Pharaons Rally 2014 Al Rajhi, Salvatierra e Sonik sono i nuovo faraoni

In Rally Raid

GIZA – L’arrivo alle Piramidi di Giza, dopo un’intensa settimana di deserto, alte temperature, terreni difficili è un vero e proprio momento di liberazione per i superstiti del Pharaons Rally 2014. Emozione, qualche lacrima di gioia, tante foto ricordo con le fantastiche Piramidi sullo sfondo.

Nessuna sorpresa particolare ha scosso la classifica generale, così Yazeed Al Rajhi, Juan Carlos Salvatierra e Rafal Sonik sono stati incoronati nuovi faraoni, rispettivamente nella categoria auto, moto e quad.

Nasser Al Attiyah ha provato in tutti i modi ad attaccare il saudita, l’ha passato al cinquantesimo chilometro, ma Yazeed a quel punto ha dovuto solo controllare a distanza la polvere del qatarino, lasciando sul terreno solo tre minuti.

La sorpresa tra le auto è arrivata per il terzo gradino del podio, fino a ieri occupato saldamente dal polacco Marek Dabrowski. L’ex pilota moto ha rotto l’albero di trasmissione posteriore della sua Toyota, arrivando al traguardo con tre ore di ritardo e perdendo ovviamente l’agognato risultato, scivolando in settima posizione finale. Il suo posto è stato così preso dalla Mini degli olandesi Erik Van Loon/Wouter Rosegaar, che hanno preceduto il leader della Coppa del Mondo Vladimir Vasilyev.

Miglior equipaggio egiziano al traguardo è quello di Adham Mostafa/Hakam Rabie.

Poche soprese anche tra moto, con Juan Carlos Salvatierra che ha vinto anche oggi, ultima tappa di un rally che ha dominato letteralmente. Nicolas Cardona, oggi quarto di tappa, è terminato alle sue spalle con un distacco di 44 minuti.

Anche tra le moto il terzo gradino del podio si è deciso negli ultimi chilometri del Rally. Il polacco Rafal Sonik è riuscito a sopravanzare Stefano Chiussi, terzo fino ad ieri, che a causa della spalla lussata ha dovuto mantenere un ritmo più basso. L’italiano è comunque vincitore della categoria Over 450. Quinta posizione per l’altro venezuelano Rafael Eraso, davanti a Stefano Turchi e Paolo Sabbatucci.

Interviste

Yazeed Al Rajhi: “E’ stata una grande giornata e una gara veramente stupenda. Il team mi ha aiutato molto, così come il mio copilota, Timo ha fatto un grande lavoro. Controlla sempre come sto e riesce a darmi lo stimolo giusto. Non ho tanta esperienza nei Cross Country Rally e per questo sono molto fiero di aver battagliato con il vincitore della Dakar. Una settimana di grandi soddisfazioni come quella di averlo raggiunto ieri. Oggi è stata dura rimanere concentrati, gli ultimi 50 chilometri ho solo pensato a dare gas per tenere a vista la sua polvere.”

Nasser Al Attiyah: “Non è stato possibile recuperare otto minuti oggi in una tappa così veloce. Yazeed ha fatto una bella impresa. E’ stata nel complesso una gara molto dura, ogni giorno ci presentava difficoltà diverse. Il prossimo anno torno qui con il buggy! Era completamente nuova per me e mi ricorda le Dakar in Africa, sono veramente contento di essere al Pharaons! Ho visto tantissime volte le Piramidi, ma essere qui davanti oggi è veramente speciale.”

Erik Van Loon: “Una giornata veloce, a volte un po’ pericolosa, abbiamo perso un po’ di tempo ma abbiamo visto che Dabrowski aveva qualche problema.. Abbiamo avuto qualche piccolo guaio all’inizio del rally, ma poi le cose sono andate meglio nelle ultime due giornate. Il terzo posto era il nostro obiettivo.”

Juan Carlos Salvatierra: “E’ incredibile aver vinto il Pharaons e pensare che il mio nome è assieme a quelli di Coma, Despres, Barreda… E’ la soddisfazione più bella della mia carriera agonistica. Aprire la pista quasi tutti i giorni è stata una grande esperienza. Adesso ho molta più confidenza nella navigazione. Ho imparato molto da questa gara e oggi ho solo pensato a non fare errori o cadere per arrivare a queste bellissime Piramidi.”

Nicolas Cardona: “Sono contento, finire secondo in un Rally come il Faraoni, con tutta la sua storia, mi dà ancora più stimoli per proseguire nelle gare. Ho imparato molto in questa settimana e ci ho provato fino all’ultimo giorno, ma la moto di Salvatierra è molto più veloce. Infatti vorrei cambiare la mia per essere più competitivo.”

Rafal Sonik: “Una tappa troppo veloce e il quad è 20 km/h più lento delle moto. Ero preoccupato che Stefano Chiussi mi raggiungesse, ma non è avvenuto. Continuavo a guardarmi indietro e cercavo di tirare più che potevo. Alla fine mi usciva l’olio dal motore per cui mi è andata bene che sono arrivato al traguardo. Sono felice di essere qui, sono stato due volte secondo tra i quad, ora finalmente è arrivata la vittoria.”

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