La cronaca delle prime prove di ieri è stata avvincente: “Pedro” era partito al comando con un attacco deciso, poi durante la terza prova, nel tentativo di sorpassare il cuneese Brazzoli, che procedeva lentamente per problemi alla frizione, ha danneggiato un braccetto dello sterzo, arretrando in classifica al quarto posto. La prima tappa, corsa sotto condizioni meteorologiche mutevoli, si era quindi conclusa con la leadership di Da Zanche e della sua Porsche, che sulle prime battute di gara aveva sofferto per le scelte di gomme ed alla ripresa delle ostilità il fermento è proseguito.
“Pedro” infatti ha poi vinto la PS 5, la prima di oggi, tornando di forza al comando ed approfittando delle difficoltà di gomme palesate di nuovo da Da Zanche. Quest’ultimo poi andava a rivincere le due successive tornando a sua volta al comando, mentre il rivale soffriva la parte finale della PS 7 ( la “Tribil”) in quanto presentava il fondo bagnato.
Solo 5”8 il vantaggio di Da Zanche su “Pedro”, a tre prove dalla bandiera a scacchi, annunciando quindi un finale incandescente. Sulla PS 8, sempre la “Subit”, ma al secondo giro, stessa storia: Da Zanche segna il miglior tempo e “Pedro” (primo del quarto raggruppamento) è a sei decimi da lui, quindi il trend di un duello decisamente epico rimane. Poi, sulla prova successiva, la doccia fredda per Da Zanche che ha dovuto suo malgrado gettare la spugna.
“Sono felicissimo per questa vittoria – ha commentato “Pedro” all’arrivo – utile in ottica del Campionato Europeo ed importante in quanto è la prima che colgo in Italia con la lancia Rally. La dedico alla squadra, che dopo la disavventura di ieri mi ha ripristinato la vettura alla perfezione d anche a Pirelli che il grande lavoro sulle gomme che ha fatto!”.
Sotto la bandiera a scacchi “Pedro” e Verdelli hanno preceduto gli austriaci Wagner-Zauner (Porsche 911), vincitori anche del terzo raggruppamento. Per loro una gara concreta, senza mai prendere rischi eccessivi e costantemente nell’attico della classifica, una gara anche esaltata dai loro commenti per un percorso definito dal driver “fantastico”.
Il terzo posto assoluto è stato appannaggio di Romano-Pontoni (Porsche 911), i quali hanno corso una gara in progressione. Dalla undicesima posizione iniziale, dovuta a problemi al leveraggio del cambio e di scelte di gomme, hanno saputo scalare una classifica punteggiata da grandi piloti, meritandosi così ampiamente il gradino più basso dell’attico della classifica. Una posizione conquistata anche in questo caso a due prove dall’epilogo ai danni degli svedesi Myrsell-Junttila (Porsche 911), i quali pur soffrendo con le scelte degli pneumatici pure loro non si sono comunque fatti sfuggire il successo nel secondo raggruppamento con la quarta piazza finale. Quinti sono giunti i locali Muradore-Trevisani, con una spettacolare Ford Escort RS, risultato di spessore come quello degli altri acclamati friulani Paolo Pasutti, nono assoluto con una Porsche 911 e Pietro Corredig, tredicesimo con la BMW 2002 Ti. Frizzante anche il primo raggruppamento, che dopo aver conosciuto il comando di Zampaglione-Livecchi, con la loro Porsche 911, ha visto il successo finale di Capsioni-Zambiasi, a bordo di una Alpine A110. Notevole la gara del toscano di Siena Alberto Salvini (Porsche 911), pesantemente rallentato ieri da una foratura costata circa 7’ nelle prime battute e poi risollevata, se non in termini di classifica, sotto il profilo cronometrico, conferma delle sue doti corsaiole.