SUZUKI, LA REGINA DEI BALCANI RFC Balkans: le Suzuki Samurai e Jimny degli equipaggi Pavlov/Bankov e Kirov/Tuhchieva

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SUZUKI, LA REGINA DEI BALCANI

RFC Balkans: le Suzuki Samurai e Jimny degli equipaggi Pavlov/Bankov e Kirov/Tuhchieva si aggiudicano la vittoria di categoria (Competitors e Adventure Sport) nella manche bulgara del Rainforest Challenge. Ecco come è andata questa prova della Global Series.

Sui pendii meridionali dei monti Balcani, a 70 km dalla capitale Sofia, il villaggio di Chelopech è  terra di off-road. Qui, dove sorge una delle più grandi miniere d’oro del paese e del mondo intero, strane formazioni rocciose erose dal lento trascorrere del tempo sono state la cornice del Rainforest Challenge Balkans, tappa della Global Series ideata da Luis J.A. Wee, fondatore vent’anni fa delle competizioni eredi del celebre Camel Trophy. Per tre giorni, dal 13 al 15 Ottobre, questo territorio fatto di paesaggi selvaggi immersi nelle sfumature dei colori autunnali ha visto 11 equipaggi bulgari affrontare alla guida delle loro 4×4 i tracciati disegnati dalla locale organizzazione

RFC in collaborazione con il club off-road Srednogorie. Una terza edizione che ha richiamato ai nastri di partenza piloti e navigatori provenienti da tutta la regione di Sofia: per loro la manche RFC Balkans si è svolta fra prove speciali tecniche intervallate da tratti veloci, roccia e passaggi su fango in un terreno reso ancora più scivoloso dalle foglie che hanno ricoperto la prima nevicata della stagione. “Questa competizione motoristica combina due elementi essenziali: da un lato i paesaggi e i territori unici del nostro paese e dall’altro le prove speciali fatte di ostacoli naturali e artificiali – spiegano Peter e Ivaylo Tsanov, organizzatori, assieme a Teodora Veleva, della gara – La vera sfida off-road non è affrontare la natura ma accettarla e rispettarla per come ti si presenta. Questo è il vero spirito del Rainforest…”. Qualche inevitabile noia meccanica ai veicoli in gara (fra cui rottura di sospensioni, alberi di trasmissione e cavi winch) non ha però impedito agli equipaggi di esibirsi fra gli applausi di tanti appassionati accorsi lungo il percorso, complice anche un caldo sole di fine autunno. Ad aggiudicarsi il podio assoluto nella categoria Competitors (che prevede diametro massimo di 40” per gli pneumatici, verricello anteriore minimo 8000 lb, roll cage a 6 punti e altre dotazioni) è stato il team di Ivaylo Pavlov e Stefan Bankov, su Suzuki Samurai, dopo una gara combattuta sino all’ultimo. L’Adventure Sport (ai veicoli iscritti in questa classe sono richiesti cage, cinture e casco) ha invece consegnato la vittoria all’esuberante Kiril Kirov con la co-driver Sevda Tuhchieva al finish su Suzuki Jimny con 567 punti. All’equipaggio Vladislav Gospodinov e Kiril Nikolaev su Jimny #204 è andato invece il prestigioso riconoscimento “Team Spirit”. Ma vediamo come si è svolto l’evento targato RFC, uno degli ultimi nel calendario 2017 prima del gran finale in programma a fine Novembre/inizio Dicembre in Malesia.

Competitors Class: una manche all’ultimo respiro

Quattro, agguerriti come pochi altri, i team Competitors Class allo start di Chelopech. Fra i veterani, Nikolay Assov e Stoyan Frantsov, su UAZ Hunter con motore benzina 2.7 cc. di cilindrata: al via per la terza volta in questa prova balcanica dell’RFC, la loro storia motoristica risale a una decina di anni fa con la partecipazione al Bulgarian Trophy prima e al campionato trial (fra i modificati) poi. Vincitori del premio “Unique 4×4” nel 2015 (e di nuovo nel 2017) e di “Team Spirit” l’edizione passata, Kiril Tsvetanov e Anton Dimov sono diventati una vera e propria leggenda dell’off-road locale, e non solo: il loro veicolo, un GAZ 69 fabbricato in Russia nel lontano 1964, è stato di recente potenziato con un motore benzina 2.0 cc. I numerosi problemi meccanici riscontrati dall’equipaggio #102, non ultimi quelli al sistema sospensivo durante la partecipazione alla Twilight Zone del sabato sera, non hanno tuttavia mai scalfito sorriso e buonumore di pilota e co-driver che si sono destreggiati con manovre spettacolari. Debutto importante invece in questa manche RFC per il team #105 di Stefan Stoyanovski e Krum Alexiev che dopo aver frequentato i tracciati delle competizioni trial della Bulgaria hanno deciso di scendere in campo nel Rainforest Challenge portandosi a casa alla fine un terzo piazzamento assoluto alla guida del loro Samurai 1.3 cc. di cilindrata. Seconda partecipazione al Balkans per Pavlov/Bankov che il loro Suzuki lo hanno preparato ispirandosi a quelli di Malesia e Thailandia: motore potenziato, trasmissione rinforzata e nuova idroguida sono state solo alcune delle armi vincenti adottate da questo giovane e affiatato equipaggio, in futuro (lo speriamo) protagonista dell’evento madre RFC nel continente asiatico. Dopo le verifiche tecniche e amministrative, la gara è entrata nel vivo con 7 special stages allestite per la giornata di venerdì: a conquistare la vittoria provvisoria è stato il team Pavlov/Bankov con 650 punti davanti agli agguerriti Assov/Frantsov, secondi con un distacco di soli 3 punti. Tre primi piazzamenti nelle 4 SS del sabato hanno confermato la leadership del team #104 che proprio con l’equipaggio rivale Assov/Frantsov (a –33 nella overall del secondo giorno) ha partecipato a quella da sempre considerata la prova per eccellenza del Rainforest Challenge, in grado di riassumere lo spirito più puro di questa competizione off-road: la Twilight Zone. Affrontata in un team di due (a volte tre) equipaggi che devono tagliare entrambi il finish, aiutandosi reciprocamente, per aggiudicarsi il punteggio finale, la “zona crepuscolare” è un’insidia per la guida a trazione integrale su tracciati sconosciuti. Unici ausili permessi: la luce dei fari dei 4×4 e il verricello. Il terreno scivoloso e i ripidi tratti fangosi in salita e discesa hanno richiesto infatti numerose manovre di winching per permettere ai due equipaggi di raggiungere la fine della TZ conquistando i 200 punti in palio. Sorte avversa invece per Stoyanovski/Alexiev e Tsvetanov/Dimov che non sono riusciti a completare la prova per via della rottura alle sospensioni del GAZ 69. La giornata di domenica ha visto la UAZ Hunter #101 aggiudicarsi la SS12 mentre gli altri due settori selettivi sono stati abilmente conquistati da Stoyanovski/Alexiev alla guida del loro Samurai. I buoni risultati ottenuti comunque da Pavlov e Bankov anche nel rush finale della gara hanno assegnato loro la medaglia d’oro di questa terza edizione RFC Balkans.

A Kiril & Sevda il titolo di campioni Adventure Sport

Fra gli equipaggi dell’Adventure Sport la bagarre a trazione integrale non è stata certo meno entusiasmante tanto da concludersi con un punteggio pari merito fra primo e secondo classificato (567 punti) ma che in base al regolamento di gara ha assegnato il podio al team che ha ottenuto il maggior numero di vittorie nelle singole speciali. Con tre primi posti (contro i due dell’altro team), Kirov/Tuhchieva si sono aggiudicati il titolo di campioni assoluti alla guida della loro agile Jimny. Se nella giornata di venerdì il team #207 è stato attardato al traguardo piazzandosi al limite del podio, sabato i giochi hanno preso una piega diversa consegnando alla coppia (in off-road e nella vita) bulgara i migliori crono delle prove speciali. Il Mitsubishi Pajero #205 di Zhekov & Apostolov ha conquistato il best lap di venerdì nella stage 1 (01:13.00) mentre nella SS successiva a staccare il miglior tempo sono stati Danailov/Draganov su Suzuki Samurai (01:18.11). La vittoria provvisoria giornaliera è andata però al performante Nissan Patrol di Shopov/Simeonov grazie ai risultati accumulati nelle varie prove. Protagonista assoluto del sabato è tornato ad essere il Jimny guidato da Kiril Kirov che non si è lasciato sfuggire nemmeno un podio concludendo così la seconda giornata al vertice della classifica. A parte i ritiri anticipati di Danailov/Draganov e di Mihail Bankov (entrambi su Samurai) già dal sabato, la sfida si è rivelata agguerrita sino all’ultimo quando la vittoria di Zhekov/Apostolov ha riportato in perfetta parità gli equipaggi del Jimny e del Pajero. Al termine delle prove tracciate nel sottobosco e sui crinali dei monti (le SS si sono sviluppate su lunghezze fra i 200 e i 450 metri), dopo aver attraversato torrenti ed essersi arrampicati fra rocce e tronchi abbattuti, anche l’Adventure Sport ha assegnato il podio 2017: Kiril e Sevda sul loro Jimny color blu sono stati incoronati vincitori.

Si ringraziano: il sindaco di Chelopech Aleksi Kesyakov; i Comuni di Chelopech, Zlatitsa e Pirdop; off-road club Srednogorie; Plamen Petkov e Boyan Popov; Moto Pfohe (rivenditore ufficiale Ford); Zundert Extreme e Can Am; Devin (acque minerali); commissari di gara; equipaggi partecipanti; tutti quanti hanno collaborato.

Classifica RFC Balkans – categoria Competitors

  1. (#104) Ivaylo Pavlov/Stefan Bankov (Bulgaria) – Suzuki Samurai – 1520 pt.
  2. (#101) Nikolay Assov/Stoyan Frantsov (Bulgaria) – UAZ Hunter – 1487 pt.
  3. (#105) Stefan Stoyanovski/Krum Alexiev (Bulgaria) – Suzuki Samurai – 1255 pt.
  4. (#102) Kiril Tsvetanov/Anton Dimov (Bulgaria) – GAZ 69 – 1109 pt.

Classifica RFC Balkans – categoria Adventure Sport

  1. (#207) Kiril Kirov/Sevda Tuhchieva (Bulgaria) – Suzuki Jimny – 567 pt.
  2. (#205) Zhivko Zhekov/Apostol Apostolov (Bulgaria) – Mitsubishi Pajero – 567 pt.
  3. (#206) Vladimir Shopov/Martin Simeonov (Bulgaria) – Nissan Patrol – 546 pt.
  4. (#204) Vladislav Gospodinov/Kiril Nikolaev (Bulgaria) – Suzuki Jimny – 450 pt.
  5. (#202) Radi Milanov/Georgi Badzhalov (Bulgaria) – Jeep Wrangler – 436 pt.
  6. (#201) Krasimir Danailov/Ivan Draganov (Bulgaria) – Suzuki Samurai – 100 pt.
  7. (#203) Mihail Bankov (Bulgaria) – Suzuki Samurai – 10 pt.

Testo e foto Sonja Vietto Ramus

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