L’equipaggio portoghese di RalliArt Italy composto da Armindo Araujo e Miguel Ramalho dopo aver dominato le prime due tappe del Saudi Rally 2008 Al Sharqia – primo rally della storia dell’Arabia Saudita e candidato ad entrare nel calendario del Campionato FIA Medio-Oriente 2009 – non sono partiti per l’ultima tappa della corsa in seguito ad un sabotaggio.
Giunto al parco partenza, con la prospettiva di poter agevolmente gestire i quasi 2’ di vantaggio sui più diretti inseguitori Amjad Farrah e Yazeed Al-Rajhi (quest’ultimo poi giunto primo sul traguardo finale), Armindo Araujo si accorgeva immediatamente che nella notte qualcuno aveva aperto il cofano motore della sua Lancer visto che i ganci di sicurezza risultavano aperti. Chiamati i commissari, questi aprivano il cofano e riscontravano che il tappo dell’olio era stato rimosso e che dal relativo bocchettone il motore era stato completamente riempito di sabbia.
A questo punto il team Saudi Motorsport, non potendo aver certezze sul fatto che potessero verificarsi altri tentativi di fermare le sue macchine anche in prova speciale, decideva di ritirare anche la sua seconda Lancer in gara, mentre quella di Araujo veniva presa in consegna dalla Polizia per analizzare le impronte digitali.
Gli organizzatori della gara hanno assegnato ad Araujo-Ramalho il premio di miglior equipaggio in gara ed al team Saudi Motorsport lo stesso premio per le squadre. Premi consegnati dal Re saudita in persona ai vincitori morali della corsa.