DAKAR 2025, EAGLE RACING TEAM 22° AL TRAGUARDO DELLA TERZA TAPPA
Testo e foto inviati da uff stampa ©EAGLE RACING TEAM
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Foto comunicato ©FOTOP_Luca-de-Menezes
7 Gennaio 2025, Al Henakiyah (Arabia Saudita) – Archiviata la lunga e difficilissima 48H Crono, la Dakar 2025 è proseguita con una terza tappa che dal campo di Bisha si è diretta sino a Al Henakiyah, dopo 636 km di trasferimento e 327 km di speciale. Un’altra giornata di gara che ha richiesto grande concentrazione sia alla guida che in fatto di navigazione.
Fra i camion, il MAN Tga 850 CV T5.1 dell’Eagle Racing Team è stato protagonista di una buona prova: l’equipaggio #619 ha tagliato il traguardo finale con un tempo di 5h33’39”, chiudendo al 22° posto di categoria, stessa posizione occupata ora nella generale provvisoria (dopo le prime tre tappe) dei truck.
“La speciale di oggi è stata davvero bella, quasi tutta guidata con il piede a fondo dell’acceleratore. Una tappa molto veloce dove non sono però mancati tratti insidiosi con pietraie e rocce aguzze e taglienti. Un’ecatombe per tante auto e altrettanti SSV che hanno avuto non pochi problemi di foratura e tagli ai pneumatici. Noi per fortuna non ne abbiamo risentito: le nostre gomme hanno resistito bene alle asperità del terreno. Ci siamo divertiti molto -commenta soddisfatto Paolo Calabria, in cabina assieme a Giuseppe Fortuna (navigatore) e Loris Calubini (meccanico)- La prossima tappa prevista è la Marathon che darà nuovamente filo da torcere ai partecipanti. Cercheremo di fare del nostro meglio anche perché una volta arrivati al bivacco di AlUla non si potrà disporre dell’assistenza meccanica esterna ma solo dell’eventuale aiuto fornito dagli altri concorrenti”.
Dopo circa 400 km di trasferimento dalla fine della prova speciale odierna, l’Eagle Racing Team ha raggiunto il campo di Al Henakiyah verso le 22.30 (GMT+3). Al bivacco, sul MAN Tga è stato effettuato qualche intervento di manutenzione, fra cui la sostituzione del cuscinetto dell’albero cardanico centrale. “Stiamo cercando di capire il motivo per cui si danneggia, è lo stesso che montano gli altri camion che non hanno però riscontrato questa rottura. Probabilmente un movimento o un assestamento del camion mentre si è in prova speciale sforza una qualche componente che porta a questo inconveniente. Speriamo di risolvere quanto prima. Oggi, fra l’altro, abbiamo anche pulito le batterie perché in un paio di occasioni il MAN ha avuto difficoltà a mettersi in moto: alla fine ci siamo accorti che sabbia e sale ne avevano ossidato i morsetti. Nonostante qualche problema di gioventù, considerando anche che si tratta di un veicolo autocostruito, il camion si sta comportando bene: fra l’altro, dopo aver sostituito le coppie coniche che lo equipaggiavano inizialmente con quelle fornite dall’azienda Meritor, caratterizzate da un rapporto più corto del 15%, il MAN va davvero molto meglio anche perché questo intervento ci permette di sfruttare tutte le marce” conclude Calabria.
Domani, 8 Gennaio, la quarta tappa della Dakar prevede 173 km di trasferimento e 425 km di speciale. Da Al Henakiyah gli equipaggi partiranno per una tappa Marathon dal menù decisamente impegnativo in direzione di AlUla, cittadina fortificata della regione di Medina, nel nord ovest dell’Arabia Saudita. Il terreno di tipo vulcanico impone prudenza sin dai primi chilometri; più si procede poi sulle piste tecniche in direzione di AlUla, più i navigatori dovranno destreggiarsi in un paesaggio fatto di canyon maestosi che caratterizzano il territorio. L’arrivo della speciale è direttamente nel bivacco dedicato dove i veicoli di assistenza meccanica non hanno però accesso: per le auto è consentito aiutarsi solo fra concorrenti, senza limiti di orario (per le moto invece l’assistenza è autorizzata solo per 1 ora e mezza).