bella giornata di sole che ha visto i piloti affrontare 140 chilometri di percorso e 44 prove cronometrate. Un po’ di delusione da parte degli organizzatori per l’annullamento di quattro prove cronometrate per il malfunzionamento degli strumenti di rilevamento dei cronometristi, che ha causato – nel tentativo di recuperare i dati completi – un ritardo di un paio d’ore nell’esposizione della classifica finale.
Il tweet della gara. Dopo le prime cinque prove cronometrate sulle stradine sterrate di collegamento del campo di golf – e le altre undici prove nei dintorni di Castrezzato – il comando della gara è preso da Aliverti-Passi (49 penalità con l’applicazione del coefficiente e dello scarto ) davanti a Fortin-Pilè con 55 e alla Triumph TR3 del 1956 di Rampello-Migliorati con 70. Quarto posto per Aiolfi- Zambianchi (82 penalità) davanti di una penalità a Patron-Casale e a Gianmaria Aghem. Settima piazza per papà e figlio Turelli (Lancia Aprilia, 1937) con 87 mentre Gatta-Maffina (Jaguar XK120 OTS, 1953), Bertoli-Vavassori (Lancia Fulvià Coupé 1.2, 1966) e Scio-Zumelli (Healey Silverstone, 1950) con 95, 105 e 112 penalità completavano i primi dieci posti della classifica assoluta. La gara è entrata successivamente nel cuore della Franciacorta (Rovato, Coccaglio, Erbusco, Adro, Cortefranca, Nigoline) per dirigersi verso Paratico, dove erano dislocati il controllo orario numero 2 e la sosta pranzo sul lungolago, scenario di tre prove cronometrate su un tratto chiuso al traffico e valevoli per il 2° Trofeo Comune di Paratico. Al termine della PC 28 la situazione di classifica delle prime tre posizioni era immutata con Aliverti (94) davanti a Fortin (99) e a Rampello (108), con Patron al quarto posto (126) e Aiolfi al quinto (128) che si scambiavano le posizioni. Turelli con 134 penalità saliva in sesta piazza scavalcando Aghem (137 penalità) e ottavo – distanziato di 21 – era Bertoli. Al nono posto con 160 si affacciavano nei primi dieci i bergamaschi Barcella-Ghidotti (Porsche 356 C Coupé del 1963) mentre la decima posizione era occupata da Gatta (168) davanti alla Fiat Siata 508 S Balilla Sport del 1932 di Belometti -Putelli (174). La gara ripartiva nel primo pomeriggio attraversando Clusane e Provaglio d’Iseo, con il trasferimento verso Monticelli Brusati dove alla Cantina La Villa iniziava un nuovo gruppo di prove che, attraverso la ripida salita di Ome, portava le vetture storiche a Polaveno per ridiscendere verso il Lago d’Iseo transitando sulla strada panoramica di Nistisino e ritornare nuovamente in Franciacorta per chiudere la PC 37 a Fantecolo di Provaglio d’Iseo. Il comando con 122 penalità era preso dalla Fiat 600 di Fortin che riusciva a scavalcare con 137 un tenace Aliverti mentre Patron, con 170 penalità era sul gradino più basso del podio davanti a Rampello con 172 e ad Aghem con 177. Il sesto posto vedeva la riconferma di Turelli (193) mentre settimo era Aiolfi (198) che perdeva due posti e precedeva Barcella (ottavo con 220), Belometti (nono con 231) e la Fiat 1500 del 1936 di Nobis-Cadeo, decima con 239 penalità davanti a due top driver come Valerio Rimondi (undicesimo con la Volvo PV544 del 1965 a 256 penalità) e, staccato di cinque penalità, Armando Fontana che con Luciano Lui divideva la Lancia Fulvia Coupé HF del 1966. Rimanevano da affrontare in rapida successione le sette prove finali di Provaglio d’Iseo che davano il volto definitivo alla classifica con gli ultimi movimenti che non interessavano il podio, saldamente nelle mani del trio Fortin-Aliverti-Patron con 155, 170 e 210 penalità finali. Gianmaria Aghem (quarto con 224) e Maurizio Aiolfi (quinto con 234) erano bravi a risalire la classifica finale precedendo Rampello a quota 236 e Barcella a 253, con quest’ultimo che rosicchiava un’altra posizione inserendosi davanti ai Turelli (262) e al riconfermato Belometti (285) . Con 305 penalità Bertoli-Gamba, usciti dai primi dieci alla PC 33, recuperavano grazie ad un’ultima parte di gara costante precedendo il parmense Fontana con 312. Ottimo dodicesimo posto finale per Domenico Battagliola e Giampaolo Mantelli (Lancia Lambda del 1928, 339 penalità) e tredicesima posizione per un più che positivo Giuseppe Nobis (347), che pagava un piccolo calo di rendimento nelle ultime quattro prove.
Le premiazioni. Subito dopo l’arrivo “La Colombera Golf & Resort” ha allestito per tutti i piloti un raffinato buffet, confermando l’eccellente livello di ospitalità della manifestazione, aperta la mattina con le colazioni servite alle verifiche ante gara. Il “2° Trofeo Comune di Paratico” (un bellissimo modellino di motoscafo Riva), riservato agli equipaggi meglio classificati nella somma delle penalità nelle prove cronometrate n. 26-27-28, è stato vinto da Montevecchi-Forti (Porsche 356 Speedster del 1955) che nelle tre PC sullo splendido lungolago della cittadina lacustre hanno totalizzato solo 7 penalità davanti a Salvaterra-Pizzi (Lancia Aurelia B24 Convertibile, 1957) e Belometti-Putelli (Fiat Siata 508 S Balilla Sport, 1932): presente alla consegna dei riconoscimenti il Sindaco di Paratico Maria Giulia Venturi. Il “4° Trofeo Città di Castrezzato” (PC Show fuori classifica in Piazza Pavoni) è andato a von Mozer-Toninelli su Jaguar XK120 OTS del 1951, autori di un tempo netto (10”00) come Saporetti- Blandino (Porsche 356 B Coupé, 1963) e Rimondi-Fava (Volvo PV544, 1965), ma vincitori in virtù della maggiore anzianità della vettura. Primo equipaggio femminile quello composto da Federica Bignetti e Luisa Ciatti (Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960) davanti a Cinelli-Scaramuzzi (Renault 4CV del 1957) e Marini-Indelicato (AC Ace del 1956), con il trofeo riservato alle scuderie CSAI conquistato dalla F.M. Franciacorta Motori davanti a Emmebi 70 e a Loro Piana Classic Car Team. Al team guidato dal Presidente Alberto Donghi anche il premio riservato alle scuderie con il maggior numero di equipaggi verificati. Il cronografo TAG Heurer Formula 1 (premio “Barozzi premia lo zero”) è stato conquistato da Alberto Aliverti, grazie al tempo netto ottenuto già alla PC 1 (primo concorrente a centrare uno “zero”) e va ad aggiungersi alla soddisfazione per il secondo posto assoluto al Franciacorta Historic dopo il secondo posto conquistato quattro mesi fa alla Winter Marathon. La Power Stage “SARA Assicurazioni Ag. Brescia 2” (in premio un modellino auto “Indianapolis”) è stata vinta da Mori-Valseschini (Alfa Romeo Giulia 1600 Spider del 1963) mentre nella PC 25 “Yakari” (il premio una mountain bike Yakari) ha primeggiato la Lancia Appia C10 del 1956 di Bettinsoli-Gallia, infine il kit di allenamento regolarità della “Blizz- Timing”, in premio alla PC 15, è stato vinto da Palazzani-Franchini (Stanguellini 1100 Sport del 1947) anche loro autori di un tempo netto; il premio più importante, una Lambretta Pato 50N offerta da Auto Class, è stato consegnato ai vincitori assoluti Fortin-Pilè ma per i primi dieci assoluti erano molti i premi previsti dagli organizzatori come scarpe da corsa Sparco, vini Ca’ del Bosco e Fumanelli, formaggi Ambrosi e Auricchio, servizi di posate di Inoxbeck, confezioni di grappa Villa Colonna oltre alle coppe e ai trofei predisposti per entrambi i membri dell’equipaggio.