L’Autodromo Nazionale Monza epicentro culturale dell’Automobilismo italiano con il successo di ASA 2016

L’Autodromo Nazionale Monza epicentro culturale dell’Automobilismo italiano con il successo di ASA 2016

Entusiasmante, appassionante, straordinario: gli aggettivi dedicati dal pubblico ad ASA 2016, il più importante evento internazionale che sia mai stato dedicato alla storia dell’Automobilismo italiano, descrivono l’altissimo livello qualitativo di quanto è avvenuto nel “Tempio della velocità” lo scorso fine settimana del 16 e 17 luglio.

Il claim dell’evento, promosso e fortemente sostenuto dall’Autodromo Nazionale Monza, prometteva “Protagonisti eccellenti e automobili straordinarie” e lo Staff organizzativo di MotorItalia (capitanato dal Promoter Paolo Calovolo) non ha deluso le attese, riuscendo a concentrare un centinaio di grandi personalità, tra Piloti e Copiloti, Manager e Tecnici che hanno scritto la Storia dell’automobilismo italiano dal 1960 al 2010, accanto a 120 rarissime vetture (l’80% delle quali ex ufficiali) spazianti dalla Lancia Delta S4 all’Alfa Romeo 155 GTA, dall’Abarth SE 030 alla Fiat 125 Special, dall’Autobianchi A 112 Abarth Trofeo alla Fiat 131 Abarth, festeggiatissima nel 40° anniversario dalla presenza di tutti gli esemplari vincenti nei Campionati mondiali, europei ed italiani Rally. Con ASA 2016 si è aperta una nuova era nella testimonianza della storia di successo dei Reparti Corse italiani, degnamente celebrati grazie alla formula vincente dei “Talk Show” tematici realizzati ai Box dell’Autodromo Nazionale Monza dove erano esposte le vetture, che hanno visto i protagonisti raccontare al pubblico le proprie vittorie accanto alle vetture che ne furono protagoniste, il tutto nobilitato dalla presenza di grandi Giornalisti quali Carlo Cavicchi, Patrizio Cantù e Gianni Cogni. Certamente si è trattato di qualcosa mai visto né realizzato in precedenza da nessun evento dedicato alle auto storiche italiane, come riscontrabile dalla cronaca delle due memorabili giornate monzesi.

Sabato 16 ASA ha debuttato ai Box “Autodelta – Alfa Corse – Ntechnology” con il Talk Show “I successi Alfa Romeo nelle competizioni” realizzato in collaborazione con la prestigiosa Scuderia del Portello, dove Carlo Facetti, Gian Luigi Picchi, Gianni Giudici, Gianni Tonti, “Chicco” Svizzero, Micky Martinelli, Gordon de Adamich e Maurizio Verini hanno accompagnato il pubblico in un “viaggio agonistico” di rara suggestione ad iniziare dalle prime Gran Turismo anni ’60 per proseguire con le Sport Prototipo, l’approccio ai Rally e la Formula 1, per concludersi con i successi iniziati nel 1992 e 2 terminati nel 2006 delle 155 e 156 nel DTM, nel WTCC e nell’ETCC. Di grande livello le presenze delle vetture Alfa Romeo nei Box: GTA Junior, 33/2 Fléron “periscopio”, GTAm, l’impressionante serie di Alfetta GT 1,8 Rally, GTV 2.0 Euroturismo, GTV Turbodelta, GTV6 Rally, con le più moderne 155 CIVT e GTA e le rarissime 156 WTCC e Formula 1 184/185.

Il secondo, partecipatissimo, Talk Show della mattinata di sabato 16 è andato in scena al Box “Giro d’Italia” sul tema “7 su 10: I successi ASA al Giro d’Italia”, protagonisti narranti Daniele Audetto, Ilkka Kivimaki, Markku Alen, Christian Geistdorfer, Gianni Tonti, Piero Sodano, Carlo Facetti, Siegfried Stohr ed Enzo De Vito, accanto alle Abarth SE 030, Lancia Stratos Pirelli, Fiat Ritmo 75 Gr.2 e Alfa GTV 2000. Grande attenzione e divertimento hanno suscitato nel pubblico gli infiniti aneddoti e retroscena legati ai successi delle vetture italiane nella “corsa più lunga” che attraversava l’Italia da Torino a Roma e ritorno.

Con l’arrivo a Monza di Cesare Fiorio, il pomeriggio di sabato è stato un trionfo di applausi per il Box Lancia (marchio tuttora amatissimo) grazie al Talk Show “L’idea HF: gli Uomini e le Automobili che seppero vincere” ambientato al centro di un’esposizione straordinaria e mai realizzata in precedenza che ripercorreva, letteralmente, la storia HF: Flaminia Coupé, Flavia Coupé, Fulvia Coupé 1,2 – 1,3 – 1,6 oltre alla Zagato ed all’unica “F&M Special” esistente al mondo. A seguire le Lancia Stratos Alitalia 1975 e 1977, Rally 037 e Delta S4 Martini, per concludere con Delta 4WD Gr.A Martini e Gr.N Totip, finendo con la stupenda “Integrale Evoluzione Martini 1992”. Non da meno i protagonisti narranti al cospetto di Cesare Fiorio che l’HF l’ha fondata nel 1963 con Dante Marengo e Luciano Massoni: Carlo Facetti, Sandro Munari, Mauro Pregliasco, Miki Biasion, Andrea Aghini, Markku Alen, Ilkka Kivimaki, Cristian Geistdorfer, Beppe Gabbiani, Vittorio Roberti e Daniele Audetto.

Serata tutta dedicata al 40° anniversario della 131 Abarth ed ai suoi 3 titoli mondiali dove, con gli equipaggi finlandesi e tedeschi, gli italiani vincenti c’erano praticamente tutti, da Tonino Tognana e Max De Antoni a Fulvio Bacchelli e Francesco Rossetti, da Maurizio Verini ed Emanuele Sanfront a

Bobo Cambiaghi, Tito Cane, Tanino Orlando, Beppe Bertolo, Roberto Colucci, Franco Corradin, “Biche” ed i Manager Cesare Fiorio e Daniele Audetto, con il Responsabile Comunicazione Franco Liistro. Incredibile per quantità e qualità la serie degli esemplari presenti, dalla OlioFiat vincitrice al Nuova Zelanda 1977 alle Alitalia e Fiat Corse di Alen – Kivimaki, sino alla “Sanremo 1980” vincitrice con Rohrl e Geistdorfer, senza dimenticare le rarissime SE 035 e Abarth Diesel “Baghetti – Carletti” London – Sydney, quest’ultima giunta a Monza dalla Spagna, e le Parmalat di

Andrea Zanussi, la 4 Rombi di Franco Ceccato, le Sivama Motor e la VS Corse.

 

Domenica 17 lo spettacolo è continuato con i Talk Show dedicati all’East African Safari – Safari Rally, al cospetto dell’unico esemplare al mondo di Alfetta GTV6 Safari “Munari – Street” 1983, ai Trofei Promozionali dove Enzo De Vito Franco Cunico e Marco Cavigioli hanno raccontato quanto i campionati monomarca e monotipo siano stati importanti nella realizzazione della propria carriera ed alla Squadra Corse Fiat, con un approfondimento importante dedicato alle 124 Spider & Abarth dove Luciano Trombotto, Maurizio Enrico, Fulvio Bacchelli, Francesco Rossetti e Michele Rayneri hanno ripercorso i fasti del Reparto Corse torinese, dalle origini all’epilogo.

Il culmine di ASA 2016 è stato raggiunto con la straordinaria parata “ASA Parade”, sul circuito stradale, di un centinaio di vetture tra le straordinarie presenti a Monza: due giri in regime di “Safety Car” le cui immagini raccontano più di mille parole quanto questo evento, così innovativo nel testimoniare la tradizione, sia stato un clamoroso successo. Con uno “scatto” in particolare che testimonia quanto l’Autodromo Nazionale Monza abbia sostenuto e meritato questo successo: la Fiat 131 Abarth “Sanremo 1980” in testa al corteo e guidata dal Presidente Sias – Autodromo Nazionale Monza Pier Lorenzo Zanchi, bandiera tricolore orgogliosamente sventolata, quale icona simbolo di ASA 2016, che ricorderà al Mondo lo spirito ed il claim con il quale l’evento è stato realizzato: l’Italia che ha vinto, l’Italia che vince.

Il Promoter Paolo Calovolo: “Sono stati 9 mesi di preparazione estremamente impegnativi, anche perché in questa prima edizione di ASA non ho avuto l’attenzione che mi attendevo da parte di FCA ma, nonostante questo, il successo finale mi gratifica immensamente. Il progetto ASA 2016 è divenuto una splendida realtà grazie allo straordinario supporto del Management e dei Funzionari dell’Autodromo Nazionale Monza, all’entusiastica partecipazione dei Collezionisti che ho chiamato a raccolta ed alla generosa presenza dei Campioni, dei Manager e dei Tecnici che hanno fatto grande l’Automobilismo italiano. Tutti mi stanno chiedendo dell’edizione 2017 e, da oggi, sono già al lavoro per realizzare un appuntamento che sarà ancora più entusiasmante e partecipato. ASA è appena nato e i margini di crescita e di miglioramento sono enormi, quanto è certo è che anche l’Italia, da oggi, può vantare un evento di altissimo profilo assolutamente paragonabile ai migliori appuntamenti internazionali. Il progetto ASA 2017 è già iniziato e spero che, questa volta, FCA sia disponibile a porre la migliore attenzione, fornendo il supporto necessario per attuare lo sviluppo e la crescita che questa grande tradizione sportiva merita”.

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