisione, con un’approssimazione di 20 metri su circa 1 km …).
Oltre ai 3 equipaggi Renault, il 4° Dacia Duster è stato specificamente adattato per concorrere nella categoria 4×4 (modifica delle culle per favorire l’angolo d’attacco e rialzare il veicolo di 80 mm, aggiunta di un serbatoio carburante supplementare…). Il volante è affidato a due brillanti campionesse: Catherine Houlès e Mélanie Suchet.
Fiere di rappresentare l’azienda nel Rally, le “Gazzelle” ispirano molte donne del Gruppo. Questa esperienza consente di favorire lo sviluppo personale e professionale delle collaboratrici. «Al loro ritorno, con la voglia di superare se stesse e una maggiore fiducia in sé, non è raro che le “Gazzelle” raccolgano con audacia nuove sfide professionali», conclude Claire Martin. In 3 anni, sono già 20 le donne Renault ad aver partecipato a questo Raid al 100% femminile.
Lanciata da circa 3 anni, Women@Renault è un’iniziativa che rientra nel piano di femminilizzazione dell’azienda, è oggi il più importante social network di Renault, con 3.500 donne e uomini, di tutti i Paesi del Gruppo (Spagna, Romania, Brasile, Corea…), e contribuisce a sviluppare i talenti femminili e a far evolvere le diverse mentalità all’interno del Gruppo.