Nella terza tappa del Pharaons Rally 2014 Yazeed controlla Al Alattiyah, Salvatierra tiene a distanza Cardona

BAHARIJA – Lo spettacolo del deserto libico egiziano si è manifestato nella sua interezza nella terza tappa del Pharaons Rally 2014, che ha collegato idealmente le Oasi di Dakhla e Baharija con una prova speciale di 289 chilometri tra paesaggi incredibili che si sono presentati dietro ogni angolo ai piloti.

La battaglia tra le auto si fa interessante, con Nasser Al Attiyah che sta cercando di recuperare il distacco accumulato nel primo giorno nei confronti di Yazeed Al Rajhi. Oggi il “principe”del Qatar ha vinto nuovamente la tappa, ma il saudita non si è fatto sorprendere lasciando sul terreno solo 1’23’’. A oltre nove minuti ammonta invece il distacco dell’olandese Erik Van Loon, terzo al traguardo di Baharija.

Vladimir Vasilyev stava conducendo un’ottima prova e sembrava avviato verso la vittoria di giornata ma la rottura del braccio superiore della sospensione gli ha fatto perdere quasi un’ora per la riparazione. La battaglia al vertice è tutta tra le Mini All4Racing e le Toyota Overdrive, come conferma il quarto posto di Marek Dabrowski che ha concluso davanti ai due Hummer di Miroslav Zapletal e Yuriy Sazonov.

In classifica generale Al Rajhi ha ancora oltre sette minuti su Al Attiyah, ma mancano ancora due tappe prima che i piloti possano vedere le Piramidi di Giza, quindi niente è scontato. Il terzo posto in generale è per l’equipaggio polacco di ex motociclisti Marek Dabrowski e Jacek Czachor.

Tra le moto la situazione sembra delinearsi decisamente in favore del boliviano Juan Carlos Salvatierra che oggi ha vinto la terza tappa consecutiva. Ancora una volta ha preceduto il venezuelano Nicolas Cardona, oggi di un solo minuto. Salvatierra può dormire sonni abbastanza tranquilli potendo contare su un vantaggio di oltre mezz’ora su Cardona. Terzo assoluto nella categoria moto/quad, il polacco Rafal Sonik, campione del Mondo uscente, non sembra avere rivali tra i quadricicli, avendo il più diretto rivale, Stefano Dalla Valle a cinque ore di distacco. Alle sue spalle hanno concluso i due italiani Domenico Cipollone e Stefano Turchi.

Nicolas Cardona: “La tappa di oggi è stata molto tranquilla per me. Era rapida ma non molto complicata nella navigazione. I paesaggi qui sono incredibili. Devo guidare in modo accorto per poter arrivare alle Piramidi in buona posizione. La mia Yamaha non è molto veloce e per questo devo stare attento e salvaguardare la meccanica.”

Rafal Sonik: “Oggi ho disputato una tappa senza problemi tecnici nel deserto più bello che conosca. C’erano zone di dune a dorso di balena è stata la tappa più bella del rally. E’ uno di quei giorni che ti danno la risposta sul perché corri nei rally. Non so perché i piloti ufficiali non siano venuti in Egitto, forse perché è lontano da casa, ma trovarmi in questi posti mi fa sentire veramente un privilegiato.”

Nasser Al Attiyah: “E’ stata una buona giornata, abbiamo cercato di spingere al massimo. Fino al CP1 avevamo guadagnato un buon vantaggio su Yazeed, poi lui ha recuperato, non sappiamo come. Domani proveremo ancora, nessuna strategia, solo full gas. E’ stato il più bel giorno del rally, con tante zone sabbiose e plateau molto tecnici.”

Miroslav Zapletal: “E’ stato il primo giorno senza problemi, perché nella prima tappa abbiamo sofferto problemi di riscaldamento al cambio, ieri due errori di navigazione ci sono costati 40 minuti. Oggi la tappa era molto veloce e a volte pietrosa, ma ci siamo divertiti tantissimo.”

Yara Shalabi: “Corro da un anno e mezzo volevo partecipare l’anno scorso al Pharaons Rally, quindi sono molto felice di essere qui quest’anno. Nella tappa di ieri ho avuto problemi al turbo e non potevo superare gli 80 km/h, quindi ci siamo trovati a percorrere le dune di notte. Fino all’una abbiamo cercato i waypoint, poi abbiamo dormito nel deserto raggiungendo il bivacco solo questa mattina, poco prima della partenza. La tappa di oggi è stata bellissima, mezza di sabbia molto molle, veramente divertente, l’altra metà rocciosa. Domani ci saranno tante dune che a me piacciono molto.”

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