UN LUPO NELLA PIOGGIA: MARIO CIRIO E DANIELE ARASPI VINCONO LA RONDE DEL MONFERRATO E DEL MOSCATO DEDICA A GIANNI BIGLINO
Un filmato con immagini dell’inizio della PS 2 è reperibile sulla Ns Web tv
“Se io e Daniele oggi abbiamo voluto stare davanti a tutti i costi era anche per poter avere l’occasione di dedicare una vittoria a Gianni Biglino.” Poche sintetiche parole che racchiudono tutta l’emozione e la felicità di Mario Cirio, per la seconda volta vincitore nel rally di casa, corso sulle sue strade e davanti al pubblico che lo attendeva nuovamente trionfatore sul palco di Piazza Cavour: per lui e per Daniele Araspi il successo di quest’anno va ad aggiungersi a quello ottenuto proprio a Canelli nel 2008.
Il “lupo” di Loazzolo non ha dunque tradito le attese, mostrando una condotta di gara perfetta e rivelandosi subito velocissimo su una vettura, la 207 Super2000 curata da Balbosca, con la quale era alla prima gara; la pioggia e la nebbia non hanno costituito un particolare ostacolo e l’assenza di alcun timore reverenziale verso un mezzo molto diverso dalla Clio Williams dello scorso anno che gli ha permesso di rimanere sempre davanti all’altro grande favorito della gara, quel Gianluca Boffa come al solito navigato da Massimo Barrera che portava per la prima volta in gara la Peugeot 206 WRC ex-ufficiale e seguita ora dalla GMA: per il “prof” di Asti la seconda piazza non è mai stata in discussione ed il miglior tempo sull’ultimo passaggio gli ha reso il giusto riconoscimento per una prestazione sicuramente impeccabile e condizionata forse dal timore di incappare in errori d’inesperienza con un mezzo tecnicamente superiore ma certamente difficile da interpretare in condizioni meteo così avverse.
Al terzo posto si piazza invece il sanmarinese Daniele Ceccoli coadiuvato dall’esperto torinese Piercarlo Capolongo: per loro si è trattata di una gara test in vista del Ciocco, gara inaugurale del Campionato Italiano Rally prevista per la prossima settimana; in gara con una Mitsubishi Lancer EvoIX della svizzera RaceArt Technology, il driver del Titano ha pagato una scelta di gomme non perfetta sul primo passaggio riuscendo poi a migliorarsi di passaggio in passaggio testando logicamente diverse soluzioni di assetto.
Il quarto posto rende felici Andrea Mastrazzo e Piergiorgio Lanza: tornato dopo il Tartufo alla guida della Fiat Punto Super2000 curata sul campo dal Team D’Ambra il poliziotto di Incisa Scapaccino ha trovato un buon ritmo nonostante alcuni problemi di visibiltà causati dalle condizioni climatiche: c’è comunque soddisfazione per “aver portato a casa la macchina senza alcun danno” nonostante lo sporco e la pioggia. Quinta piazza per Marco Strata e Silvano Ghione: sulla prima prova il duo ligure-piemontese si è trovato a perdere una manciata di secondi dopo aver raggiunto il concorrente che lo precedeva senza la possibilità di superarlo. Il buon feeling con la Mitsubishi Lancer EvoIX seguita dalla Grifone gli ha comunque permesso di riportarsi nella “topfive” con una buona sequenza cronometrica tenendosi alle spalle un veterano dal piede pesante come Italo Ferrara: il driver di Valmadonna in coppia con Fabio Ceschino sulla seconda Peugeot 207 Super2000 non ha voluto osare oltre il limite ed ha portato a casa un altro risultato prestigioso per la sua carriera. Settima piazza per Alessandro Gino e Marco Ravera su Mitsubishi Lancer EvoIX con una condotta di gara calcolata e senza errori; ottava posizione invece per la coppia varesina formata da Andrea Spataro e Matteo Franconi: la trasferta canellese ha rappresentato per loro un’occasione per confrontarsi con strade diverse da quelle su cui sono abituati a gareggiare ed il risultato è coinciso con la vittoria in classe N3 su Renault Clio RS.
In nona posizione troviamo invece i vincitori della Super1600 ovvero il sanmarinese Jader Vagnini ed il torinese Franco Piovano su Fiat Punto della Pro Race: anche per lui si è trattato di una gara studio resa più ostica dalle condizioni meteo che non hanno agevolato la sua tipologia di vettura.
Chiusura della top ten con altri vincitori di classe: sono Jacopo Araldo e Lorena Boero ad aggiudicarsi infatti la classe R3C dopo una gara che avrebbe dovuto costituire un importante banco prova per la stagione nel Trofeo R3 Top; il risultato è comunque soddisfacente soprattutto perchè ottenuto nella gara di casa.
Il bilancio di questa prima edizione del rally in versione ronde è senz’altro positiva e premia il progetto come sempre portato avanti dalla Pro Loco di Canelli e dalla Team Cars 2006 per accentrare su Canelli le attenzioni di pubblico e piloti.
Buona la risposta degli appassionati che hanno sfidato la pioggia ed il fango a bordo speciale ma va riconosciuto grande merito ai sessantre equipaggi che hanno portato a termine la gara sfidando le ire di Giovepluvio.
PS4 “Piancanelli” km 11,55 ore 16.33
Sono Gianluca Boffa e Massimo Barrera ad aggiudicarsi l’ultimo passaggio sulla selettiva prova speciale che si snoda nei comuni di Canelli Loazzolo Cossano Belbo e Cessole. Il loro tempo di 8’39”1 è di 2”6 inferiore a quello di Cirio-Araspi che avevano l’obbligo di terminare la prova senza compromettere una vittoria finale ormai in cassaforte.
Il terzo tempo è di Strata-Ghione su Lancer EvoIX +3”8 mentre in quarta piazza troviamo Mastrazzo-Lanza su Punto Super2000 +6”4 con soli quattro decimi di margine su Ceccoli-Capolongo. Gino-Ravera portano la Lancer-By Bianchi in sesta posizione +13”1 precedendo Ferrara-Ceschino, settimi +18”5, e Gagliasso-Ressia, ottavi e migliori tra le Clio R3 +19”1.
Ancora un gran tempo per Spataro-Franconi, noni +19”9 e ampiamente leader di N3 precedendo Giulio Caruso e Andrea Fabbian decimi +27”8 su Peugeot 106; per il giovanissimo Fabbian questo è la prima gara dopo la vittoria del corso navigatori recentemente organizzato dalla Scuderia Monferrato.
TRIS DI CIRIO-ARASPI, BOFFA E CECCOLI ALL’INSEGUIMENTO
La pioggia sembra iniziare ad attenuarsi quando a Canelli si è ormai entrati nella seconda metà di gara, quella che porterà ad incoronare il vincitore di questa prima edizione in versione “ronde” del rally monferrino.
PS3 “PianCanelli” km 11.55 ore 14.13
Non cambia nulla, almeno per quanto riguarda la leadership, con Cirio-Araspi nuovamente primi sulla 207-Balbosca ma con un tempo di 8’19.5, il più alto dei tre sinora realizzati.
Il secondo posto è nuovamente appannaggio di Boffa-Barrera su 206 WRC-GMA a 7”1 da Cirio mentre Ceccoli-Capolongo si confermano in terza posizione su Lancer EvoIX con un ritardo di 14”8. Con un’identica vettura giapponese Strata-Ghione sono quarti +19”1 davanti ai varesini Andrea Spataro e Matteo Franconi, in costante miglioramento e ora quinti +28”2 con una Renault Clio RS in mezzo ai cosiddetti “macchinoni”.
Mastrazzo-Lanza procedono tranquilli e segnano il sesto tempo +31”4 su Punto Super2000-D’Ambra davanti di soli sei decimi ai leader di R3 Araldo-Boero in gara con la Clio-Gima che utilizzeranno nel Trofeo nazionale dedicato alle vetture della “Regie”.
Gino-Ravera rimangono nella top ten con la loro Lancer EvoIX e sono ottavi +34”9; nona piazza +36”7 per Ferrara-Ceschino con la seconda 207-Balbosca; in decima posizione +42”5 troviamo la prima vettura di omologazione scaduta, la Clio Williams-Autoren condotta da Mazzarà-Mazzetto.
Solo un riordino ed un assistenza dividono gli equipaggi dall’ultimo passaggio sulla prova speciale; scemata l’intensità della pioggia rimane la nebbia a preoccupare gli addetti ai lavori. Prudenza dovrebbe dunque la parola d’ordine per evitare di compromettere il risultato su un tracciato reso di difficile interpretazione dai detriti portati in strada nei “tagli”.
La terza speciale ci permette inoltre di dare una prima veritiera classifica generale:
Cirio-Araspi sono primi in 24’17”3 con un vantaggio rassicurante di 31”4 su Boffa-Barrera e di 1’25”8 su Ceccolii-Capolongo. Mastrazzo-Lanza sono quarti +1’46”2 davanti a Strata-Ghione +1’52”6 e Ferrara-Ceschino +1’55”4.
Spataro-Franconi coronano per ora al meglio la loro trasferta a Canelli con il settimo posto +2’17”2 che vale anche il primato in classe N3 con solo due decimi a separarli dagli ottavi Gino-Ravera; nona piazza +2’28”5 e primato in Super1600 per Vagnini-Piovano mentre in decima posizione troviamo i leader di R3 Araldo-Boero a 2’32”4.
RONDE DEL MONFERRATO: LA PIOGGIA NON FERMA CIRIO E ARASPI
PS 2 “PianCanelli” km 11,55 ore 11.13
La pioggia non accenna a placarsi ed al parco assistenza team e piloti sono costretti a montare le “rain”, gomme più intagliate per consentire un miglior grip anche su fondi bagnati e scivolosi.
I tempi vanno alzandosi ma il ritmo rimane sempre serrato: Mario Cirio e Daniele Araspi concedono il bis con la 207-Balbosca e fanno segnare un 8’09”8 di quasi venti secondi più alto del precedente; alle loro spalle a 9”8 nuovamente Boffa-Barrera, ancora in apprendistato con la loro 206 WRC ex-ufficiale.
Daniele Ceccoli e Piercarlo Capolongo migliorano invece il loro tempo precedente e sono terzi +20”3 davanti a Mastrazzo-Lanza, quarti + 23”1 in ripresa con la Fiat Punto Super2000. Italo Ferrara e Fabio Ceschino tengono bene il ritmo con l’altra 207-Balbosca e sono quinti +25”7; Strata-Ghione e Gino-Ravera sono rispettivamente sesti e settimi +32”7 e +38”2, entrambi su Mitsubishi Lancer EvoIX di gruppo N.
Gran tempo per i varesini Andrea Spataro e Matteo Franconi che sono ottavi +43”7 e primi di N3 con una Renault Clio RS; Jader Vagnini e Franco Piovano fanno segnare il nono tempo e primo di Super1600 con un ritardo di 48”6 davanti agli straordinari Paolo Iraldi e Sergio Pregno decimi +49”5 con una Peugeot 106 di classe N2.
La classifica dopo le prime due prove vede in testa Cirio-Araspi con 24”3 su Boffa-Barrera e 1’11”0 su Ceccoli-Capolongo che sono anche primi di gruppo N.
La possibilità di scarto di una prova rende tuttavia ancora indecifrabile la graduatoria parziale che necessita quindi di un terzo passaggio di conferma per avere una somma di tempi effettivamente valutabile.
Le voci dei protagonisti raccolte al secondo parco assistenza vedono tutti i piloti molto abbottonati se non, in qualche caso, addirittura rassegnati: Andrea Mastrazzo è “contentissimo perchè di più non si veramente fare con un fondo simile”. Boffa si dichiara ma “il timore di fare errori con una macchina simile è sicuramente più grande della voglia di strafare, soprattutto con un Cirio così veloce”. Forse la dichiarazione di Alessandro Gino “non si sta strada” è sufficientemente eloquente per spiegare qual è la reale situazione id gara. La delusione per le difficili condizioni del fondo stradale è forte anche tra i piloti delle vetture di cilindrata più piccola, sicuramente più agili ma penalizzate in termini di trazione e cavalleria .
PIOGGIA E NEBBIA SU CANELLI CIRIO E ARASPI SUBITO DAVANTI CON LA 207 SUPER2000
Canelli si sveglia in una giornata che fa dimenticare il sole ed il caldo primaverile di sabato: una leggera pioggia ha interessato la prova speciale a partire dalle ultime ore della notte, dando così fondo ai timori che i piloti nutrivano prima di partire.
Nebbia a tratti e fondo scivoloso sono infatti le condizioni con cui gli 84 partenti si sono dovuti confrontare sugli 11,55 della “PianCanelli” e i primi esiti lasciano intendere una gara dalle tante emozioni.
PS1 “PianCanelli” km 11,55 ore 8.38
A staccare il miglior tempo sono i vincitori dell’edizione 2008 Mario Cirio e Daniele Araspi con 7’48.8: il “lupo” di Loazzolo è alla prima gara con la Peugeot 207 Super2000 ed inaugura al meglio la stagione sulle strade di casa sua, staccando di 14”5 gli attesi Gianluca Boffa e Massimo Barrera anche loro al debutto sulla Peugeot 206 WRC della GMA. Ottimo terzo posto e primo di Super1600 per Luca Arione e Marco Beccaris a 49”5 su una Citroen Saxo davanti al sanmarinese Daniele Ceccoli, quarto e primo di N4 +50”7 in coppia con Piercarlo Capolongo sulla Mitsubishi Lancer EvoIX della Race Art Technology con la quale affronterà il prossimo Campionato Italiano Rally.
Quinto posto per Andrea Mastrazzo e PierGiorgio Lanza + 53”0 su Fiat Punto Abarth Super2000 curata da D’Ambra mentre al sesto posto + 57”0 si piazza l’altro sanmarinese Jader Vagnini navigato da Franco Piovano su Fiat Punto Super1600.
In settima piazza + 1’00”8 troviamo Marco Strata e Silvano Ghione su Mitsubishi Lancer EvoIX davanti a Giulio Caruso ed Andrea Fabbian, noni + 1’03”4 con una Peugeot 106 di classe A6. Chiudono la top ten Mario Motton e Fabrizio Dorato su Renault Clio RS con un distacco di 1’03”6 dalla vetta.
Di seguito alcuni commenti registrati dal vivo al primo parco assistenza:
Piercarlo Capolongo, navigatore di Daniele Ceccoli: “non stiamo andando male, purtroppo le gomme da stampo erano giuste solo per la prima parte della speciale e nel finale abbiamo trovato qualche problema; ora con la pioggia più intensa montiamo le rain e cerchiamo di migliorare.”
Gianluca Boffa: “fino ad ora tutto è andato bene, peccato per la pioggia perchè non è la miglior condizione per imparare la vettura; ora le condizioni sono peggiorate e vediamo se possiamo avere del vantaggio con le gomme nuove.”
Mario Cirio: “Buona la prima potrei dire: sulla seconda cercherò di guidare più pulito perchè comunque si sporcherà tantissimo; la macchina è impressionante e devo ancora capire bene i punti dove posso migliorare”.
Marco Strata: “Le gomme erano giuste e l’assetto era buono: purtroppo negli ultimi due chilometri abbiamo raggiunto il concorrente che ci precedeva: non si è accorto che gli eravamo alle spalle e quindi siamo rimasti dietro fino agli ultimi 700 metri; avremo perso circa quindici secondi e mi dispiace perchè i tempi si alzeranno e non portremo scartare questo passaggio.